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Enzo Bianco
Sindaco di Catania






Antonio Bellia
Presidente L.C.Catania Host






Interviste





Filmato completo




 
 
 
IL LAVORO CHE CAMBIA
SI PUO' ANCORA MORIRE DI LAVORO?


 
Particolarmente partecipato è stato il Caminetto organizzato dal  Catania  HOST  – Presidente Antonio Bellia  –  e dal Catania  GIOENI  – Presidente Francesca Scoto –,  dal titolo “IL LAVORO CHE CAMBIA. Si  può ancora morire di  lavoro ?”,  svoltosi il 28 aprile scorso presso il Dipartimento di  Scienze Politiche e Sociali  dell’Università degli Studi di Catania.


 
A moderare l’incontro è stato Francesco Bizzini, Socio del Catania Host, mentre il cerimoniale di rito è stato trattato da Lidia Finocchiaro, Vice Cerimoniere dello stesso Catania Host.
Graditissima presenza è stata quella del 2° Vice Governatore Angelo Collura –, che ha presieduto la manifestazione, e dei Past GovernatoriSalvatore Ingrassia (in atto Direttore del Centro Studi del Distretto sull’Associazionismo Edoardo Grasso) – ed Antonio Pogliese.
Erano altresì presenti, oltre a numerosi Soci che hanno affollato l’Aula Magna del Dipartimento di  Scienze Politiche e Sociali, anche illustre Autorità Civili ed Officiers Distrettuali, tra i quali sono stati notati Massimo ParadisoConsulente del Governatore per la Commissione del Premio Biennale “Start up Innovativa Giovanile” –, Franco PezzellaDelegato Distrettuale per il Bilancio di Missione e Segretario del Centro Studi “Edoardo Frasso” –, il Presidente della Zona 13 – Giovanni Giordano –, la Presidente della Zona 14 – Viviana Sidoti –, il Presidente del Club Catania Alcantara – Antonio Mancuso –, il Presidente del Club Taormina  – Francesco Coniglione –.
 

 
Dopo gli indirizzi di saluto del Presidente Antonio Bellia, che ha ringraziato Francesco Bizzini, suo Socio, per avere aderito all’invito di moderare il Caminetto, e gli illustri Relatori per avere accettato l’invito a partecipare, la  Presidente Francesca Scoto ha ricordato come proprio il 28 aprile 2018 ricorra la Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro ed a tale proposito ella stessa ha rimarcato che gli incidenti su lavoro sono sempre in aumento – anche a causa del lavoro nero che continua ad essere presente ed al lavoro praticato senza prevenzione e sicurezza – e  che la sicurezza sul lavoro è senz’altro un fattore primario del vivere civile .
Francesco Bizzini, introducendo l’assise, ha puntualizzato che le morti sul lavoro nel 2017 sono aumentate di oltre il 5 % rispetto al 2016 e che nei primi mesi del corrente anno 2018 sono già 151, anche a causa del lavoro precario che spesso vanifica l’essenza stessa della sicurezza sui posti di lavoro.
I Lions hanno sempre promosso la sensibilizzazione delle coscienze al buon vivere comune, e la sicurezza sul lavoro costituisce un avamposto della stressa dignità umana.
E’ necessario, dunque, sensibilizzare le coscienze, prima di demandare alla Magistratura il compito di contrastare le cosiddette morti bianche, cioè le morti da infortunio sul lavoro, ed in questo senso ben venga una sinergia tra il mondo accademico e della Università e quello dei Club Service.

 
La Professoressa Loredana Zappalà, Professore Associato di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Catania, ha subito fornito il resoconto dello Stato dell’Arte dell’attuale Quadro Legislativo. Infatti, la responsabilità del continuo aumento degli infortuni sul lavoro non è del Legislatore, poiché dal 1948 al 2008 nel nostro Paese è  stata emanata tutta una serie di provvedimenti legislativi sulla sicurezza in ambiente di lavoro non invidiabile rispetto alla legislazione vigente ad altri Paesi.
La problematica, invece, ricade  nella constatazione che è aumentato il lavoro flessibile che di fatto acuisce la mancanza di tutela dei lavoratori. Un lavoro temporaneo e non duraturo non incentiva l’imprenditore ad investire in formazione e sicurezza.
Già nel 1942, è stato inserito nel  Codice Civile il principio che il Datore di lavoro deve garantire la sicurezza in ambiente di lavoro ed inoltre, negli anni 90, le norme europee hanno spinto a migliorare tali medesime disposizioni legislative; infatti nel 2008 è stato emanato il Decalogo degli Imprenditori.
Con esso, si sono dettate le norme sulla prevenzione del rischio, con l’obbligo del Datore di lavoro di nominare tutta una serie di Responsabili: il Responsabile della Sicurezza, il Responsabile degli Impianti, il Responsabile degli atti procedurali per la prevenzione del rischio .
Concludendo il suo intervento la Professoressa Zappalà ha affermato che il problema della responsabilità della sicurezza in ambiente di lavoro è dunque insito nei controlli che devono essere sempre esercitati da coloro che ne hanno il compito, cioè essenzialmente il Datore di lavoro ed i  vari Dirigenti preposti e che, inoltre, la problematica della sicurezza negli Appalti va spostata dalla Disciplina dell’Impresa alla Disciplina degli Appalti.  
 
Il Responsabile del Servizio XXI dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania, ha subito ricordato che negli ultimi anni il trend delle morti bianche è decisamente aumentato (solo a Catania nel primi mesi del 2018 il numero di tali morti ammonta a 15), mentre è da specificare che gran parte degli infortuni sul lavoro si verificano nel campo dell’agricoltura. Seguono in ordine di frequenza quelli che avvengono nel settore dell’edilizia, soprattutto tra coloro che sono avanti negli anni; infatti il 20% di essi avvengono a carico di persone che hanno oltre 61 anni di età .
Seguono ancora gli infortuni dei lavoratori del commercio ed in tal senso particolarmente numerosi sono gli incidenti stradali dei quali sono vittime coloro che percorrono le strade per il proprio lavoro di agenti di commercio.
È indubbio, infine, che una notevole parte di tutti gli infortuni avviene  a carico di lavoratori del sommerso, di coloro cioè che praticano lavoro in nero ed è da specificare che a Catania il lavoro sommerso è particolarmente presente.
 
Pertanto, è chiaro che la lotta del lavoro in nero, del lavoro sommerso sicuramente deve essere attuata con i controlli che devono essere effettuati da Organi ed Enti preposti e che devono essere continui e ripetuti .
 
Tali Organi preposti sono attualmente rappresentati, oltre che dall’Ispettorato del Lavoro, anche dal Servizio dedicato da parte delle Aziende Sanitarie Provinciali e dell’Arma dei Carabinieri, dagli Ispettori delle Procure della Repubblica.
 
Purtroppo, però, l’Ispettorato del lavoro, anche se in collegamento con l’INAIL e con l’INPS, ha un organico deficitario e questo certamente va a decremento del numero dei controlli che devono essere effettuati, a parte la constatazione che tali controlli sono gravati pure  dal notevole numero di denunzie che sono presentate allo stesso Ispettorato del lavoro  da parte di  lavoratori che adducono motivazioni non perché subiscono “lavoro nero” ma di “licenziamento non per giusta causa”.
 
Il Relatore ha concluso il suo intervento affermando che la soluzione a tutto ciò, oltre che cercare di avere maggiori fondi da utilizzare per i controlli da parte dei Governi Regionale e Nazionale, deve risiedere sicuramente con il miglioramento del processo di informatizzazione dell’intero sistema degli stessi controlli e della prevenzione ma ancora maggiormente con la continua opera di comunicazione e di diffusione della cultura della prevenzione che devono essere poste in essere dagli stessi Organi preposti.
 

 
 La Dottoressa Claudia Villari, Direttore Territoriale della Sezione di Catania dell’INAIL, ha introdotto il proprio intervento comunicando i dati statistici che sono patrocinio del proprio Ufficio.
 
A Catania, si è verificato un decremento degli infortuni sul lavoro del 4% nel 2017 rispetto all’anno precedente, mentre sono aumentati quelli in  agricoltura.
 
In Italia, nel 2017, rispetto sempre all’anno precedente, gli infortuni sono diminuiti dello 0,4% , mentre sono aumentate le malattie professionali; erano oltre 2.000 nel 2016, sono state oltre 3.000 nel 2017. Sono aumentati anche gli infortuni mortali stradali lungo la strada che ogni lavoratore percorre quotidianamente tra casa e lavoro (infortunio in itinere): nel 2017 sono stati oltre 1.000.
 
In ogni caso, tutta questa serie di infortuni determina un elevatissimo costo sociale.
 
Per tale motivo, è di essenziale importanza ch si possa raggiungere un elevato grado di cultura della prevenzione, poiché è noto che la percentuale di infortuni aumenta quando vi è mancanza di sicurezza nel proprio ambiente di lavoro.
 
L’INAILIstituto Nazionale per le Assicurazioni sugli Infortuni sul lavoro –, che è l’Ente deputato al controllo del risvolto assicurativo, dal 2010 in poi ha introdotto  nel proprio bilancio circa 1,8 miliardi di Euro da devolvere alle Imprese per migliorare la propria sicurezza.
 
Inoltre, la stessa INAIL, agendo nel campo della Tutela del Lavoratore, finanzia le Imprese e quindi i Datori di lavoro, nell’agevolare il lavoro dei disabilicioè dei lavoratori che hanno subito disabilità per gravi infortuni avvenuti in ambiente di lavoro – fino al 75% a fondo perduto (per esempio modificando le loro postazioni di lavoro.
 
Il Professore Carlo Colloca, Professore Associato di Sociologia Urbana presso l’Università degli Studi di Catania, ha introdotto il proprio intervento sul concetto di Sicurezza e Dignità nel lavoro ed in tal senso il cosiddetto lavoro minorile è senz’altro da aborrire.
 
La stessa Carta Costituzionale cita il principio della sicurezza nel lavoro come principio basilare dei diritti della persona ed inoltre, dal 2007 poi, è stato introdotto il concetto che pur nello stato di bisogno il lavoro non può essere “lavoro insostenibile – vedi  a tal proposito il lavoro imposto ai migranti, poiché esso determina pesanti diseguaglianze.
 
In tutti questi casi, è chiaro che non vi sarà un accettabile rapporto tra la qualità del lavoro fornito e la qualità del lavoro che viene offerto dai datori di lavoro ai lavoratori; inoltre, tale discrepanza si verifica non solo per i migranti ma anche per i lavoratori autoctoni.
 
Quale la causa di tutto ciò ? Il Professore Colloca addebita quanto detto al Capitalismo Spregiudicato, alla tolleranza sia del mondo imprenditoriale sia anche,  in parte, delle Istituzioni, considerato che il valore del territorio dipende dal valore di scambio che esiste tra i beni posseduti dal territorio ed i servizi che esso può fornire.
 
Esempi di capitalismo spregiudicato si possono riscontare, per esempio, a Rosarno, dove è risaputo che il tenore di la vota dei migrati lavoratori è risaputo che è impossibile, a Taranto (con l’ILVA), a Priolo (con il Petrolchimico), a Marghera (nel Veneto), nella stessa Roma, dove il tasso di particolato 2.5 è alto e dove, quindi, il tasso di morti premature supera 1.000 / anno, mentre in Europa lo stesso indice è  di 800 / anno.
 
Quale la possibile soluzione?
 
Diminuire il lavoro minorile, diminuire i lavori pericolosi.  In tutto ciò il perno essenziale e fondamentale riveste la formazione, anche in Azienda ed anche da divulgare tra gli stessi Immigrati, che possa permettere la diffusione della legalità.

 
 È seguito l’intervento del Dottore Pietro A. Currò, Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania che ha ribadito l’importanza del tema trattato poiché le morti bianche, cioè le morti da lavoro, sono purtroppo di cronaca quasi quotidiana.
 
Per Currò, deve avere maggiore valenza la formazione dei lavoratori, unitamente alla formazione degli operatori impegnati nel fare rispettare la legge, perché le Imprese siano sempre più consapevoli che adeguarsi ai tempi e rispettare le leggi conviene. Il Lavoratore, infatti, deve essere consapevole del rischio che il suo lavoro eventualmente comporta ed in tal senso importante ruolo è quello della formazione in quanto concetti fondamentali per tutti devono essere la cultura, la forma mentis del controllo delle norme.
 
In altri termini, il Dottore Currò evidenzia che bisogna mettere in atto quanto si è appreso ed imparato circa gli adempimenti burocratici, e per tale motivo, nel 2014 è stato siglato un protocollo di intesa tra Procura della Repubblica, Azienda Sanitaria Provinciale ed Ispettorato del Lavoro, che in tal modo aiuta la comprensione  di tutti quei risvolti dove possono esserci norme ancora non precise, anche perché il Giudice può non essere a conoscenza di specifici particolari esistenti nel campo del lavoro.
 
A tal proposito, ben venga un Disegno di Legge, dove si prevedano da una parte la lotta al lavoro aggravato da sfruttamento, dall’altro la autoreferenzialità della Magistratura, la espansione dei diritti del lavoratore, il miglioramento delle funzioni della Magistratura con l’affermazione dell’ulteriore concetto della importanza della creatività da parte della Magistratura stessa.
 
L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro e tutti devono sentirsi padroni di sé stessi.
 
Non bisogna pensare di dovere lavorare solo per vivere, cioè, come ha affermato Papa Francesco, bisogna affermare il concetto basilare che non deve esistere solo il lavoro da inclusione ma devono esistere contemporaneamente redditi da inclusione, invocando, altresì, dignità e sicurezza per tutti i lavoratori del mondo .
 

 
 Il Past Governatore Salvatore Ingrassia ha ricordato che tra gli scopi del Lionismo vi è anche quello di avere attivo interesse ai beni della persona, particolarmente – Egli ha aggiunto – nel campo della occupazione e della sicurezza ed inoltre ha voluto porre l’accento sui temi introdotti dagli stessi Lions nel corso degli anni – nel 2012 a cura del Past Governatore  Antonio  Pogliese  la cultura della prevenzione del rischio sismico, nel 2013 il tema della sicurezza negli ambienti di lavoro domestici ed in tal senso nel 2015 è stato siglato un protocollo di intesa con l’Assessorato Regionale alla Salute per agevolare la promozione della sicurezza proprio negli ambienti domestici, dove si contano in Italia circa 8.000 morti all’anno ed in questo senso è da rimarcare che tale protocollo non ha scadenza –.
 

 
A sua volta il Past Governatore Antonio Pogliese ha ricordato che nella attuazione della legalità i costi sono da considerare non come spese ma essi, invece, sono semplicemente risultati del processo di miglioramento della sicurezza in ambiente di lavoro e come tali devono essere detraibili.
 

 
 Il caminetto si è concluso con l’intervento del 2° Vice Governatore Angelo Collura.
Egli ha ringraziato i Presidenti dei due Clubs organizzatori del caminetto, Antonio Bellia e Francesca Scoto, per lo spessore e l’importanza del tema trattato, ed ha ricordato che i due Past Governatori presenti in sala sono stati particolarmente impegnati, nei rispettivi anni sociali, ad introdurre  tematiche di grande risalto sociale come la sicurezza in ambiente di lavoro domestico e quello dell’etica e della legalità. Il 2 V. Governatore ha concluso sottolineando come: “L'etica della responsabilità di noi Lions non può rimanere insensibile di fronte a questo dramma sempre più diffuso ed odioso; sollecitare le coscienze al bene comune, anche nel mondo della sicurezza sul lavoro, costituisce un piccolo passo in avanti che tutti insieme possiamo fare per il perseguimento di una società sempre più giusta e solidale. Se è vero che in Sicilia avvengono meno morti bianche che nel resto d’Italia, è altrettanto vero che la Sicilia, purtroppo offre sempre minori possibilità per i propri figli spesso costretti ad emigrare all’estero. Sensibilizzare l’opinione pubblica a pretendere sempre maggiore sicurezza nel mondo del lavoro, è compito preciso dei Lions, che credono nella sussidiarietà come uno dei cardini del proprio credo lionistico”.

F.to Paolo Nicotra: Redattore della Rivista e delle News Online del Distretto, per la 4° e la 5° Circoscrizione
 

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“I  Lions  adottano  via  Crociferi
QR CODE per un Turismo Innovativo

 

 
Venerdì 27 aprile, alla presenza del Sindaco di Catania Enzo Bianco, del Governatore del Distretto Lions108yb, Ninni Giannotta, del Past Pres. del Consiglio dei Governatori  Salvatore Giacona, del 1° V. Governatore Vincenzo Leone e del 2° V. Governatore Angelo Collura, i Club Lions: Catania Host, Catania Nord (club promotore), Catania Gioeni e Catania Val Dirillo, aderendo alla Campagna del Centenario di donazione dei simboli lionistici e nell’intento di valorizzare il territorio, hanno messo in campo un progetto di fruizione del turismo che prevede l’assegnazione a tutti i monumenti di via Crociferi di un codice bidimensionale (QR CODE) che indirizza, automaticamente, alla piattaforma web www.Lionsghts.it. la quale, attraverso pagine web dedicate, “racconta” al fruitore notizie storiche, artistiche e curiosità sul monumento di riferimento.
A fare gli onori di casa è stato Beniamino Sorbera De Corbera, nel suo ruolo di Presidente della Commenda di San Tommaso dei Cavalieri della Mercede di Catania, ente che gestisce in affidamento la Chiesa di San Camillo.
Subito dopo, Benianimo Biondi, Presidente del L.C. Catania Nord, ha presentato il “Service” che si propone, attraverso l’uso di normalissime applicazioni Qr Code utilizzabili con gli smartphone di uso comune, di diffondere gratuitamente, la storia e la conoscenza delle tante ricchezze architettoniche e culturali della nostra Città.
 

 
Il Sindaco di Catania, Avv. Enzo Bianco, ha lodato l’iniziativa dei Lions Club catanesi, ricordandosi come essi siano sempre presenti quando c’è da operare per il bene della nostra comunità, ed aggiungendo che questo progetto apporterà un netto miglioramento nella fruizione turistica di via Crociferi ed in particolare della Chiesa di San Camillo. Il Sindaco, ha pure ricordato, che un progetto simile è stato approntato all’uscita di Palazzo degli Elefanti, laddove mediante un pannello elettronico è possibile godere delle opere dello Sciuti poste dentro al Palazzo di città.
 
A moderare l’incontro, è stata La Dott.ssa Maria Grazia Patanè, dal 2016 Sovrintendente ai Beni Culturali ed Ambientali della provincia di Catania, mentre di particolare interesse sono state le relazioni del Prof. Eugenio Magnano di San Lio, della Facoltà di Architettura dell’Università di Catania (Sede di Siracusa), e di Mons. Gaetano Zito, Direttore dell’Archivio Storico Diocesano.
 
L’assise è entrata nel vivo con le relazione dei due ideatori del “service lionsights”: i  soci lions. Attilio Denaro (Catania Nord), ed Antonio Palma (L.C. Vittoria), che hanno spiegato nel dettaglio le modalità di utilizzo dell’applicazione. In poche parole con un semplice uso degli smartphone si potrà attivare, attraverso il riconoscimento di un QR Code, la ricerca veloce del contenuto di riferimento.
In poche parole, ponendo davanti ad ogni monumento una apposita targa con un QR CODE, sarà possibile avere sul proprio smartphone, automaticamente, e soprattutto gratuitamente, un’audioguida completa in cui sono inserite, in italiano, inglese, francese e spagnolo, tutte le informazioni necessarie per fruire al meglio l’opera di che trattasi. Un vero e proprio sistema innovativo per una comunicazione completa, emozionale ed interattiva.
 

 
A chiudere l’incontro è stato il Governatore Ninni Giannotta, che si è complimentato con i Presidenti: Antonio Bellia (Catania Host); Beniamino Biondi (Catania Nord); Francesca Scoto (Catania Gioeni) e Vincenzo Damigella (Catania Val Dirillo). Questo è il vero Lionismo del fare ha detto il Governatore, che lascia tracce visibili del nostro operare per il bene della collettività, che nella fattispecie valorizza il nostro patrimonio culturale ed artistico.

 

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SCREENING
SANITARI TERRITORIALI

PER IL LIONS CLUB CATANIA HOST
 

 
Oggi 26 aprile 2018, presso la Scuola materna Statale Tommaso Campanella di Catania, situata al centro del popolare quartiere di Librino, i Lions Club della Zona 11: Catania Host; Catania Vallis Viridis e Catania Faro Biscari; magistralmente guidata dal Presidente Salvo Cristaudo, hanno sviluppato la prima sessione del progetto “Sight for Kids”, una campagna di Screening nazionale che i Lions italiani dedicano quest’anno all’ambliopia.
L’ambliopia – detta anche “occhio pigro” – è una malattia degli occhi che interessa i bambini nei primissimi anni di vita e consiste in una riduzione della vista in uno o entrambi gli occhi. Una diagnosi tempestiva, soprattutto nei primi tre anni di vita, permette la piena riabilitazione del piccolo paziente.


 
Questo ambizioso Service si propone due obiettivi:
il primo è quello di sensibilizzare e informare genitori e insegnanti sulle problematiche da deficit dell’acutezza visiva (ambliopia) nei bambini in età pediatrica;
il secondo obiettivo, conseguente al primo, è quello di contribuire alla tempestiva identificazione di deficit visivi nei bambini al fine di favorirne le cure adeguate.
L’impegno è quello di raggiungere quanti più bambini possibile in tempi brevi, almeno 100.000 per questo anno, onde sensibilizzare a questa problematica anche i loro insegnanti ed i loro genitori. Per i Lions italiani e per tutta la comunità nazionale si tratta di una campagna di screening oculistico senza precedenti.
 

 
In quest’ottica i suddetti Club Lions, con in testa i loro Presidenti: Antonio Bellia, Filippo Ferlito e Fabio Vincenzo Pistorio, si sono attivati per una prima sessione di visite che ha consentito di sottoporre allo screening dell’ambliopia i primi 90 bambini della Scuola materna Statale Tommaso Campanella.
La prima sessione di visite si è conclusa felicemente, ed un ringraziamento particolare va al Dirigente Scolastico dell’Istituto, la Prof.ssa Graziella Orto ed a tutto il personale docente e non docente; mentre di grande rilievo è stato il significativo apporto professionale della Dott.ssa Roberta Lombardo che ha effettuato gli screening sui bambini.
Una nuova sessione di screening è già fissata per il prossimo 28 maggio 2018, in quell’occasione si conta di poter arricchire il service nazionale servendo ancora tanti altri bambini del difficile quartiere di Librino.   
 
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IL L.C. CATANIA HOST
IN VISITA A MALTA

 
Si è appena concluso il viaggio a Malta che il Lions Club Catania Host ha organizzato in occasione dei suoi primi 60 anni. Una gita piacevole, un gruppo affiatato ed una meta incantevole hanno fatto di questo viaggio un happening di cui si parlerà a lungo nel panorama lionistico siciliano. Il viaggio organizzato perché uomini e donne di buona volontà, sotto l’egida dell’amicizia, potessero riunirsi per creare e promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo è stato reso ancora più bello dalla magnificenza di una terra in pieno sviluppo socio-economico, e da un clima pre-estivo che ha caratterizzato l’intera permanenza.

 
La scelta operata dai soci del L.C. Catania Host in favore di Malta, non è stata casuale, ma ben ponderata per rispondere all’invito del L.C. Malta Host che proprio il 21 aprile festeggiava la sua 60esima Charter Night; una accoglienza fantastica all’insegna dell’armonia e della amicizia ha permesso l’incontro dei soci del L.C. Catania Host con l’intero Distretto Lions (Provvisorio) maltese guidato da Mary Anne Abela Presidente di Zona, e dai Presidenti dei 4 Clubs isolani: Joseph N. Attard per il Lions Club Malta Host; di George O. Attard, per il Lions Club Sliema;  Ronnie Cauchi  per il Lions Club St. Paul’s Bay e da Judith Debono per il Lions Club Mdina.


La 60esima Charter Night del L.C. Malta Host è stata anche l’occasione per una riflessione sulle nuove frontiere del lionismo internazionale a cui hanno preso parte i Presidenti del L.C. Malta Host Joseph N. Attard, del L.C. Catania Host Antonio Bellia, del L.C. Catania Gioeni Francesca Scoto e del L.C. Taormina Francesco Coniglione con puntuali relazioni, tutte particolarmente apprezzate ed applaudite.

Per i soci del L.C. Catania Host la permanenza in terra maltese è stata caratterizzata anche da approfondimenti culturali, con visite guidate all’antica capitale di Malta la città fortificata di Mdina, o Medina nella forma italianizzata, una cittadina dove ormai abitano poche centinaia di persone (350 secondo l’ultimo censimento), ma che conserva le vestigia di un passato tanto antico quanto glorioso. L’aspetto attuale di Mdina è dovuto soprattutto alla dominazione araba, periodo in cui si costruì la cinta muraria creando così le fondamenta del centro urbano sviluppato attorno ad essa, Rabat. L’altro grande momento di sviluppo della città si ebbe durante il XVI-XVII secolo, quando i Cavalieri di Malta vi si stabilirono. Il declino di Mdina concise, invece, col grande terremoto del 1693, quando buona parte della città fu danneggiata e la capitale venne spostata a La Valletta.


 
Il secondo giorno è stato dedicato alla visita guidata della capitale, la città della Valletta che offre numerosissime attrazioni, sia dal punto di vista architettonico, con tanti palazzi nobiliari, chiese e musei di particolare pregio, e sia dal punto di vista culturale con opere d’arte di speciale rilievo.
Particolare successo ha conseguito, la visita guidata ai giardini fioriti di Upper Barrakka che con grandi colonnati, in cima al bastione di San Pietro e San Paolo,  domina le tre città fortificate (Birgu la Vittoriosa, Senglea e Cospicua) offrendo un panorama mozzafiato sul grande porto di Valletta (Grand Harbour).
Sono stati oggetto di visita guidata anche il Palazzo Del Grande Maestro sede del Parlamento maltese e della Presidenza della Repubblica. Situato proprio nel cuore della capitale, a Palace Square, un edificio fantastico risalente al XVI° secolo. Al suo interno è stato possibile ammirare magnifici affreschi e strabilianti immagini che raccontano la storia di Malta e dei suoi gloriosi cavalieri. All’interno della Supreme Council Hall sono ben visibili ben dodici affreschi di Mattia Perez d’Aleccio che raffigurano il Grande Assedio di Malta del 1565, mentre nei sotterranei è stato possibile visitare anche l’antica Armeria che ospita una collezione con oltre 5.000 armi antiche risalenti al XVI°, XVII° e XVIII° secolo.
Una attenzione speciale è stata rivolta alla visita guidata della Co-Cattedrale Di San Giovanni costruita in soli quattro anni, dal 1573 al 1577, e progettata dall’architetto Girolamo Cassar, che è un esempio impareggiabile di arte barocca celebre in tutto il mondo.
Questa co-cattedrale al suo interno è meravigliosa: con uno straordinario pavimento in marmo intarsiato sul quale dominano il nero e il giallo oro, una lunga navata centrale lungo la quale si trovano le pietre tombali dei cavalieri più famosi per coraggio e/o lignaggio. Ai lati spiccano le bellissime cappelle di pietra intarsiata, tutte ricoperte da foglie d’oro, dove è stato possibile ammirare il San Girolamo dell’insigne maestro Michelangelo Merisi, più noto come il Caravaggio, ma anche il San Giorgio a Cavallo di Mattia preti. All’interno dell’oratorio è stato possibile godere di un’altra opera, addirittura firmata, sempre del Caravaggio: la famosissima Decollazione di San Giovanni Battista.
La visita alla città era iniziata con una sosta alla Fontana del Tritone per la tradizionale foto di gruppo e con l’attraversamento della nuova porta di accesso alla città: Il Valletta City Gate, totalmente ripensato dal grande architetto Renzo Piano, che si compone del nuovo edificio del Parlamento maltese, e delle recuperate rovine dell’Opera House.
Il terzo giorno i soci del L.C. Catania Host hanno potuto visitare le famose “Blue grotto” situate nel villaggio di Wied Iz-Zurrieq, lungo la costa meridionale dell’isola di Malta, le Grotte Azzurre (più comunemente conosciuta come Blue Grotto) sono delle cavità naturali formatesi lungo le formazioni rocciose della costa che raggiungono dimensioni davvero gigantesche. Bue Grotto è un’attrazione molto visitata ed i nostri soci, a bordo di piccole imbarcazioni, hanno avuto la possibilità di ammirarle dal loro interno con i loro stupendi colori che cangiano dal blu intenso al turchese.
La giornata è continuata con la visita guidata ai templi di Tarxien, un complesso megalitico realizzato tra il 3600 e il 1500 a.C., antecedente sia alle piramidi egiziane che a Stonehenge di quasi mille anni. Si tratta di un sito iscritto nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO, scoperto per caso nel 1913 da alcuni agricoltori locali. Gli archeologi sono giunti alla conclusione che in questi templi si svolgessero riti sacrificali, in quanto sono stati ritrovati tra i vari altari, anche resti di animali e un coltello in selce.
La pausa pranzo a Marsaxlokk, o Marsa Scirocco, è avvenuta in un piccolo villaggio di pescatori, che si affaccia sul mare all’estremo sud-est dell’isola di Malta, dove le case del colore dell’ambra si sviluppano attorno ad una grande baia dal mare azzurro cristallino, con una piazza dominata da una Chiesa dalla grande cupola rossa dedicata alla Madonna di Pompei. In questa domenica assolata, i soci del L.C. Catania Host, guidati dall’instancabile guida Josaf, coadiuvato dalla preziosa Eliana Esposito, hanno potuto ammirare il famoso mercato del pesce dove i pescatori espongono tutto il loro pescato.
Particolarmente gettonate sono state anche le molte bancarelle di artigianato maltese, che mettevano in bella mostra vetri dipinti a mano, lavori all’uncinetto e al tombolo e souvenir di ogni specie.
Oggetto di ammirazione sono stati i Luzzu: le imbarcazioni dotate di occhi che proteggono i marinai dalla sventura. Queste barche di legno isolane, costruite artigianalmente, attraccate nella baia, sono diventate il simbolo di Malta. I colori rosso, giallo, azzurro e verde caratteristici di queste imbarcazioni rendono unico questo scenario. Gli occhi disegnati sulla prua, uno per lato, sono il risultato di una tradizione millenaria. È noto, infatti, che queste decorazioni comparivano già nelle navi greche e fenicie e pare si riferiscano agli occhi di Osiride e di Horus.
La giornata è continuata con la visita delle tre bellissime città fortificate (Vittoriosa, Senglea e Cospicua) che sorgono intorno al porto di Malta, formando una sorta di tridente con le tre punte che scivolano nelle acque del Mediterraneo. La città di Vittoriosa, in maltese Birgu, deve il suo nome a un evento storico risalente al 1565, quando cioè essa resistette all’assedio degli invasori ottomani. La sua particolarità sono i bellissimi palazzi tradizionali con le porte e le finestre colorate ed il Museo Marittimo, il Museo del Folclore e il Palazzo dell’Inquisitore. La passeggiata lungo la promenade del porto ha dato la possibilità ai gitanti di vedere da vicino tantissimi mega yacht ormeggiati alla banchina, segno evidente che Malta negli ultimi anni è diventata meta ambita del “turismo d’élite” come Montecarlo o Portofino.
Infine, la visita all’atelier grafico del maestro Al Valenti, più volte attrazione del noto spettacolo televisivo Zelig, che con giochi grafici di particolare pregio ha intrattenuto gli ospiti regalando loro emozioni ed un saggio della propria arte.
Il quarto ed ultimo giorno è stato dedicato agli acquisti in libertà e al godimento della bellissima struttura alberghiera che ospitava i nostri gitanti, il Corinthia Hotel di St. George's Bay.
In conclusione un volo di linea internazionale Air Malta riportava i nostri soci a casa lasciando loro in bocca il sapore di una splendida vacanza, il cui unico rammarico sarà  quello di essere stata troppo breve e fugace.       
 
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LA VIOLENZA DI GENERE
TRA PREGIUDIZI, STEREOTIPI E REALTA'



 
Il 16 Marzo, nella splendida cornice dell’Aula Magna del Convitto Nazionale Mario Cutelli di Catania, si è svolta una Tavola Rotonda sul tema: “Violenza di genere, tra stereotipi, pregiudizi e realtà”. Il Convitto Nazionale Cutelli che non è nuovo nell’accogliere meeting e tavole rotonde su argomenti di primario interesse sociale e/o culturale, oggi rappresenta una delle eccellenze della Città Metropolitana di Catania nell’ambito degli Istituti Scolastici Superiori; l’impegno e la dedizione di tutto il personale docente e non docente, insieme alla instancabile opera del suo Rettore, il Prof. Stefano Raciti, e del Commissario straordinario Dott. Francesco Giovanni Di Bella  lo pongono all’avanguardia del sistema scolastico regionale. 
 

L’evento, organizzato dai Lions Club Catania Host e Catania Gioeni ha registrato una qualificata quanto numerosa partecipazione di soci e di cittadini interessati, sia per la rilevanza della tematica trattata sia per la statura scientifica dei relatori invitati. Il meeting è stata anche l’occasione per presentare il Volume Alla base dell’Iceberg. La rappresentazione della violenza sessuale tra atteggiamenti di superficie e sfondo, del Prof. Orazio Licciardello, Ordinario di Psicologia sociale, dell’Università di Catania e della Dott.ssa Giuseppina Maria Cardella, Dottoranda dell’Università di Salamanca (Spagna).
 

Prima dell’inizio dei lavori, ha avuto luogo la cerimonia di ammissione di un  nuovo socio per il Lions Club Catania Host nella persona del noto avvocato cassazionista Carmelo Assennato, specializzato in Diritto Civile ed Amministrativo. Il nuovo socio che vanta un curriculum di spessore, essendo stato anche consulente per diverse pubbliche amministrazioni ivi compresa la Regione Siciliana, è stato accolto dal Past Governatore Dott. Antonio Pogliese e dal presidente del Club Avv. Antonio Bellia che lo hanno insignito dei simboli lionistici.
 
 

 
I Presidenti dei due Club Lions organizzatori, l’Avv. Antonio Bellia per l’Host e la Prof.ssa Francesca Scoto per il Gioeni, hanno introdotto l’assise e presentato i relatori della serata, mentre a moderare l’incontro è stato il Rettore del Convitto Nazionale M. Cutelli il Prof. Stefano Raciti.
La prima relazione è stata quella del Prof. Santo Di Nuovo, Ordinario di Psicologia Generale dell’Università di Catania e Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione, il quale ha sottolineato come, in effetti, si registra una notevole differenza tra la formale condanna della violenza sessuale (la punta dell’Iceberg) e la condivisione della cultura sottesa al fenomeno, anche da una parte del mondo femminile qualificato; condivisione che, come si rileva dai dati riportati nel Volume, appare sostanzialmente immutata nell’ultimo ventennio.
Successivamente, la prof.ssa Maria Elvira De Caroli, Ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, nonché Presidente dei Corsi di Laurea in Psicologia dell’Ateneo, ha sottolineato l’esigenza di intervenire nei processi formativi che concorrono a strutturare l’identità di genere, maschile e femminile, adottando metodiche adeguate all’educazione delle emozioni, ed a superare la persistenza delle percezioni stereotipiche che, come testimoniano le ricerche riportate nel Volume, coinvolgono una parte consistente del mondo femminile; fenomeno particolarmente rilevante considerato il tipo di studi universitari del campione coinvolto.

La dott.ssa Carmen Longo, Dirigente dell’Ufficio Sanitario della Questura di Catania, si è soffermata sulla particolare attenzione che gli Uffici competenti dedicano alla specifica formazione del personale di polizia che raccoglie le denunce di violenza; nel merito, ha preannunciato che il Prof. Orazio Licciardello e la Dott.ssa Giuseppina Maria Cardella, su invito della Questura di Catania, svolgeranno alcuni incontri formativi sulle dinamiche relazionali con gli agenti di polizia addetti a tale delicato compito.

La Prof.ssa Cinzia Nigro, infine, nella sua qualità di referente regionale del progetto percorsi di libertà sulla violenza nei confronti delle donne, si è soffermata sulla gravità del fenomeno che, malgrado gli interventi legislativi volti a contrastarlo, continua a persistere. La prof.ssa Nigro ha, inoltre, evidenziato che la prevenzione parte dai banchi di scuola, perché quest’ultima può avere un ruolo determinante nel formare nuovi ed onesti cittadini.
A conclusione degli interventi, il Prof. Licciardello e la Dott.ssa Cardella hanno risposto ad alcune domande di approfondimento che sono pervenute da parte dei partecipanti all’evento, mentre hanno suscitato particolare interesse gli interventi dell’Avv. Fabio Pistorio (Presidente del L.C. Catania Faro Biscari), dell'immediato Past Presidente del L.C. Catania Host Prof. Giuseppe Fichera e del Presidente della IV Circoscrizione Lions del Distretto 108YB l’Avv. Giorgia Gruttadauria.

 
I lavori si sono conclusi con l’intervento del Past Governatore del Distretto Lions 108YB, Dott. Antonio Pogliese il quale ha rivolto agli organizzatori il suo più vivo compiacimento per avere portato all’interesse dei soci un tema di così vasta rilevanza sociale, ma soprattutto per averlo fatto, chiamando a discuterne eminenti personalità del mondo accademico unanimemente riconosciute anche a livello internazionale. 
 
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La corruzione, una vera e propria piaga sociale