Home I PRESIDENTI IL DIRETTIVO 2022-23 2019-20
Home
I PRESIDENTI
IL DIRETTIVO
2022-23
2019-20
2018-19
2017-18
2016-17
2015-16
 Se avete feedback su come possiamo rendere il nostro sito più consono per favore contattaci e ci piacerebbe sentire da voi. 
 
 
 
 
         
  

     
pass_1
 

Il Lions Catania Host ha festeggiato
la sua 62° Charter Night

La 62° Charter Night è stata solennemente festeggiata dal più anziano Lions Club della Sicilia orientale: il Catania Host.

Accolti dal suo Presidente uscente - Alfino Liotta - e dalla Presidente subentrante - Francesca Toscano -, erano presenti : il past Presidente del Consiglio dei Governatori, - avv. Salvatore Giacona -, l’Immediato Past Governatore - avv. Antonino Giannotta -, il Governatore del Distretto per l’anno 2019/20 - dott. Angelo Collura - , i past Governatori - avv. Lucio Vacirca, dott. Antonio Pogliese, ing. Salvatore Ingrassia, dott. Valerio Contraffatto, dott. Giuseppe Scamporrino, prof. Gianfranco Amenta, dott. Carlo Sartorio.

Erano, altresì, presenti l’on. dott. Salvo Pogliese - Sindaco di Catania -, la prof.ssa Mirella Furnari, Presidente della 4° Circoscrizione, l’avv. Antonio Bellia, Presidente della Zona 11, Officers distrettuali, di Circoscrizione e di Club, alcuni dei quali provenienti anche da fuori dalla provincia di Catania.
 

pass_4
 

__________________________

Il Presidente Alfino Liotta, introducendo il suo discorso di commiato, ha esordito affermando che il Club del quale egli è stato Presidente è certamente un Club prestigioso che vanta nella sua storia ben cinque Governatori Distrettuali ed un Presidente del Consiglio dei Governatori e che continua a rivendicare, insieme alla sua indiscussa leadership, anche una propria autonomia, nel rispetto dello statuto Internazionale.

Durante il suo anno sociale sono stati assegnati premi Melwin Jones Fellow a Riccardo Sammartino, Giuseppe Fichera, Antonio Bellia, premi Chevron e premi per la crescita associativa del Centenario a molteplici Soci; inoltre sono stati ammessi nel Club otto nuovi Soci.
 

cha8

pass_9
cha6
 


Sono stati organizzati tre Caminetti, quali momenti di aggregazione tra i Soci, e numerosi meetings e services che hanno avuto tutti quale momento essenziale ed aggregante il tema della solidarietà e sussidiarietà riguardante particolarmente la Città Metropolitana di Catania.

cha3
 

Particolare importanza è stata riservata ai rapporti con i Leo, fiore all’occhiello del Catania Host, grazie all’impegno del Leo Advisor Roberto Russo e della Presidente Valentina Marino, e con gli otto Club sponsorizzati dal Catania Host con i quali sono stati condivisi i comuni valori lionistici ed etici.
 

pass_5
 

L'obbiettivo perseguito dal Presidente Liotta è stato quello di mantenere il Club ad altissimi livelli e allo stesso tempo di fare in modo che tutti i Soci, nessuno escluso, potessero sentire forte, dentro di loro, l'orgoglio di appartenere alla grande famiglia dei Lions.

Per questo ogni iniziativa é sempre stata l’occasione per accrescere l’amicizia, rafforzando il senso di appartenenza, anteponendo il servizio allo stesso interesse personale.

Ho sempre cercato di privilegiare i rapporti personali, con la mente sgombra da pregiudizi ed il cuore aperto all’ascolto, e sappiate che nei vostri confronti mi sento debitore perché con la vostra amicizia, e con il vostro attaccamento al Club, mi avete sostenuto e confortato in questi dodici splendidi mesi.

pass_6
 

Prendendo a sua volta la parola la Presidente entrante Francesca Toscano, ella si è detta emozionata per assumere la Presidenza del prestigioso Club Catania Host, assicurando nel contempo tutto il suo impegno per mantenere il Club ai livelli degni della sua tradizione.

Per tale scopo necessaria la collaborazione e i consigli di tutti, consigli che saranno da lei sempre ascoltati ed accettati con la massima umiltà.

In tal modo, sotto la guida del Governatore eletto, degli Officers distrettuali e con la collaborazione dell’intero Direttivo, si potranno sviluppare i temi di studio ed i Services Nazionali e Distrettuali, nonché il maggior numero possibile degli altri services permanenti attraverso cui si manifesta l’essenza del lionismo.

Si sarà anche particolare attenzione rivolta al rapporto con il territorio in cui il Club vive ed opera e al contatto con le Istituzioni locali, dando concretezza a quel rapporto di sussidiarietà attraverso cui si deve svolgere l’attività di un club service.

In tal modo il club potrà svolgere la sua funzione di supporto e, ove necessario, di pungolo alla pubblica amministrazione ed al mondo della politica evidenziando le esigenze più pregnanti della Comunità e delle realtà locali, senza comunque dimenticare che, assieme alla sussidiarietà, uno dei punti cardine dell’azione dei Lions deve essere la solidarietà, proseguendo nell’azione già posta in essere di sostenere il Progetto Civita, riguardante l’antico quartiere della Città nel quale l’azione del Catania Host è particolarmente radicata.
 

pass_2

 

A tal proposito Francesca Toscano ha ricordato che nel trascorso anno sociale è stato siglato tra il Catania Host e la Città Metropolitana di Catania un protocollo di intesa con l’intendimento di poter fornire la collaborazione del Club in maniera organica, strutturata, e non saltuaria consentendo in tal modo di venire incontro direttamente, come Lions e come Leo, alle esigenze concrete dei cittadini.

Non dovranno, comunque, essere trascurati temi di carattere generale e di grande rilevanza sociale, quali quelli attinenti al lavoro, alla tutela dell’ambiente, all’integrazione sociale, al rilancio dell’agricoltura, trattandosi di temi aventi una grandissima incidenza sul benessere individuale e sociale di tutta la collettività, e quindi della nostra Comunità.
cha9
 

Infine, la Presidente subentrante Francesca Toscano ha concluso affermando che particolare attenzione sarà rivolta alla Formazione all’interno del Club, posto che a suo avviso uno dei motivi fondamentali della crisi dell’Associazionismo è collegato alla mancanza, spesso, da parte dei nuovi soci, della conoscenza approfondita degli scopi della nostra Associazione e dell’altissima missione dei Lions.

pass_7
 

Dopo la cerimonia del passaggio della campana, hanno preso la parola esprimendo sincere parole di condivisione per quanto espresso dal Presidente uscente - Alfino Liotta - e da quello subentrante - Francesca Toscano –, e nel contempo grande compiacimento per Alfino Liotta per l’encomiabile attività svolta e un augurio di buon lavoro per la neo presidente Francesca Toscano, il Sindaco di Catania Salvatore Pogliese – ed a seguire il Presidente della Zona 11Antonio Bellia –, la Presidente della 4° Circiscrizione Mirella Furneri – i Past Governatori ed entrambi Soci del Catania Host Soci Lucio Vacirca ed Antonio Pogliese –, l’Immediato Past Governatore Antonino Giannotta –, il Governatore eletto per il,prossimo anno sociale 2019 – 2020 Angelo Collura –.
 

pass_12
 

Ha concluso il past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, Statuti e Regolamenti del Multidistretto Salvatore Giacona –, che ha definito straordinario il lavoro fatto dal club quest’anno.

__________________________

Alfino LIOTTAPresidente uscente del Catania Host

Francesca TOSCANOPresidente subentrante del Catania Host

in collaborazione con

Paolo NICOTRACorrispondente per la 4° e la 5° Circoscrizione per la Rivista e le News del Distretto

_________________________________

TRE NUOVI SOCI PER IL L.C. CATANIA HOST

Nel corso dell’incontro conviviale di fine anno tenutosi giorno 16 giugno 2019, in attesa della più importante cerimonia del passaggio della campana, il Presidente Alfino Liotta ha illustrato le attività svolte dal Club, ottenendo i complimenti di tutti i soci e dei Past Governatori Lucio Vacirca ed Antonio Pogliese, sia per la grande mole di lavoro svolto, sia per il clima di amicizia e di collaborazione che ha caratterizzato l’anno sociale che sta per giungere al termine.

ALTAV

Una giornata importante per il Lions Club Catania Host, non soltanto per la presenza di un vasto numero di soci, ma anche, e soprattutto, per l’ingresso nel club di tre nuovi soci.

ARNO

Sono, quindi, entrati a far parte della famiglia del Catania Host: Giuseppe Spampinato, Giovanni Altavilla e Carmelo Arnone tutti provenienti per trasferimento dal Lions Club Misterbianco.

sPAMPIU

A dare loro il benvenuto è stato il Presidente Alfino Liotta sottolineando che con la presenza di questi nuovi soci aumenterà lo spirito di servizio del Club a favore di chi ha bisogno, così come aumenterà l’impegno nei confronti della società civile di riferimento in un ruolo di partnership con le istituzioni e col territorio.

_________________________


PROGETTO MARTINA AL CATANIA HOST

Su incarico ricevuto del Consiglio Direttivo del Lions Club Catania Host, il Dott. Giuseppe Salvia ha contattato diversi Istituti di Istruzione Superiore, sia a Catania che in provincia, per svolgere l’attività relativa al Service Nazionale Progetto Martina.

Si tratta di un progetto partito nel lontano 1999, quando alcuni medici LIONS di Padova incominciarono ad incontrare gli studenti delle scuole superiori per informarli sulle metodologie di lotta ai tumori.

Questi incontri con gli studenti, sollecitati da Martina, una giovane donna colpita da un tumore, che con insistenza ripeteva: "informate ed educate i giovani ad avere maggior cura della propria salute", furono ripetuti con periodicità annuale tanto da divenire in poco tempo un Service Pluriennale di Rilevanza Nazionale per il Distretto 108 Italy .
 

martina_1
 

I LIONS da allora coordinano l’attuazione del Progetto nel rispetto delle linee guida, con “lezioni” tenute da medici preparati (sia soci che non soci LIONS) preparate in accordo con società scientifiche nazionali (Oncologi, Ginecologi, Urologi, ecc).

Al termine di ogni incontro gli studenti compilano un questionario che permette di ottimizzare la metodologia di comunicazione e di monitorare i risultati in termini di efficacia anche a distanza di tempo. Riparlando con gli stessi studenti, a distanza di anni, ci si è accorti che il 50% circa ha cambiato stile di vita, ed è quindi possibile stimare che questi giovani, grazie alle informazioni ricevute, avranno una RIDUZIONE DI RISCHIO DI CONTRARRE UN TUMORE, nell’arco della loro vita, del 30-50%.

All’invito del Catania Host e del suo Presidente Alfino Liotta, hanno risposto positivamente la Preside dell’Istituto “Venerabile Ignazio Capizzi” di Bronte Prof.ssa Grazia Emmanuele, e la Preside dell’Istituto di Istruzione Superiore “E. Fermi – Guttuso” di Giarre Prof.ssa Tiziana D’Anna, quest’ultima supportata dal Prof. Antonino Cosentino.
 

martina_2
 

Si sono svolti quattro incontri, due a Giarre in data 21 e 26 Gennaio 2019, e due a Bronte, rispettivamente il 2 e il 30 Marzo 2019, sempre condotti dal Dott. Giuseppe Salvia con la collaborazione della giovane del Leo Club Catania Host Tessie Puliatti. I primi due nella sede centrale dell’Istituto “Fermi-Guttuso”, mentre a Bronte gli incontri si sono svolti il primo nella sede del Liceo Scientifico, il secondo nella sede del “Venerabile I. Capizzi”, già sede dello storico “Real Collegio Capizzi” che per oltre 200 anni è stato sede e faro di cultura per tutta la Sicilia Orientale e oltre.

Alle quattro sessioni di incontro hanno preso parte in totale 298 studenti delle quarte classi, di cui 196 a Giarre e 102 a Bronte. L’interesse è stato vivo, con attenzione generale a tutti i temi trattati, con buona partecipazione al dibattito finale alle relazioni.

__________________
Agricoltura Sociale;
ne parla il
L.C. Catania Host
 

Il 17 maggio 2019, un incontro molto interessante ha avuto luogo nella Facoltà di Scienze Politiche, organizzato dal Lions Club Catania Host sul tema: “L’agricoltura sociale in Sicilia”.

Presenti, tra gli altri, il past Presidente del Consiglio dei Governatori, avv. Salvatore Giacona, il II Vice Governatore eletto, dott. Franco Cirillo, i past Governatori, avv. Silvio Cavallaro e avv. Lucio Vacirca, il presidente di Circoscrizione, dott.ssa Mirella Furneri, il Presidente della Zona 11, avv. Antonio Bellia.

Relatori: il dott. Gaetano Aprile, dirigente del Dipartimento regionale Agricoltura, il prof. Giovanni Petino, docente di Geografia economicosociale presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania, il dott. Salvatore Cacciola, dirigente Sociologo presso l’ASP di Catania.

zuz
 

“L’Agricoltura sociale – ha affermato il presidente del club dott. Alfino Liotta – si configura come un vero strumento operativo che consente di applicare le politiche del welfare ai meno fortunati garantendo al contempo la produzione di beni e servizi. Questa forma di agricoltura non rappresenta solo una possibilità di impiego o di terapia per giovani svantaggiati, ma può costituire per loro anche una scommessa di vita ed una grande opportunità di crescita. Tanti giovani che vivevano nell’emarginazione, hanno potuto acquisire più fiducia nelle loro possibilità, diventando essi stessi operatori di inclusione sociale”.

ag2
 

A seguire il saluto della autorità civili e lionistiche. Il primo a porgere il benvenuto è stato il Prof. Gianni Petino a nome del Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania Prof. Giuseppe Vecchio, assente per motivi istituzionali.

Subito dopo gli interventi della Dott.ssa Mirella Furneri, Presidente della IV Circoscrizione e dell’Avv. Antonio Bellia, Presidente della Zona 11, che hanno espresso il loro vivo compiacimento per la lodevole iniziativa portata avanti da questo glorioso Club capitanato con maestria del presidente Dott. Alfino Liotta.

ag3
 

Il dott. Aprile, moderatore dell’incontro, ha fatto presente che grazie alla nuova legge regionale si è avuta una svolta considerevole in materia, consentendo a molti giovani con disabilità (e non solo) di poter dare il loro concreto contributo allo sviluppo socio- economico del nostro territorio.

Il prof. Petino, nel suo intervento, ha ricordato che il 60 / 70 per cento della popolazione siciliana vive nei centri rivieraschi, mentre il resto dimora in campagna, dove oltre ai contadini lavorano egregiamente persone portatori di handicap o con gravi problemi economici.
 

ag5
 

Per il dott. Cacciola, infine, la legge regionale è stata sperimentata positivamente. Non si tratta di una legislazione volta alla mera assistenza, ma si è voluto dare un lavoro a persone diversamente valide, che danno un prezioso contributo alla nostra agricoltura.

A concludere l’assise, è stato l’avv. Salvatore Giacona, Past Presidente del Consiglio dei Governatori, che ha tirato le somme di questo prezioso convegno, auspicando che questa nuova legislazione possa determinare la rinascita dell’economia siciliana proprio attraverso l’agricoltura.

Sono seguiti stimolanti interventi.

_______________________________________________

Angelo Torrisi,

Addetto Stampa del Lions Club Catania Host

_______________________________

PREMIAZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE
UN POSTER PER LA PACE


corretta

Giorno 10/04/19 Manifestazione di premiazione,presso l’Istituto comprensivo Agatino Malerba, di Catania dei vincitori delle Scuole coinvolte dalla IV Circoscrizione del Distretto lions 108Yb Sicilia, che hanno partecipato al Concorso internazionale "Un Poster per la Pace". Per il Lions Club Catania Host, è stato consegnato un riconoscimento a Giordana Lombardo dell'Istituto Comprensivo "Giuseppe Parini".
 

IMG_9799


La cerimonia si è svolta alla presenza di numerose autorità lionistiche tra le quali l'Avv. Salvatore Giacona Past Presidente del Consiglio dei Governatori, La Prof.ssa Mimma Mirella Furneri Presidente della IV Circoscrizione e dal Presidente del lions Club Catania Host Dott. Alfino Liotta.

___________

INCONTRO DI PRIMAVERA

CON I SOCI ED I LEO DEL CATANIA HOST


Quest’anno il Presidente Alfino Liotta, ha voluto radunare tutti i soci del Lions Club Catania Host, in una cornice del tutto particolare, per consegnare, ai soci meritevoli, i premi per la crescita Associativa del Centenario e gli Chevron di appartenenza al Club. È stata anche l’occasione per fare entrare nel più glorioso sodalizio Lions del Distretto due nuovi soci.

Questo incontro, che il Presidente ha subito chiamato “Incontro di primavera” è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione e per scambiarsi gli auguri per una Santa Pasqua feconda di pace e di serenità.

al2

Alfino Liotta Presidente

Il Presidente Alfino Liotta, nel suo discorso introduttivo, ha esposto alcune riflessioni sull’Amicizia Lionistica mettendo l’accento sulla raccolta fondi effettuata quest’anno in favore della nostra fondazione (LCIF).

Prendendo lo spunto da un articolo pubblicato sulla rivista “Lion” ha ricordato che per gustare l’amicizia è necessario superare la visione della realtà in termini mi piace/non mi piace, per vivere relazioni più vere e profonde.

Solo vincendo il proprio egoismo, l’uomo può vivere in sintonia con gli altri, rifiutando il principio dell’autorealizzazione fine a sé stessa.

Allo stesso modo, i soci Lions per vocazione, sono portati a vivere l’amicizia come fine e non come mezzo, ponendo sullo stesso piano il Club ed il “Service”.

Ha continuato il Presidente Liotta dicendo che occorre mettere da parte l’individualismo, il protagonismo, la contrapposizione, la critica distruttiva, le maldicenze e il carrierismo. Con particolare riferimento ai service ha ricordato, che in coerenza con quanto deliberato dal Consiglio Direttivo giorno 08.03.2019, che le uova di Pasqua acquistate dal Distretto e dai Leo sono stati donati a bambini bisognosi della città tramite Enti caritatevoli quali la Comunità di Sant’Egidio e le Suore della Carità di via San Pietro.

2
 

Nel corso della cerimonia, poi, il Past Governatore del Distretto Lions 108Yb Sicilia, il GWA Avv. Lucio Vacirca, ha apposto lo spillino di appartenenza ai due nuovi Soci.
Il primo ad essere insignito è stato il noto giornalista Dott. Giuseppe Firrincieli che vanta un passato da Responsabile dell’Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni degli Uffici Periferici Del Ministero della Difesa, accompagnato dalla moglie la sig.ra Agata Altamore.


3

Giuseppe Firrincieli

Subito dopo a ricevere l'emblema di socio Lions è stato l’Ingegnere Informatico Dott. Daniele Messina, titolare di una autonoma impresa operante nel campo dell’Ingegneria robotica e consulente aziendale per numerose aziende, accompagnato dalla consorte la Sig.ra Manuela Liotta.

mes1


Daniele Messina

Il Presidente Alfino Liotta ha consegnato i premi Chevron di appartenenza  ed un dono ricordo del club ai seguenti soci:

5
Giuseppe Fichera 45 anni
 

6
Andrea Pappalardo 45 anni
 

7
Valerio Ferlito 35 anni
 

8
Alessandro Mirone 25 anni
 

I premi del Centenario per la Crescita Associativa sono stati consegnati dal Past Governatore del Distretto Lions 108Yb Sicilia, il GWA Avv. Lucio Vacirca, ai seguenti soci:
 

111
Antonio Bellia liv. Diamante
 

10

Francesco Bizzini liv. Diamante
 

11
Filippo Anastasi e Gaetano Aloisi liv. Argento
 

Subito dopo ha preso la parola il Presidente di Zona in sede l’Avv. Antonio Bellia, il quale ha portato ai numerosissimi soci presenti il saluto e gli auguri per le imminenti festività pasquali del Governatore del Distretto 108Yb Dott. Vincenzo Leone, mentre si è complimentato con il presidente Liotta per lo splendido anno sociale sempre condotto all’insegna dell’armonia e della amicizia.

A concludere la cerimonia è stato il Past Governatore del Distretto Lions 108Yb Sicilia, il GWA Avv. Lucio Vacirca, il quale con un discorso appassionato e coinvolgente, ha  messo in risalto la significativa attività  svolta dal Presidente Alfino Liotta ed ha rinnovato nei soci l’orgoglio dell’appartenenza alla più grande Associazione di servizio umanitario al mondo e quindi al L.C. Catania Host.

Subito dopo una sobria conviviale ha salutato i soci Lions e Leo del Catania Host, tutti felici di essersi ritrovati in una cornice del tutto nuova ed in una atmosfera particolarmente gradita.

Angelo Torrisi
Addetto Stampa del Lions Club Catania Host


_________________________________________

“DALL’ECONOMIA LINEARE ALL’ECONOMIA CIRCOLARE"
VERSO UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE

 

ec1
 

Lo scorso 9 marzo 2019 il Club Catania Host ha organizzato presso l’Hotel Nettuno di Catania il meeting dal titolo “Dall’Economia lineare all’Economia circolare: verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile”, con grande affluenza di Soci e Invitati.

Di rilievo sono state le presenze delle Autorità Lionistiche intervenute:  il Past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, statuti e regolamenti del MultiDistretto Italy – Salvatore Giacona –, il Past Governatore – Gianfranco Amenta e Salvatore Ingrassia –, il Coordinatore GMT (Global Membership Team) – Franco Pezzella –, il Componente del Team di Consulenza Fiscale – Alfio Forzese  –, il Delegato per il Coordinamento degli Screening Sanitari – Franco Cirillo –, il Delegato per il Coordinamento delle Circoscrizioni– Maurizio Gibilaro  –, il Delegato per il Coordinamento delle Manifestazioni del Distretto – Ciro Mosca –, il Delegato per i Rapporti con i Paesi del Mediterraneo – Salvatore Grasso  –, la Presidente della 4° Circoscrizione – Mirella Furneri –, la Presidente della 5° Circoscrizione – Vera Trassari –, il Vice Cerimoniere Distrettuale – Giovanni Giordano –, la Segretaria della 4° Circoscrizione –  Francesca Scoto –, i Presidenti di Zona (Antonio Bellia  –  Zona 11  – , Alfio Licciardello  –  Zona 12  –, Mariella Copani  – Zona 13  – ,  Andrea Mangiameli   – Zona 14 – , Pietro Cortese –  Zona 16 –, Ileana Pisana  – Zona 19  –), da numerosi  Presidenti di Club di varie Circoscrizioni del nostro Distretto ed altrettanto numerosi Officers Distrettuali e di Clubs, Delegati e Componenti di Comitati Distrettuali relativi ai vari Services dell’anno in corso.

Ospite graditissimo è stato il Colonnello Chiriatti Comandante del 41° Stormo della AeronauticaMilitare –.

Il Cerimoniale di rito è stato curato in maniera puntigliosa dal Vice Cerimoniere Distrettuale  – Giovanni Giordano –  e dalla Cerimoniera del Catania Host  –  Giuseppina Lidia Finocchiaro – .

Di rilievo anche il messaggio di Alberto Pierobon – Assessore dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità della Regione Sicilia – , fatto pervenire al Moderatore del  Convegno.

Dopo la lettura dei messaggi augurali fatti pervenire da parte del Former International President – Pino Grimaldi – e dai Past Governatori – Silvio Cavallaro e Giuseppe Scamporrino –, ha preso la parola il Presidente del Catania Host  – Alfino Liotta – che così ha detto :

Il Lions Club Catania Host continua a proporre eventi ed incontri sempre riconducibili a Service o a Temi di Studio, distrettuali e/o multidistrettuali, sempre all’insegna della solidarietà o della sussidiarietà.

Il Convegno di questa sera intende offrire uno spunto di riflessione, ed una diversa chiave di lettura, sui nuovi modelli di sviluppo economico che questa società “post­globalizzata” offre alle nuove generazioni.

Nell’economia lineare, parte preminente è sempre stato “il prodotto” o “l’insieme dei prodotti”, inteso come punto di riferimento del “mercato”, o come unità di misura su cui calcolare lo stato di salute di una azienda.

In quest’ottica, i margini di profitto sono basati sulla differenza fra il prezzo di mercato e il costo di produzione, e per aumentare i profitti si punta a vendere più prodotti possibile e a rendere i costi di produzione sempre più bassi.

L’innovazione tecnologica più che migliorare i prodotti ha puntato a renderli più obsoleti e di breve durata,stimolandone l’acquisto di più nuovi.

L’economia circolare rappresenta un nuovo modello di produzione e consumo, dove non ci sono sprechi e l’utilità delle risorse impiegate è mantenuta, e rinnovata nel tempo. Questo permette di fronteggiare l’inevitabile scarsità di materie prime,focalizzando come parte predominante di un’impresa la longevità,la riparabilità e la riciclabilità dei suoi prodotti.

In tale ottica è doveroso evidenziare che i costi di un crescente sbilanciamento ecologico sono sempre più evidenti:deforestazione,siccità,scarsità di acqua dolce,erosione del suolo e cambiamenti climatici.

Tutti gli stati continuano ad avanzare soluzioni per una migliore tutela della natura ed i Lions evidenziano,in tutte la Sedi, le priorità per gestire il cambiamento.

Il Catania Host, in linea con i principi della nostra Associazione,continua a monitorare la situazione locale avviando tutte le iniziative necessarie verso le Istituzioni e gli Enti rappresentativi ed a sollecitare la società civile a modificare i comportamenti per comprendere le opportunità date da un nuovo modello di sviluppo economico più virtuoso dal punto di vista ambientale

Dall’incontro di questa sera, dove studiosi di primordine si confronteranno, emergeranno analisi, proposte e soluzioni, con preminente riguardo al nostro territorio, che avremo modo di approfondire, anche rassegnandole alle autorità competenti, nell’ottica di quel principio di concreta sussidiarietà a noi tanto caro.

Mentre rivolgo un sentito ringraziamento agli illustri relatori, per avere accettato con entusiasmo il nostro invito, sento la necessità di ringraziare ancora una volta tutti i soci del Catania Host per il fattivo contributo dato in tutte le occasioni d’incontro, un grazie ai presenti questa sera ed a tutti coloro che non perdono l’occasione per dimostrare la loro stima e la loro vicinanza al Catania Host, un grazie a tutti voi, oggi così numerosi .infatti la vostra presenza è il segno tangibile che il Catania Host, ancora una volta, continua a sostenere la linea dell’associazionismo di servizio proteso al bene comune, nell’operosità e nella concretezza.”

E’ seguito, quindi, l’indirizzo di saluto rivolto dal Presidente della Zona 11 – Antonio Bellia – .

Il tema della manifestazione è stato spiegato  in maniera esaustiva da Francesco Bizzini  Socio del Catania Host, Componente Area 3 del Comitato Distrettuale “I Lions nel Territorio: Un Ponte per lo Sviluppo” e  Moderatore del Convegno . Egli così ha introdotto la sua moderazione :

Nel 1973 la crisi petrolifera rappresenta un primo momento di riflessione sulla necessità di fonti rinnovabili.

Nel 1972 pubblicato il rapporto sui limiti dello sviluppo: tale studio riportava l’esito di una simulazione al computer delle interazioni fra popolazione mondiale, industrializzazione, inquinamento, produzione alimentare e consumo di risorse nell’ipotesi che queste stessero crescendo nel tempo in ragione esponenziale.

Dalla simulazione viene messo in evidenza che la crescita produttiva illimitata avrebbe portato al consumo delle risorse energetiche e ambientali. Il rapporto sosteneva, inoltre, che era possibile giungere ad un tipo di sviluppo che non avrebbe portato al consumo di risorse del pianeta. Sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo economico che possa essere compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei beni liberi per le generazioni future.

POPOLAZIONE AFRICA

Nel 1930 → 150 milioni

Oggi → 1,3 miliardi

Nel 2050 → 2,5 miliardi (ovvero ¼ della popolazione mondiale)

POPOLAZIONE MONDIALE

Inizio ‘900 → poco meno di 2 miliardi

Fine ‘900 → 5,3 miliardi

Oggi → 8,5 miliardi

2050 → 9,7 miliardi

2100 → 11,2 miliardi

È stato stimato che, senza un radicale cambio di passo, le risorse naturali (cibo e acqua) non saranno più sufficienti.

Asiatici (60%)
Popolazione 2050
Africani (20%)

Paesi asiatici (Ultimi 50 anni): formidabile progetto di industrializzazione

(povertà → benessere)

Ciò non è avvenuto in Africa  per via di diversi fattori (corruzione, credenze tribali, cultura, ecc.) provocando imponenti esodi verso le Nazioni più ricche.

Il modello economico lineare, che pure ha permesso il progresso accelerato del benessere e di gran parte dell’umanità, si sta rilevando insostenibile e prossimo al raggiungimenti di limiti fisici.

Oggi, globalmente, consumiamo risorse e generiamo rifiuti come se avessimo a disposizione più di un pianeta e mezzo.

Nel 2018, l’ Earth Overshoot Day, il giorno del sovrasfruttamento della Terra, è stato all’inizio del mese di agosto. Ciò significa che, in meno di otto mesi, l’umanità ha consumato completamente il budget di beni e servizi (vegetali, frutta, carne, pesce, legna, cotone, capacità di assorbimento della CO2) che il pianeta può fornire in un intero anno.

Senza contare che, per diverse risorse non rinnovabili, come i combustibili fossili, le riserve sono fortemente intaccate.

L’esortazione a preservare il mondo arriva con la lettera Laudato sì – Enciclica sulla cura della casa comune.

Antropocene: il termine indica l’epoca geologica attuale, nella quale all’essere umano e alla sua attività sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali, climatiche (fine olocene). L’ambiente terrestre è fortemente condizionato dalle azioni umane non solo in riferimento all’aumento della CO2 e CH4 nell’atmosfera.

Si tratta dei gas serra presenti in atmosfera, che risultano trasparenti alle radiazioni solari che arrivano sulla Terra, ma non alla radiazione infrarossa emessa dalla Terra che, pertanto, viene trattenuta in maniera consistente.

Perché un nuovo modello economico?

La macchina economica mondiale, basata sul modello economico dell’economia lineare (estrai-produci-utilizza-getta-smaltisci), mostra, da diversi punti di vista, chiari segni di sofferenza che ultimamente assumono le caratteristiche di una tripla emergenza: insostenibilità ecologica, economica e sociale.

Di fronte a tale situazione occorre cambiare il modello economico: l’ E.C. permette di passare da un modello semplice di riduzione di impatto ambientale a un modello economico alternativo di creazione di valore, attraente positivo sul piano sociale, economico ed ambientale.

Come sancito anche dalla Commissione Europea, l’ E.C. consente di perseguire un nuovo modello di sviluppo in grado di instaurare un nuovo tipo di relazione tra produzione e consumo, un vero cambio di passo nell’integrazione tra politiche ambientali ed economiche, basato sul ciclo di vita dei prodotti e incentrato sul recupero di ogni singola e preziosa materia prima.

Il Convegno si è quindi articolato nelle relazioni svolte dagli Oratori invitati dal Presidente Alfino Liotta ad esprimere le loro sapienti argomentazioni sull’argomento.

Il  Tenente  Colonnello  Vittorio Clementi  – Meteorologo dell’Aeronautica Militare  –  ha parlato sui “Cambiamenti climatici”.

Egli ha rimarcato che la meteorologia non è sinonimo di climatologia, in quanto  con il termine clima si intendono tutte quelle condizioni meteorologiche che insistono in una stessa regione .

I cambiamenti climatici sono dovuti alla crescita del tasso di anidride carbonica – CO2 – in atmosfera; negli ultimi dieci anni si sono verificati i suoi più alti aumenti.

La problematica conseguente è dovuta all’impatto di tale aumento sulla salute umana ed anche sulla siccità dei terreni ed a tal proposito è da considerare che solo in Italia i relativi danni sono stimati in 14 milioni di euro per il possibile aumento del rischio incendi e per gli altri rischi collaterali, poiché il rovescio del rischio incendi è rappresentato dal rischio dovuto all’imperversare degli  alluvioni come è accaduto per esempio negli anni 2016 – 2017.

Dunque  –  ha concluso il Tenente Colonnello Clementi –, è chiaro che bisogna senz’altro far fronte a tali rischi diminuendo l’inquinamento atmosferico !

Il  Prof. Christian MulderProfessore Associato di Ecologia presso l’Università degli studi di Catania – ha discusso su : “L’Antropocene e le conseguenze globali sul pianeta. Come il surriscaldamento globale alteri la nostra impronta ecologica ”.

Si riporta di seguito al sua relazione :

Il nostro illustre Presidente Sergio Mattarella ha giustamente ribadito in più occasioni l’estrema importanza del cambiamento climatico, anche per le dirette ed indirette conseguenze sociali, economiche ed alimentari per l’intera popolazione umana. Cose risapute da ben un ventennio ma sistematicamente ignorate da altri vertici politici.

Il cambiamento climatico esiste da ere geologiche ed ha reso anche possibile la nascita della vita e l’evoluzione degli organismi viventi sulla terra. Le forme di vita sono state da sempre forzate ad adattarsi a nuove condizioni ambientali, basti pensare a cosa avvenne nel nostro emisfero in termini di biodiversità durante le sei glaciazioni del Quaternario. Il clima è da sempre stato dinamico; quello che però è cambiato è la paurosa rapidità con la quale il nostro clima si sta modificando. Questo processo è diventato assai evidente dalla Seconda Rivoluzione Industriale in poi, tant’è che il 1880 viene riconosciuto come inizio dell’Antropocene proprio per l’eccessiva impronta umana sul clima e sulla vita del nostro pianeta. Siamo passati da un piccolo mondo su un grande pianeta ad un grande mondo su un pianeta sempre più piccolo.

Tutti gli scenari mostrano l’elevatissimo scioglimento di ghiacciai che comporterà un sollevamento del livello degli oceani fino a 20 centimetri, un aumento della temperatura media annua di molto superiore alla soglia dei 2 gradi centigradi auspicata nel Trattato di Parigi, una sempre maggiore scarsità di acqua potabile dovute ad un abnorme fabbisogno idrico ed un rapido aumento di eventi climatici estremi quali inondazioni, trombe d’aria ed alluvioni in tutto il mondo.

Anche l’elevata erosione eolica, che si traduce in un’aumentata deposizione di sabbie dal deserto del Sahara, coinvolge direttamente la Sicilia. Perfino all’estero ci si rende conto dei problemi del Bacino Mediterraneo in termini di cambiamenti climatici. Per fortuna vi sono ancora opportunità per (se non invertire) almeno rallentare i nostri processi distruttivi. Proprio grazie al fatto che il clima è così altamente dinamico. Basti pensare al “Buco dell’ozono”, un serio problema generato soltanto da noi che è stato risolto grazie ad una sana cooperazione tra tanti Stati.

Quali sono le reali misure concrete che gli Stati possono prendere oggi? Due pannelli delle Nazioni Unite, IPCC (The Intergovernmental Panel on Climate Change) ed IPBES (The Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) forgiano la discussione su sfide ambientali e climatiche in maniera assai positiva. Questi incontri sono stati scientificamente concreti e politicamente costruttivi. Purtroppo a volte alcuni Capi di Stato tendono a titolo personale al dissenso, innescando possibili reazioni a catena. Per fortuna in questi casi l’Unione Europea riesce a realizzare quanto non riesce alle Nazioni Unite. Si pensi agli insetti impollinatori, essenziali per più di trecentomila specie di piante in tutto il mondo ed alle delibere dell’UE volte a tutelare questi insetti e le loro (e nostre) piante. A mio parere un concetto intuitivo quale la sostenibilità asssieme all’uso dei servizi ecosistemici possono incrementare il valore di ogni futura discussione tra rappresentanti della società, del mondo scientifico e degli organismi deliberanti.”

Il Prof. Francesco Paolo BoninaProfessore Ordinario di Tecnologie Farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Catania – ha invece discusso sulla “Valorizzazione dei sottoprodotti delle principali filiere agroalimentari siciliane”.

Gi ha iniziato la sua relazione affermando e rimarcando che gli effetti sulla salute umana degli agrumi siciliani sono assolutamente veritieri!

Infatti, le arance rosse di Sicilia, che si è visto crescono solo con il clima della Sicilia, sono un vero serbatoio di sostanze antiossidanti, dando così valore  a ciò che diceva Ippocrate, cioè che “Il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.

In particolare, gli antiossidanti delle arance rosse sono rappresentate dalle antocianine, che sono quelle che danno il colore rosso all’arancia e sono proprio queste sostanze che proteggono il DNA dagli eventuali danni che possono essere procurati nel suo interno per esempio dagli stress ossidativi.

Altri prodotti della terra che hanno azione antiossidativa sono le olive, il pistacchio, il pomodoro, il cappero, il resveratrolo che è contenuto nel vino, etc.

Infine,  ha concluso gli interventi dei Relatori l’Ing. Salvatore CocinaDirigente Generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione Sicilia –  che ha tracciato le Linee Guida introdotte dalla Regione Sicilia circa il “Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti”.

E’ logico che l’emergenza rifiuti è determinata da chi produce rifiuti ed in tal senso la corrispondente economia lineare è quella dovuta al prodotto che va in discarica, mentre l’economia circolare è quella che permette di riutilizzare il prodotto.

I maggiori costi dovuti all’inquinamento ambientale in Sicilia sono quelli che si verificano nelle aree industriali di Priolo, Gela e Milazzo.

Il costo dello smaltimento dei rifiuti in Sicilia è di circa 200 euro / abitante, mentre in Lombardia è di 150 / abitante ed è appunto su questi costi maggiori che bisogna intervenire nella nostra Regione.

Come ? Con la raccolta differenziata, che prevede lo sviluppo di una adeguata impiantistica industriale.

E’ previsto che la raccolta differenziata debba giungere fino al 65% del totale della raccolta di rifiuti.

Purtroppo in Sicilia nel 2016 si giunti solo al 16,50% del totale, anche se nel 2018 si è arrivati al 30% ed anche se nella stessa nostra Regione ci sono Comuni virtuosi dove la raccolta differenziata è pari al 65% del totale, come a Zafferana Etnea ed a Belpasso , mentre a Catania città ciò non si verifica .

Per tali motivi, gli scopi del Piano Rifiuti della Regione Siciliana vuol fare ordine in tutta la relativa problematica, con la prospettiva di chiudere le discariche oggi esistenti, migliorare l’impiantistica pubblica di smaltimento – per carta, plastica e vetro –, ed attuare progetti di compostaggio per la frazione umida e  per quella  indifferenziata.

In tal senso, è importante l’aiuto che può provenire dalle Associazioni di servizio, quali sono per esempio i Lions nel diffondere nel territorio l’idea della raccolta differenziata, sicuri che così facendo si potranno raggiungere i relativi risultati sperati e  migliorativi nel prossimo futuro.

Le conclusioni del Convegno sono state tracciate da Salvatore Giacona  Past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, statuti e regolamenti del MultiDistretto Italy –, che così ha tracciato:

Non è un caso che l’Associazione Internazionale dei Lions Clubs, tra i programmi di servizio adottati, da sempre abbia dato particolare attenzione e rilievo all’ambiente e alla sua tutela.

E quindi bene ha fatto il Lions Club Catania Host, sensibile com’è alle problematiche di rilevanza sociale, a mettere sul tappeto una tematica che attiene in estrema sintesi al miglioramento e comunque alla conservazione della qualità della vita.

Il problema della salvaguardia dell’ambiente si va facendo sempre più urgente vista l’entità del degrado che sta ormai arrivando alla soglia del non ritorno.

L’ambiente è l’eredità che la natura ha lasciato all’uomo per il suo sviluppo e sostentamento.

L’ambiente è il nostro habitat, la nostra casa.

Gli interventi dell’uomo sull’equilibrio dell’ambiente, numerosi ed estremamente distruttivi, che interessano terra, aria ed acqua ed ora la natura intera, ci sta presentando un conto molto elevato.

Un conto che, negli anni futuri, sarà sempre più amaro e pesante se non riusciremo a trovare soluzioni adeguate ai problemi ambientali, come quella che stasera è stata egregiamente prospettata e discussa.

Il destino del Pianeta, la nostra vita e quella delle generazioni future sono esclusivamente nelle nostre mani e in questi anni ci giochiamo l’avvenire.

E il Lions, proprio in questo momento storico che vede il futuro del nostro pianeta in grave pericolo, può e deve esercitare la propria pressione a livello planetario affinché l’ambiente e quindi la stessa esistenza dell’uomo siano protetti e conservati.

Il Lions Club Catania Host, nel suo ambito, lo sta facendo e penso che tutti noi gliene dobbiamo dare atto, esprimendo il nostro apprezzamento e il nostro grazie.

___________________________

Paolo Nicotra, Corrispondente per la 4° e 5° Circoscrizione per la Rivista e le News del Distretto

in collaborazione con :

Francesco Bizzini,  Socio del Catania Host, Componente Area 3 del Comitato Distrettuale “I Lions nel Territorio: Un Ponte per lo Sviluppo” e  Moderatore del Convegno

_________________________________________________________________________________

La pace nel Mediterraneo “Immigrazione, integrazione e condivisione”

«Il Mediterraneo può diventare, davvero, se pacificato, lo spazio più luminoso della Terra».
pa1
 

Con queste parole, il 22 febbraio 1958, Giorgio La Pira, nel suo incessante impegno per il dialogo e la pace, si rivolgeva al Presidente egiziano Gamal Abd el-Nasser.

Questa grande speranza, coltivata per anni dal “Venerabile” sindaco di Firenze, oggi sembra allontanarsi irrimediabilmente.
 

Come è stato specificato nel biglietto di invito alla suddetta manifestazione del Catania Host sulla Pace nel Mediterraneo, il fenomeno migratorio incontrollato e le migliaia di morti in mare, nel disperato tentativo di fuggire dalla fame e dalla guerra, sembrerebbero allontanare irrimediabilmente questo sogno.
 

Il legame tra guerre e migrazioni rimanda all’accorato appello che il Papa ha rivolto più volte a tutta l’umanità, quando ha detto che occorre «vincere l’indifferenza e conquistare la pace», appello questo rivolto a tutti affinché venga assunto un concreto impegno per la pace.

Troppo spesso la stragrande maggioranza delle persone dichiara, a parole, di volere vivere in un orizzonte di armonia e pace, anche se in realtà sono ben pochi coloro che cercano concretamente di farsi operatori di pace.

Pertanto, non solo oggi l’impegno per la pace rappresenta una costruzione molto fragile che va difesa con tutte le forze e soprattutto compresa nel suo significato più profondo, perché possa affermarsi una società sempre più giusta e solidale, ma anche sempre oggigiorno spetta a noi “Lions” farci carico di questa responsabilità, in quanto uomini e donne di buona volontà che devono disegnare un futuro di pace per le future generazioni, assumendo un impegno concreto e tangibile per la costituzione nel mondo di una “Umanità” sempre più giusta e solidale.
 

pa2
 

Partendo da questa premessa, il Lions Club Catania Host, con il suo infaticabile Presidente Alfino Liotta, ha organizzato un incontro/dibattito sul Tema di studio Distrettuale proposto quest’anno dal Governatore Vincenzo Leone «La pace del Mediterraneo: immigrazione, integrazione e condivisione».

Queste le apprezzatissime parole del presidente Alfino Liotta nell’introdurre il meeting:
 

«Autorità Lions, amiche ed amici Lions e gentili ospiti tutti buona sera.

Nell’ambito delle attività di Club, come Voi tutti sapete, i Service ed i Temi di studio costituiscono i pilastri portanti delle iniziative di Solidarietà e di Sussidiarietà di noi Lions.

https://www.lions108yb.it/wp-content/uploads/2019/03/Foto-n.-2-CATANIA-HOST-Limmigrazione-300x200.jpg?490

In tale ottica il Lions Club Catania Host, ha organizzato l’odierno convegno, riconducibile al tema di studio distrettuale proposto dal Governatore Vincenzo Leone «La pace del Mediterraneo: immigrazione, integrazione e condivisione», per affrontare alcuni aspetti della complessa vicenda che ruota intorno all’emigrazione, fenomeno che sempre più richiede l’attenzione delle Nazioni e delle Associazioni di volontariato.
 

Il Lions Club Catania Host, in linea con gli indirizzi del nostro fondatore Melvin Jones intende farsi promotore di quei principi di buon governo, mirati a «Creare e promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo», per favorire lo sviluppo e mantenere la pace in tutto il pianeta.
 

Nel 1968 su iniziativa del Lions Club di Taormina e dei Lions della Sicilia orientale si diede luogo alla prima conferenza con i rappresentanti dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Il Governatore al tempo era il napoletano Luigi Ventre e il Vice Governatore per le provincie di Catania e Messina era il nostro socio Lucio Vacirca.
 

In data odierna il Governatore Vincenzo Leone partecipa, dopo il gemellaggio con il Distretto 108IB2, al Convegno sull’immigrazione tenutosi a Brescia.
 

Continua la nostra opera di monitoraggio, ponendo la nostra attenzione all’evoluzione dei fenomeni, promuovendo il confronto sul tema interessando anche altre Associazioni o Enti di volontariato che hanno a cuore il futuro dell’umanità.
 

Desidero ringraziare, il Prof. Giuseppe Vecchio, Direttore del dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania che ci ospita, il PDG Salvo Ingrassia, Direttore del Centro Studi Eduardo Grasso, ed i relatori di questo importante convegno, mentre un ringraziamento particolare, desidero rivolgere anche a Giorgia Gruttadauria, Delegata del Governatore al sopraddetto tema di studio per l’apporto significativo che ha riservato a questa iniziativa. Un caloroso ringraziamento, infine, a voi tutti oggi intervenuti così numerosi, segno che il Lions Club Catania Host, ancora una volta segna le tappe del divenire del lionismo siciliano con orgoglio ed umiltà. Buon lavoro a tutti».

A prendere la parola per un breve cenno di saluto, si sono susseguiti:

Il Prof. Giuseppe Vecchio (Direttore del Dipartimento di Scienze economiche e sociali dell’Università di Catania) che ha tenuto a precisare come il Dipartimento sia sempre stato, e vuole continuare ad essere, vicino ai Lions di cui riconosce l’alto valore propositivo nell’ambito della sussidiarietà, ribadendo che l’Università è sempre disponibile ad accogliere idee e progetti dal mondo dell’associazionismo, quando sono di preminente interesse pubblico.
 

A seguire il Presidente di Zona in sede, Avv. Antonio Bellia, e la Presidente della IV Circoscrizione Lions – Mirella Furneri – hanno rivolto parole di elogio nei confronti del Lions Club Catania Host e del suo Presidente per avere organizzato un incontro ad altissimo livello.
 

Subito dopo è toccato a Carlo Alberto Tregua moderare l’incontro, che ha visto susseguirsi le relazioni applauditissime del Prof. Dario Pettinato (Professore Associato di Diritto Internazionale presso l’Università di Catania) e della Prof.ssa Francesca Longo (Professore Ordinario di Relazioni Internazionali presso l’Università di Catania), mentre assente giustificato per gravi motivi familiari è stato il Prof. Carlo Colloca (Professore associato di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università di Catania).
 

Questi luminari, hanno tenuto delle vere e proprie lectio magistralis, spaziando dal concetto di «Limiti internazionali alla sovranità e immigrazione», alla « … politica dell’Unione Europea di gestione delle frontiere: sistema di Dublino, accordi bilaterali e principio di solidarietà», dimostrando come siamo ancora lontani da una visione unitaria e/o condivisa della questione “Immigrazione”.

Di particolare interesse, poi, gli interventi programmati del Past Governatore Salvatore Ingrassia, Direttore del centro studi Lions “Eduardo Grasso”, del Dott. Pippo Spampinato, Direttore di Struttura presso l’ASP, della delegata al tema di studio distrettuale Avv. Giorgia Gruttadauria, del Past Presidente Dott. Francesco Bizzini e dell’Avv. Vincenzo Fabio Pistorio.
 

A concludere l’incontro, ed a tracciare una relazione di sintesi, è stato il GWA Past Governatore del Distretto 108Yb Avv. Lucio Vacirca, il quale ha suscitato unanimi consensi allorquando ha invitato tutti a togliere la maschera dell’ipocrisia per affrontare il tema dell’immigrazione, scevri da condizionamenti ideologici, con serio pragmatismo e vero senso di responsabilità,

In conclusione, una serena conviviale in armonia ed amicizia intratteneva tutti i Lions intervenuti, ravvivando sentimenti di appartenenza al Lions International, la più grande associazione di servizio umanitario al mondo.

Gaetano Aloisi

Segretario Lions Club Catania Host

___________________________________________________
 

Il Governatore Vincenzo Leone

in visita ai Clubs della Zona 11


Lo scorso 16 febbraio 2019, presso l’Hotel President di Acicastello, si è svolta la visita del Governatore Dott. Vincenzo Leone ai Clubs della Zona 11.

Il Governatore è stato accolto dal Presidente della Zona 11 in sede Antonio Bellia e dai Presidenti dei Club in essa ricadenti (Catania Host – Presidente: Alfino Liotta, Catania Faro Biscari – Presidente: Alberto Rovelli, Catania Vallis Viridis – Presidente: Antonino Corsaro, Catania for an Absolute Serve – Presidente: Daniela Simon e Catania Lago di Nicito – Presidente: Anna Privitera)

Di rilievo sono state le presenze delle numerose Autorità Lionistiche intervenute: il Past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, statuti e regolamenti del MultiDistretto Italy – Salvatore Giacona –, l’Immediato Past Governatore – Ninni Giannotta –, il 1° Vice Governatore – Angelo Collura –, il 2° Vice Governatore – Mariella Sciammetta –, il Segretario Distrettuale – Paolo Valenti –, il Tesoriere Distrettuale – Tommaso La Croce –, il Coordinatore GMT (Global Membership Team) – Franco Pezzella –, il Delegato per il Coordinamento delle Circoscrizioni – Maurizio Gibilaro –, la Presidente della 4° Circoscrizione – Mirella Furneri –, il Presidente della Zona 12 – Alfio Licciardello –, la Presidente della Zona 13 – Mariella Copani –, il Presidente della Zona 14 – Andrea Mangiameli –, la Vice Segretaria Distrettuale – Viviana Sidoti –, la Segretaria Distrettuale della 4° Circoscrizione – Francesca Scoto –, il Delegato per il Service “Lotta alla Fame” – Luigi Savarino –, il Corrispondente per la quarta e quinta Circoscrizione della Rivista e le News online del Distretto Lions Sicilia – Paolo Nicotra –, oltre a numerosi Officers Distrettuali e di Clubs e Delegati e Componenti di Comitati Distrettuali relativi ai vari Services dell’anno in corso.

I lavori sono stati introdotti dal Vice Cerimoniere Distrettuale, Giovanni Giordano.

________________________________

La cerimonia è iniziata con l’ingresso di 4 nuovi soci, due per il Club Catania Absolute e due per il Club Catania Faro Biscari :

LIONS CLUB CATANIA ABSOLUTE

CARMEN LA MELA, è nata e cresciuta a Catania, sin da giovane abbraccia il volontariato salesiano distinguendosi nelle attività di recupero scolastico nei quartieri più emarginati della città e con un altissimo tasso di evasione scolastica. Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Catania, discutendo una brillantissima tesi sperimentale, sulla “Tortura Giudiziaria” dal medioevo ad oggi; si abilita alla professione forense nel 2017 ed è iscritta all’albo degli Avvocati del Tribunale di Catania. Ha conseguito un master di 2° livello in “Giustizia Minorile e Diritto di famiglia”, con stage presso l’Ufficio dei Servizi Sociali Minorili del Comune di Catania e presso il Centro di Prima Accoglienza del Tribunale per i Minorenni di Catania. Oggi è titolare di un proprio studio legale specializzato in Contenzioso Civile e Penale Minorile e Condominiale ed offre la propria consulenza a diverse amministrazioni condominiali. La accompagna il marito, il Dott. Dario Cantone, Store Manager di varie aziende commerciali. Presentata dalla socia Avv. Marcella Caruso

FISICHELLA ROSSELLA IRENE, è Medico Chirurgo, specialista in Chirurgia Generale. Attualmente è Dirigente medico in regime libero professionale presso case di cura convenzionate; ha svolto fino al Dicembre 2018 il ruolo di dirigente medico presso il reparto di Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza dell’Ospedale Garibaldi di Catania. Vanta numerose pubblicazioni, sia in libri che monografie, ed è autrice di oltre 50 pubblicazioni su temi della chirurgia generale e della chirurgia oncologica, pubblicate sulle maggiori riviste europee ed internazionali. Oggi si scommette nel volontariato, perché solo aiutando chi è nel bisogno ci si può sentire davvero utili agli altri.

LIONS CLUB CATANIA FARO BISCARI

MANUELA NOVELLI, Laureata presso la Facoltà di Giurisprudenza di Macerata con voti 110 su 110 e lode. Abilitata alla professione forense a Catania nel 1979, è Funzionario della Banca d’Italia dal 1976 al 2015, anno in cui è entrata in quiescenza, ha svolto la propria attività presso le sedi di Roma, Catania e Siracusa interessandosi di tutti i settori di competenza dell’Istituto come la Vigilanza sulle banche e connessa attività ispettiva, la Tesoreria per conto dello Stato. Le sue figlie Laura e Vittoria, ambedue laureate, vivono e lavorano rispettivamente a Roma, in qualità di funzionario della Consob, e Parigi, quale dipendente di una banca di investimento francese. Oggi abbraccia con slancio l’associazionismo di servizio per venire incontro ai più bisognosi. Presentato dal Presidente Alberto Rovelli

GIULIA ACCURSIA PULEO, che si trasferisce al Catania Faro Biscari dal Catania Est: laureata in Lettere Antiche e Moderne presso l’Università di Messina. Una figlia Vivian laureata in Farmacia. Ha svolto attività di volontariato con la Croce Rossa Italiana. E’ stata Socia del Catania Est dal gennaio 2014.

E’ stata quindi la volta dei Presidenti dei Clubs della Zona 11 che, ognuno per proprio conto, hanno evidenziato gli scopi e le caratteristiche dei programmi da Loro svolti nel corso della prima parte del presente anno sociale.

Anna Privitera, Presidente del Catania Lago di Nicito, ha in particolare evidenziato l’attività costante del suo Club svolta anche attraverso Facebook e che ha promosso l’immagine del Club, interpretando in tal modo i bisogni delle nostre Collettività.

In tal senso – ha continuato Anna Privitera –, importante e degna di nota è stata l’azione che il suo Club ha messo in atto presso le Scuole Superiori di Catania e presso le Istituzioni locali allo scopo di sensibilizzare tutti sull’aiuto al Prossimo bisognoso.

________________________________

Daniela Simon, Presidente del Catania Absolute for an serve, consapevole della gravosità del compito che le spettava al momento dell’assunzione della carica di Presidente del Club, si è detta comunque orgogliosa di avere contribuito con la nascita del suo stesso Club alla crescita dei Lions.

L’azione del suo Club in particolare si è concentrata essenzialmente nei riguardi delle Scuole e degli Ospedali di Catania e per cercare di sensibilizzare tutti verso la costituzione di un mondo migliore.

________________________________

Nino Corsaro, Presidente del Catania Vallis Viridis, ha evidenziato la partecipazione del suo Club a tutte le attività messe in cantiere dal Distretto ed in particolare la ricordato la manifestazione del suo medesimo Club durante la quale è stato consegnato un premio di benemerenza al Vescovo di Acireale, Sua Ecc.ma Rev.ma Antonino Raspanti.

________________________________

Alberto Rovelli, Presidente del Catania Faro Biscari, ha ricordato come il suo Club abbia sempre operato seguendo le indicazioni del Distretto, promuovendo e mettendo in atto services e programmi tendenti alla sensibilizzazione delle tematiche in special modo dei Giovani.

In tal senso – ha concluso Alberto Rovelli – il suo Club ha mostrato di condividere tali programmi con grande soddisfazione da parte di tutti i Soci.

_______________________________

A chiudere gli interventi dei Presidenti è stato Alfino Liotta, Presidente del Catania Host, il quale ha subito rivendicato il primato del Catania Host, unico Club italiano ad aver fornito ben cinque Past Governatori al nostro Distretto ed, inoltre, ha sponsorizzato la nascita di nove Clubs tra i quali il Club di Enna dove è Socio Pino Grimaldi, unico Presidente Internazionale italiano.

Il Catania Host – ha concluso Alfino Liotta – continua ad operare secondo lo Statuto Internazionale dei Lions e gli indirizzi del Governatore, avendo come obiettivi la solidarietà e la sussidiarietà ed aderendo, assieme ai Club della Zona e/o della Circoscrizione, ai programmi proposti dal Distretto o dal Multidistretto ed anche alle iniziative del Lions Club International Foundation.

A tal proposito, degne di menzione sono le iniziative rivolte alla città di Catania – per esempio la sottoscrizione a breve con lo stesso Comune di Catania di un protocollo d’intesa per sviluppare il “Progetto Civita” –.


IMG_9845

Subito dopo i 5 Presidenti hanno fatto dono al Governatore di una stupenda ceramica creata appositamente per questo incontro che raffigurava i loghi dei 5 club della Zona 11, unitamente al logo del Leo Club Catania Host, che a loro volta stringevano idealmente, in un caloroso abbraccio, il logo del Governatore del distretto Vincenzo Leone.

ch6
 

Un brillante saluto è stato quello della Presidente del Leo Club Catania Host, Valentina Marino, che ha ricordato come sia ancora più appagante servire il prossimo se lo si fa in allegria ed amicizia.

________________________________

Immediatamente dopo, a fare gli onori di casa è stato il Presidente della Zona 11, Antonio Bellia, che ha tenuto alta l’attenzione della platea con un discorso ricco ed articolato e che, partendo dall’ottimo lavoro svolto dai cinque Clubs della propria Zona, ha contribuito a far vivere momenti di sano orgoglio lionistico a tutti i presenti, ricordando che la solidarietà è sempre circolare e presenta sempre il conto, perché aiutando gli altri aiutiamo prima di tutto noi stessi.

Antonio Bellia ha fatto dono al Governatore di una scultura raffigurante un Leone simbolo della tenacia e dell’orgoglio di tutti i Lions del mondo.

Senza_titolo_2
 

La Presidente della 4° Circoscrizione, Mirella Furneri, ha ringraziato tutti i Clubs della Zona 11 per avere contribuito al successo dei tanti Services messi in atto in quest’anno sociale ed ha spronato tutti i Soci a volgere lo sguardo verso il futuro e verso l’innovazione, tenendo anche presente da un lato l’importanza della collaborazione con i Leo e dall’altra che ognuno di noi deve essere egli stesso il cambiamento se si desidera proprio che diventi realtà il cambiamento del mondo intero.

________________________________

Mariella Sciammetta, 2° Vice Governatore del nostro Distretto Lions, ha ricordato come la visita del Governatore ai Clubs sia sempre un momento di gioia e nel contempo ha espresso ai Clubs della Zona 11 la propria gratitudine per il lavoro che essi stanno prestando in favore degli scopi del Lionismo, il cui fine principale è l’aiuto ai bisognosi.

E’ in ogni caso importante – ha concluso Mariella Sciammetta –, che tutto tale lavoro venga svolto da ognuno dei Clubs, sia esso giovane o in attività già da diversi anni.

________________________________

Angelo Collura, 1° Vice Governatore del nostro Distretto Lions, dopo avere anch’egli ringraziato la Presidente della 4° Circoscrizione, il Presidente della Zona 11 e tutti i Presidenti dei Clubs in essa ricadenti per il lavoro svolto, ha ricordato la sua recentissima partecipazione al seminario indetto dalla sede centrale dei Lions per i Primi Vice Governatori.

Ad essa hanno partecipanti 730 Primi Vice Governatori provenienti da tutto il mondo ed in tale occasione Egli ha potuto toccare con mano la multietnicità ed internazionalizzazione dei Lions ed il peso che esso ha a livello mondiale, anche con la diversità culturale dei singoli Distretti.

Tale diversità è in effetti la nostra forza!

Angelo Collura ha quindi concluso affermando l’importanza della solidarietà circolare da parte di tutti i Clubs ed inoltre ha precisato che il territorio può essere smosso essenzialmente attraverso il lavoro di squadra che ha come obiettivo precipuo l’aiuto da prestare ai bisognosi.

ch5
 

Il Past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, statuti e regolamenti del MultiDistretto Italy, Salvatore Giacona, si è innanzitutto complimentato con tutti i Clubs della Zona 11, particolarmente con quelli più giovani, per l’intensa attività svolta in quest’anno sociale.

Egli ha quindi così continuato: “A volte la vita ci pone di fronte ad eventi che provocano turbamento, incredulità, scoramento, che ci lasciano disorientati e frastornati. Noi lions, quando veniamo toccati da tali fatti molto da vicino, non dobbiamo lasciarci andare a scomposte esternazioni, a giudizi sommari, non affrettiamoci a chiamare il boia! Rimaniamo sereni! Perché abbiamo fiducia incondizionata nella giustizia e perché abbiamo rispetto della dignità della persona umana: Sempre e comunque !! ”

Le conclusioni della Visita del Governatore alla Zona 11 si è conclusa con l’intervento dello stesso Governatore, Vincenzo Leone.

ch7

Il Governatore ha ricordato come il leone e l’elefante siano i simboli dei Lions, poiché il leone è un animale che affronta ogni circostanza a testa alta ed alla stessa maniera l’elefante è un animale che possiede grande memoria del passato!

In considerazione di ciò, dobbiamo dunque affrontare nuove avventure sempre più pressanti con grande determinazione, memori del nostro passato, senza dimenticarci mai di essere Lions e, per essere veri Lions, bisogna esserlo sempre in ogni circostanza della vita ed anche all’interno della nostra stessa mentalità.

E’ necessario, quindi, coltivare, anzi collaborare sempre con i Leo, rispettare il ruolo che ci viene affidato, partecipando anche ed in particolare alle raccolte fondi della Lions International Club Foundation – L.C.I.F. – ed ai gemellaggi con gli altri Distretti.

In tal senso, sono indirizzati:

§ la Conferenza di Pace del Mediterraneo;

§ l’Incontro di Formazione previsto a Catania per il 30 marzo prossimo;

§ la partita di calcio dei Leoni a Siracusa il 31 marzo con la Nazionale di calcio degli Attori;

§ la distribuzione delle uova pasquali per la Fondazione;

§ la raccolta dei giocattoli per i bambini del Libano, grazie alla collaborazione con la Brigata Meccanizzata Aosta;

§ la raccolta di 1 euro a Socio per la donazione di un defibrillatore per un ospedale da campo sempre nel Libano;

§ il Lions Day a Sciacca;

§ il Gran Galà a Palermo;

§ l’Incontro con il Distretto del Marocco e con quello del Magreb;

§ il Congresso nazionale di Montecatini;

§ e per finire, l’evento più importante, cioè la Convention Internazionale di Milano, dove il nostro Distretto sarà quello con il numero maggiore di partecipanti ed anche quello con un’alta percentuale di quote rose che interverranno.

Dunque, in conclusione, il Governatore Vincenzo Leone ha augurato a tutti la partecipazione sempre più numerosa ad ognuno di questi eventi, consapevoli che è necessario essere sempre attivi per portare in alto la bandiera dei LIONS !
Paolo Nicotra,

Corrispondente per la 4° e la 5° Circoscrizione della Rivista e le News online del Distretto

___________________________________________________

Lions Club Catania Host

Logistica e trasporti nel terzo millennio
Le eccellenze del sistema Catania

lg1
 

Lo scorso 18 gennaio 2019 il Club Catania Host ha organizzato presso l’Hotel Nettuno di Catania il meeting dal titolo Logistica e trasporti nel terzo millennio. Le eccellenze del sistema Catania .

Di rilievo sono state le presenze delle Autorità Lionistiche intervenute:  il Past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, statuti e regolamenti del MultiDistretto Italy – Salvatore Giacona –, il Primo Vice Governatore – Angelo Collura –, i Past Governatori – Antonio Pogliese, Silvio Cavallaro e Giuseppe Scamporrino –, il Coordinatore GMT (Global Membership Team) – Franco Pezzella –, il Delegato per il Coordinamento delle Circoscrizioni – Maurizio Gibilaro –, il Delegato per il Coordinamento delle Manifestazioni del Distretto – Ciro Mosca –, la Presidente della 4° Circoscrizione – Mirella Furneri –, la Vice Segretaria Distrettuale – Viviana Sidoti –, il  Vice Cerimoniere Distrettuale – Giovanni Giordano –, la Segretaria della 4° Circoscrizione –  Francesca Scoto –, i Presidenti di Zona (Antonio Bellia  –  Zona 11, Mariella Copani  – Zona 13,  Pietro Cortese –  Zona 16 –), i Presidenti di Club (Catania Bellini – Maria Schillaci –, Catania Faro Biscari – Alberto Rovelli,  Catania Vallis Viridis – Antonino Corsaro,  Catania Absolute for an Serve  – Daniela Simon –, Catania Lago di Nicito – Anna Privitera – ), il Past Presidente del Distretto Leo Sicilia – Walter Mavica  –.
 

lg2

Erano altresì presenti numerosi Officers Distrettuali e di Clubs e Delegati e Componenti di Comitati Distrettuali relativi ai vari Services dell’anno in corso. Gradito Ospite il Sindaco della Città Metropolitana di Catania, l’On. Salvatore Pogliese .

Il Presidente del Catania Host – Alfino Liotta , ha esordito affermando che il suo Club,  avvalendosi del supporto organizzativo dei propri soci (Antonio Pogliese e Luigi Nicosia) nell’ambito della sussidiarietà continua a sostenere azioni rivolte verso la società civile e la cittadinanza attiva.

In tale ottica, in occasione della celebrazione della Charter del Club del luglio dello scorso anno, è stato proprio assunto l’impegno con il Sindaco on. Salvo Pogliese che non sarebbero mancati momenti di confronto costruttivo,  perché tutti abbiamo a cuore la città di Catania. Infatti l’attuale ne è il secondo dopo il precedente meeting svolto nei mesi scorsi dal titolo “Catania città normale”.

Liotta ha continuato rimarcando che, nella stessa occasione della celebrazione della Charter del proprio Club, era stato evidenziato che, tra le varie attività da svolgere, il Catania Host si sarebbe occupato, coinvolgendo i Leo, di eventi mirati a trattare di logistica, trasporti, turismo, lavoro, sanità.



Pertanto, l’attuale convegno, finalizzato alla logistica ed ai trasporti, mira a dare un contributo di idee nella costruzione del nuovo modello del sistema Catania, grazie anche al significativo contributo che sarà dato dai vari Relatori presenti, con la certezza che il Catania Host, i Lions ed i Leo supporteranno le Istituzioni e gli Enti interessati per meglio definire iniziative mirate allo sviluppo dell’Isola ed in particolare di Catania nell’area del Mediterraneo.

Sono seguiti gli indirizzi di saluto che sono stati portati da :

  • Antonio Bellia, Presidente della Zona 11:  egli ha affermato che l’attuale meeting del Catania Host, con il suo dibattito e la successiva discussione, va esattamente nella giusta  direzione del nuovo percorso impresso alle Circoscrizioni che è appunto quello di affiancare le Istituzioni nel mettere allo scoperto le criticità del Territorio e quindi cercare le relative possibili soluzioni ;
  • Mirella Furneri, Presidente della 4° Circoscrizione, ha rimarcato che la trattazione della sistema della logistica e delle eccellenze del sistema Catania con le relative proposte di miglioramento indicano proprio che Catania deve essere considerata un vero e proprio modello di sviluppo dell’intero Territorio ;
  • L’On. Salvo Pogliese, Sindaco della Città Metropolitana di Catania, ha subito lodato l’iniziativa del Catania Host perché in tal modo esso contribuisce certamente a determinare il miglioramento dello sviluppo dell’intera Città.

Ha, quindi, affermato che il triste primato di Catania, il cui strumento urbanistico – il Piano Regolatore – è stato predisposto soltanto nel 1969 ed a tutt’oggi esso non è stato ancora revisionato, sta per scadere in quanto entro brevissimo tempo saranno presentate in Consiglio Comunale le sue nuove Linee Guida, dopo che esse sono state raffrontate con le Associazioni e le Categorie produttive e sindacali di Catania .

Il Sistema dei Trasporti, in questo ambito, deve essere senz’altro strategico : l’aeroporto che in atto presenta un + 10% di sviluppo, il porto con il miglioramento del sistema trasporto merci, la stessa metropolitana che dovrà a breve diventare intermodale con l’allungamento del suo percorso sino all’aeroporto, il sistema autostradale, in particolare la costruzione dell’autostrada Catania Ragusa (con gli ultimi intoppi che pare si stanno risolvendo), il sistema di interscambio mediale tra ANAS e Ferrovie dello Stato, l’istituzione delle cosiddette ZES Zone Economiche Speciali –  che sicuramente porteranno benefici fiscali.

In tutto ciò, certamente importante è il contributo che possono apportare i Club Service come lo sono i Lions.

Centrale è stato l’intervento del Past Governatore, Antonio Pogliese, il quale ha rimarcato il ruolo della sussidiarietà, dell’approfondimento degli aspetti culturali ed il ruolo trainante della borghesia; tutte tali prerogative trovano ampio spazio di collocazione nelle Associazioni di Servizio, come i Lions .

L’attuale convegno “Logistica e trasporti nel terzo millennio: Le eccellenze del sistema Catania” è stato organizzato non tanto per approfondire tale importante settore economico del Paese e di Catania in particolare, quanto, invece, per dare un contributo di idee nella costruzione del nuovo modello del sistema Catania.

Il precedente modello di sviluppo della Sicilia e di Catania, immaginato dal ceto politico e dalla classe dirigente degli anni 50 / 60, basato sull’industrializzazione, è fallito con le consequenziali refluenze negative sul piano socio – economico per la comunità.

Diventa, quindi, indispensabile definire un altro modello di sviluppo dell’isola e di Catania.

Sulla base di fondate valutazioni macro – economiche, della centralità della Sicilia nell’area del Mediterraneo, si ritiene che il sistema portuale della Sicilia Orientale e la logistica ed i trasporti, che a Catania registra significative eccellenze, possano essere un pezzo del nuovo modello di sviluppo della Sicilia e di Catania.

In tale ambito, è da porre in risalto che: a) non solo il 29 dicembre dello scorso anno è stato presentato il concorso per la presentazione del progetto di idee per il Water Front di Catania; b) che è importante considerare anche che il porto di Catania fa certamente parte del sistema portuale Catania – Augusta; c) infine, il momento attuale è sicuramente il momento più basso della crisi e che quindi questo è il momento più idoneo per porre le basi per il miglioramento di ciò che dovrà essere affrontato nel prossimo futuro..

In tale attività di proposta sussidiaria, il Past Governatore Antonio Pogliese ha invitato gli esponenti apicali della Pubblica Amministrazione, dell’Associazionismo Datoriale, dell’Accademia, di Imprenditori nazionali e locali e di Professionisti di area aziendalistica – presenti al presente meeting –, a dare il proprio autorevole contributo.

  • Antonio Errigo, Vice Direttore Generale ALIS –  Azienda Logistica Intermodalità Sostenibile –, parlando del Progetto per l’intermodalità sostenibile, ha affermato che tale progetto di intermodalità parte proprio dalla Sicilia.

L’Azienda ALIS, che conta 1.350 aderenti, ha come obiettivo lo sviluppo del Mezzogiorno, superando la frammentazione della logistica ed invece migliorando l’integrazione tra trasporti marittimi, ferroviari e stradali.

In tale ambito, la Sicilia è certamente la punta di diamante dello sviluppo del mezzogiorno ed in tutto ciò certamente importante è l’apporto dei Giovani Catanesi, come per esempio gli Studenti dell’Istituto Nautico di Catania i quali, raggiunto la loro maturità, trovano posto di lavoro imbarcandosi nelle navi mercantili.

  • Il Eugenio Grimaldi, Armatore di Napoli, parlando della Continuità Territoriale, ha ricordato come la prima nave del suo Gruppo Imprenditoriale sia entrata in funzione nel 1947 e che le prospettive del Gruppo siano essenzialmente quelle di sviluppare le autostrade del mare, con la messa in servizio di navi sempre più grandi che possano trasportare con il sistema rollroll un notevole numero maggiore di autocarri e/ o di semirimorchi.

In tutto ciò, bisogna dimostrare coraggio, fiducia nelle proprie forze e volontà di cambiamento, garantendo efficacia territoriale,  continuità del proprio lavoro, rispetto delle regole della concorrenza in quanto la concorrenza deve certamente essere presente ma allo stesso tempo deve essere anche da tutti gli Operatori considerata sostenibile.

  • Il Matteo Ignaccolo, Ordinario di Trasporti presso Università degli Studi di Catania, parlando  della Evoluzione dei sistemi di trasporto Nord-Sud e viceversa, ha affermato che la pianificazione dei trasporti deve migliorare ed in ciò è importante la collaborazione che deve essere tra Università ed Amministrazione Comunale di Catania.

A tal proposito, egli ha messo in  risalto da un lato la notevole frequentazione della darsena del porto di Catania, la funzionalità dello scalo merci di Catania Bicocca – mentre gli altri scali merci funzionano – e dall’altro la difficoltà a formare treni merci di notevole lunghezza perché le navi traghetto delle Ferrovie dello Stato che attraversano lo Stretto di Messina non hanno una lunghezza sufficiente a recepirli tutti contemporaneamente a fronte di navi sempre più grandi che attraversano il canale di Suez – rotta EST – OVEST – dato  che esso è stato allargato di recente.

Pertanto – ha concluso il Prof. Ignaccolo –, è necessario una buona organizzazione della logistica perché i tal modo sicuramente essa attirerà merci e migliorerà lo sviluppo del territorio, assicurando nel contempo costi più bassi del trasporto e tempi più certi nella consegna delle merci.

  • Il Luigi Nicosia, Rappresentante della DN LOGISTICA s.r.l.Catania – e Socio del Catania Host, parlando del  Sistema Catania della Logistica e Trasporti, ha ricordato come il proprio Gruppo Imprenditoriale investe nuove tecnologie nei trasporti, nella logistica e nei depositi, anche se notevole difficoltà sono presentate dalla consegna delle merci entro il perimetro urbano a fronte di quelle che devono essere consegnate fuori città.
  • Il Contrammiraglio Nunzio Martello, Ufficiale Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha affermato che Catania non può fare a meno del suo porto come la Sicilia non può far a meno del porto di Catania.

In tal senso, la burocrazia non deve creare ostacoli allo sviluppo del Territorio, anzi deve uscire dalle logiche del provincialismo, considerando che il porto non deve essere solo luogo di arrivo e partenza delle merci  ma che esso è a disposizione anche della pesca e delle barche da diporto.

Ha concluso, sperando che presto il porto possa ingrandirsi riacquisendo gli spazi in atto sede delle ex- Cementerie di Catania.

  • L’ Andrea Annunziata, Presidente del Sistema Portuale della Sicilia Orientale, parlando del Sistema dei Porti della Sicilia Orientale, ha subito confermato che è necessario il confronto con l’Amministrazione Comunale di Catania e che la burocrazia deve certamente migliorare il grado di sviluppo del Territorio, aumentando per esempio la funzionalità del sistema ferroviario di Augusta, senza che con questo venga danneggiata Catania.

Bisogna inoltre migliorare il sistema del freddo, creare le ZES – Zone Economiche Speciali – che certamente contribuiranno ad aumentare anch’esse le sviluppo territoriale proprio perché agli Imprenditori interessa la certezza dei propri investimenti, ammodernando la rete logistica.

E’ inoltre importante per Catania la vicinanza dell’aeroporto al porto, perché ciò farà sicuramente fare di Catania un porto di attracco per i mega – yacths con il consequenziale miglioramento del turismo, anche in questo ambito è necessario porre mano alla riqualificazione della cosiddetta passeggiata a mare di Catania.

Intervenendo a sua volta, il 1° Vice Governatore Angelo Collura ha plaudito all’odierna iniziativa del Catania Host per l’ulteriore affermazione della sussidiarietà ora confermata, che deve essere uno dei compiti essenziali dei Club Service, ricordando altresì il ruolo dell’Associazionismo tra Pubblico e Privato.

Egli ha concluso con la speranza, anzi con la determinazione, che l’azione dei Lions tendente al miglioramento dello sviluppo sostenibile del Territorio e della sicurezza ambientale possa continuare nel futuro.

Le conclusioni del meeting sono state portate dal Past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, statuti e regolamenti del MultiDistretto Italy Salvatore Giacona –, il quale ha dato atto al Presidente del Catania Host, Alfino Liotta, di avere mantenuto fede a quanto promesso nelle sue dichiarazioni programmatiche svolte al momento del suo stesso insediamento alla Presidenza del Club.
 

lg3
 

Il tema trattato nell’odierna manifestazione – ha continuato Salvatore Giacona – è di importanza strategica, perché è necessario uscire dai  periodi di completa apatia in cui a cicli cade la Sicilia.

Bisogna a tal proposito collaborare con le Istituzioni, in particolare con l’Amministrazione Comunale di Catania, certi che solo così si potrà portare ai livelli più alti Catania ed inoltre con il risultato che  in tal modo si possa essere degni della sua tradizione e della sua storia.

Paolo Nicotra,

Corrispondente per la 4° e la 5° Circoscrizione

___________________

LIONS CLUB CATANIA HOST

La Fondazione distrettuale nel nuovo orizzonte del lionismo in attuazione della L. 106 / 2016

fo2
 

Nella sede del Palazzo della Cultura di Via Vittorio Emanuele II di Catania, lo scorso sabato 1 dicembre 2018  si è tenuto il Convegno di Studio “La FONDAZIONE DISTRETTUALE nel NUOVO ORIZZONTE del LIONISMO in ATTUAZIONE della LEGGE 106 / 2016 “, organizzato dal Club CATANIA HOST, alla presenza del nostro Governatore Vincenzo Leone.

Il Governatore – Vincenzo Leone –.   

Nutrita la presenza di illustri Autorità Lionistiche provenienti da diverse Circoscrizioni del nostro Distretto Lions Sicilia 108 YB.



Oltre ai Relatori: il Past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, statuti e regolamenti del MultiDistretto ItalySalvatore Giacona  –, i Past Governatori Antonio Pogliese (Moderatore del Convegno) e Gianfranco Amenta (in atto Componente del “Comitato d’Onore del Distretto 108YB”), Massimo ParadisoDelegato del Governatore per il Tema “Statuti e Regolamenti” –, l’Avvocato Civilista Paolo Sciumè –,  sono state notate prestigiose presenze come:  il 1° ed il 2° Vice Governatore Angelo Collura  e  Mariella Sciammetta –, i Past GovernatoriLucio Vacirca, in atto Componente della Commissione “Relazioni Internazionali del Multidistretto Italia”,  Sebastiano Di Pietro e Rosario Pellegrino –, il Segretario DistrettualePaolo Valenti –, il Tesoriere DistrettualeTommaso La Croce –. la Presidente della 4° CircoscrizioneMirella Furneri – assieme alla Segretaria della 4 CircoscrizioneFrancesca Scoto –, la Presidente della 5° CircoscrizioneVera Trassari –, il Presidente della 6° CircoscrizioneGiuseppe Vaccaro –,  il Presidente della 7° CircoscrizioneGiovanni Iacono –,  i Presidenti delle Zone (Antonio Bellia  Zona 11 –, Alfio Licciardello Zona 12 –,  Mariella Copani  – Zona 13 –,  Andrea Mangiameli  –  Zona 14  , Pietro Cortese –  Zona 16  –, oltre a numerosi Presidenti di Clubs di varie Circoscrizioni, Officers Distrettuali e di Clubs e Delegati e Componenti di Comitati Distrettuali relativi ai vari Services dell’anno in corso.



Il cerimoniale di rito è stato curato dal Vice Cerimoniere Distrettuale, Giovanni Giordano, e dalla Cerimoniera del Catania Host, Giuseppina Lidia Finocchiaro .



Dopo l’indirizzo di saluto del Sindaco della Città Metropolitana di Catania – l’On. Dott. Salvatore Pogliese –, che si è detto pronto a raccogliere quanto di essenziale e propositivo verrà discusso e determinato dal Convegno odierno, il Presidente del Club Catania HostAlfino Liotta –, prendendo la parola, dopo avere ringraziato gli intervenuti, ha affermato che, in ossequio al principio di sussidiarietà ed in coerenza con il sentimento di cittadinanza attiva, faro e guida del nostro “We Serve“, il suo Club – il Catania Host – ha organizzato l’odierno Convegno di Studio inerente la riforma del Terzo Settore,  dal titolo: La Fondazione distrettuale nel nuovo orizzonte del lionismo, in attuazione della L.106/2016.

Egli ha ricordato che il Parlamento della Repubblica con la Legge n.106 del 6 giugno 2016 ha fissato i principi per la riforma della disciplina delle persone giuridiche operanti nel no profit ed, inoltre, che era stato espressamente previsto che, entro dodici mesi dall’entrata in vigore di ciascuno dei relativi decreti adottati, il Governo, nel rispetto dei principi e dei criteri direttivi di delega, avrebbe potuto emanare disposizioni integrative e correttive degli stessi decreti, “tenuto conto delle evidenze attuative nel frattempo emerse (art.1 comma 2)”.

Allo stato attuale, considerando che l’entrata in vigore del nuovo codice è stata fissata per il 19 agosto 2019, è cognizione comune i Lions Club pare possano entrare a far parte degli Enti del Terzo settore e che in tal modo si potranno creare reti di associazioni sulla cui natura e sulla cui gestione si concentrano le maggiori attenzioni.

In un percorso legislativo ancora in fieri, Alfino Liotta ha ancora ricordato che, come egli stesso ebbe modo di mettere in luce in occasione del suo passaggio della campana del luglio dell’anno scorso, il Catania Host, utilizzando le molteplici professionalità dei propri Soci, intende dare il proprio contributo per una migliore normazione sistematica della disciplina relativa alla riforma del terzo settore, dopo che il Governo Nazionale emetterà i relativi  Decreti attuativi.

In tal modo, si potranno ipotizzare nuovi strumenti atti a rendere più incisiva l’attività svolta dai Clubs rivolta alle esigenze locali e quanto sarà da farsi per rendere anche operativa la Fondazione di Lions Club nel Distretto 108Yb costituita in data 15 giugno 2009, la quale già in fase di costituzione aveva ottenuto l’adesione di 13 Clubs ed un significativo apporto dei Governatori  Giacona, Amodeo e Pogliese e che allo stato attuale è parcheggiata nel limbo.

Alfino Liotta reputa che con un siffatto strumento – la Fondazione dei Lions Clubs nel Distretto 108Yb – si possa essere maggiormente operativi nel territorio e che pertanto con essa la nostra Associazione ha inteso delineare, con le modalità operative dei service, un esempio di intervento nel contesto sociale che si inserisce a pieno titolo nel volontariato e che quindi ben può utilizzare il quadro normativo che discende dai decreti di attuazione, certamente armonizzandosi con la presenza di Fondazioni Distrettuali o Onlus Lions già collaudate.

In tale ottica è necessario sensibilizzare ogni singolo Socio, per una scelta consapevole e partecipata alla vita dei Clubs, e nello stesso tempo è auspicabile cercare nuove strade giuridiche per poter far operare al meglio i nostri Clubs e realizzare Service sempre più efficaci con obiettivi mirati e circoscritti.

Data l’importanza e la specificità degli argomenti trattati, si preferisce inserire i testi di alcuni dei Relatori partecipanti al presente Seminario nella loro interezza, così come sono stati consegnati dai rispettivi Autori.



Relazione introduttiva del Dott. Antonio Pogliese   Socio del Catania HostPast Governatore del Distretto 108YB Sicilia  e  Moderatore del convegno  –

  1. A) SALUTI

Saluto il Governatore del Distretto Leone, le Autorità civili, il Presidente del Lions club Catania Host, che organizza il convegno, i relatori, le figure apicali del lions, il pubblico presente.

  1. B) RELAZIONE INTRODUTTIVA

 Sul piano generale è appena il caso di ricordare che l’ordinamento o sistema giuridico italiano è per modelli o meglio dire ordinamento di norme a differenza di altri ordinamenti non di norme, come già detto, quali quelli dei paesi anglosassoni.

 Nel caso di ordinamenti per modelli o di norme legislative è conseguenziale che il potere legislativo deve continuamente fare la manutenzione dell’ordinamento normando i fenomeni sociali.

 Questo convegno intende occuparsi, sul piano generale, della riforma del terzo settore ed in particolare della fondazione, o delle fondazioni, che operano nel terzo settore.

 Ritengo di poter sostenere che il processo di normazione del terzo settore inizi con la Legge costituzionale 3 del 18/10/2001 che, come noto ha riformato il titolo V° della Costituzione, prevedendo all’art.118 l’istituto della sussidiarietà.

 Tale istituto di sussidiarietà è tipico dell’azienda del terzo settore che resta distinta dall’azienda del pubblico.

 Questa distinzione rilevante trova sostegno nella recente Sentenza della Corte Costituzionale  che ha ritenuto infondati i ricorsi promossi dalle Regioni Veneto e Lombardia che chiedevano il riconoscimento di un ruolo decisorio maggiore delle Regioni in materia di promozione e controllo in tema di centri servizi per il volontariato (CSU) ed ha ribadito come proclamato dal quarto comma dell’art.118 della Costituzione, che il terzo settore, pur perseguendo finalità generale, è un soggetto di natura privata, autonomo e non sottoposto al controllo della pubblica amministrazione.

 Questo passaggio della Sentenza della Corte Costituzionale riconosce pienamente il principio di sussidiarietà e sostiene il percorso di collaborazione tra istituzioni pubbliche e terzo settore per migliorare il benessere dei cittadini e rafforzare la coesione sociale della nostra comunità.

 È ovvio che gli illustri relatori di questo convegno potranno dissentire da quanto ho testè dichiarato che la citata Legge Costituzionale 3/2001 rappresenti l’inizio della riforma.

 Detto questo per la sistematizzazione della normativa sulla riforma del terzo settore il potere legislativo ha emanato le seguenti:

 Legge 6 giugno 2016 n.106 “Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e del servizio civile universale” .

 Decreto legislativo 3/7/2017 n.117 “Codice del terzo settore, a norma dell’art.1 comma 2, lettera b), della Legge 6 giugno 2016 n.106” .

Decreto legislativo 3 luglio 2017 n.112 “Revisione della disciplina in materia di impresa sociale, a norma dlel’art.2, comma 2, lettera c) della legge 06/06/2016 n.106” .

 Decreto del Presidente della Repubblica 28/07/2017 “Approvazione dello Statuto della Fondazione Italiana Sociale”

 Il 19/02/2018 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale del Consiglio nazionale del terzo settore .

 Fin qui la sistematizzazione della normativa del terzo settore.

Il convegno di oggi intende occuparsi dei principi generali della Riforma del terzo settore, con le relazioni del lions Massimo Paradiso, Ordinario di Diritto Privato presso l’Università degli Studi di Catania, che si occuperà de “il principio di sussidiarietà nel prisma dell’autonomia dei gruppi e della solidarietà sociale” di Paolo Sciumè: “La metamorfosi del codice dell’associazionismo”, per poi passare nello specifico dell’istituto della fondazione, con Gianfranco Amenta, Past Governatore Lions e Docente dell’Università di Palermo su “La Fondazione Italia Sociale e la Fondazione Lions” e di Salvo Giacona, Past Presidente del Consiglio dei Governatori, su un tema specifico Lions “La nuova struttura del service”.

 Dopo le relazioni sono previsti gli interventi del II e I Vice Governatore Lions, Mariella Sciammetta e Angelo Collura; eventuali interventi liberi.

Le conclusioni sono affidate al Governatore Lions Distretto 108 YB , Vincenzo Leone.

 fo1

  1. C) ALCUNE CONSIDERAZIONI

 A mio avviso questo convegno non è soltanto informativa sulla riforma del terzo settore ed in particolare sul ruolo che la fondazione del distretto lions può svolgere ma anche prodromico alle scelte di politica associativa della nostra associazione in Italia, cioè del Multidistretto.

 Nella necessaria contestualizzazione della nostra associazione, in ordine al tempo ed al luogo in cui opera, si deve tenere presente che la riforma dell’art.V° della Costituzione, con l’introduzione dell’istituto della sussidiarietà costituisce una rilevante opportunità, come pure altra opportunità, sul piano della solidarietà, è rappresentata dalla riforma del terzo settore ed, in particolare, delle istituzione della Fondazione Italia Sociale, a patrimonio variabile.

 In ordine a questa seconda opportunità è necessario rilevare che il DM 19/02/2018 ha istituito il Consiglio nazionale del terzo settore.

 Fra i molteplici nominativi non figura alcun esponente della nostra associazione né, peraltro, di altri club service ed organizzazioni similari.

 Questo profilo esula dalle competenze di questo convegno e tampoco dalle competenze del distretto, bensì del Multidistretto e, pertanto, in questa mia relazione introduttiva mi limito ad evidenziarne la questione.

Se avrò tempo prevedo di scrivere un articolo da mandare alla nostra rivista nazionale per la relativa pubblicazione.

  1. D) MODERAZIONE del CONVEGNO

Mi è stato assegnato il compito della moderazione del convegno, che tento di fare al meglio tutelando, in modo particolare, il relatore che  conclude ed i relatori che lo precedono immediatamente prima. Io ho utilizzato i 20 minuti assegnatimi.

Ai quattro relatori sono stati assegnati 20 minuti cadauno, ai due interventi proponiamo 10 minuti, all’eventuale dibattito assegniamo altri 20 minuti.

Il che significa che gli interventi ed il dibattito devono essere conclusi  in 120 minuti e cioè 2 ore.

 Pertanto, alla fine di tutti gli interventi  il Governatore potrà prendere la parola .

 Sarà mio compito, quindi, fare rispettare i tempi assegnati e, quindi, mi scuso fin d’adesso per gli eventuali inviti a concludere.

________

Il Prof. Massimo Paradiso, Socio del Catania Host e Ordinario di Diritto Privato presso l’Università degli Studi di Catania, ha trattato il tema : “Il principio di sussidiarietà nel prisma dell’autonomia dei gruppi e della solidarietà sociale” :

  1. Crisi dello stato sociale e ‘riscoperta’ della sussidiarietà. –

 L’appuntamento di studio che oggi ci vede riuniti invita a riflettere sulla funzione che i club di servizio come i Lions possono svolgere nella realtà sociale odierna: una realtà che vede profondamente modificato il contesto complessivo in cui si collocano i club e gli stessi obiettivi propri dello Stato che siamo abituati a chiamare “sociale” o del welfare.

 Gli stati nazionali, e le funzioni che essi sono venuti assumendo nel corso del tempo, sono oggi in crisi: crisi sistemica, certo, ma ancor prima crisi economica e politica: uno scenario, nel quale la parola d’ordine sembra essere:   ridimensionamento dello stato sociale,  ma anche ripensamento dei suoi presupposti ideali e politici.

In breve, l’esperienza di questi ultimi anni ha evidenziato:

  1.  inarrestabile incremento delle richieste e delle pretese dei cittadini,
  2.  insostenibilità della crescita della spesa pubblica,
  3.  effetti  di  deresponsabilizzazione  di  fasce  consistenti  della  popolazione,  che si affidano  
  4.  all’assistenzialismo come regola di vita,
  5.  declino della sovranità popolare e della democrazia rappresentativa, visto che  sempre  più
  6.  largamente le decisioni politiche e giuridiche  sfuggono   ai   canali istituzionali  per essere
  7.  affidati, quando non a poteri fatto, a poteri  sovraordinati: a livello europeo   o   comunque sovranazionale.

 Non sorprende allora che sempre maggiori compiti siano assunti spontaneamente da enti e strutture che muovono dal basso, dalla società, da quello che si suole definire il mondo del volontariato.

 D’altra parte, a fianco di questa spontanea assunzione di compiti, è andata delineandosi sempre più nitidamente una riflessione sui presupposti teorici dell’attuale assetto sociale; emerge cioè un’esigenza di ripensamento del disegno politico complessivo e del ruolo che oggi spetta ai pubblici poteri e agli spontanei moduli organizzativi della società. Una riflessione, che di recente è approdata alla riscoperta del principio di sussidiarietà e al suo recepimento a livello legislativo.

 Com’è noto, per sussidiarietà s’intende un principio organizzativo dei pubblici poteri e dell’azione sociale in base al quale l’organo o ente che si trova più in basso, più prossimo al cittadino e alla realtà dei problemi locali, è senz’altro legittimato a provvedere senza essere intralciato dalle autorità sovraordinate: queste ultime perciò hanno anzitutto il dovere di astenersi dall’interferire nell’azione dell’organo inferiore: è la cd. implicazione negativa del principio .

 D’altra parte la presenza di una pluralità di ‘enti’, che operano a diversi livelli, è imposta dall’esigenza di provvedere ai bisogni umani: bisogni, che l’esperienza dimostra non possono essere tutti soddisfatti al livello inferiore; da ciò, l’obbligo delle autorità sovraordinate di intervenire, offrendo il proprio sostegno, nei settori (e nei casi) in cui gli enti minori si dimostrino inadeguati al compito: ed è questa la cd. implicazione positiva del principio.

 Il presupposto generale da cui muove la dottrina della sussidiarietà, in definitiva,  si rinviene nell’idea che i bisogni concreti delle persone e del territorio sono meglio conosciuti  dai privati cittadini e dalle comunità  periferiche, che sono perciò legittimati a intervenire e ad agire, mentre le autorità centrali e in genere quelle gerarchicamente sovraordinate  mantengono una competenza soltanto residuale .

 2. Il recepimento del principio di sussidiarietà negli ordinamenti nazionali e comunitario. –

 Ho già accennato al fatto che il principio di sussidiarietà si è affermato solo di recente a livello istituzionale. Il principio tuttavia annovera antesignani risalenti (che si fanno risalire fino ad Aristotele e a san Tommaso) e anche di recente ha trovato consonanza con moderne correnti di pensiero, e in particolare col pensiero cattolico-liberale, tanto da rinvenire la sua formulazione più nitida in alcuni documenti pontifici pubblicati a cavallo tra XIX e XX secolo. In particolare, l’enciclica Quadragesimo anno di Pio XI (1931) afferma: «Non è lecito sottrarre ai privati per affidarlo alla comunità ciò che essi possono compiere con le proprie iniziative e con la propria industria; così, è un’ingiustizia, un grave danno e un turbamento del giusto ordine attribuire a una società maggiore e più elevata quello che possono compiere e produrre le comunità minori e inferiori. Infatti, qualsiasi opera sociale, in forza della sua natura, deve aiutare i membri del corpo sociale, mai distruggerli e assorbirli» .

 Tanto per fare un esempio elementare, coerente con tale principio è la regola per cui l’educazione e l’istruzione dei minori spetta anzitutto ai genitori e alle comunità educative da essi create, e solo in caso di loro incapacità può, e deve, intervenire la società organizzata. Chiara è perciò la derivazione del principio di sussidiarietà dal pensiero cattolico, ivi iscrivendosi nel filone di pensiero del comunitarismo e sollecitando poi quella spinta solidaristica che la vivifica dall’interno e costituisce condizione per la sua stessa attuazione.

 Ma chiara è altresì la sua stretta attinenza col pluralismo di stampo liberale, come atteggiamento aperto al dialogo che riconosce l’altrui dignità, il valore delle diverse culture e gli esiti fecondi del confronto e dello scambio di esperienze. Il pluralismo, così, postula il dialogo e implica un riconoscimento reciproco, ma non per questo ritiene equivalenti – eticamente e culturalmente – tutti i punti di vista:  il rispetto cioè non può essere confuso con l’indifferenza.

 Il liberale dunque, mentre accetta il dialogo con tutti, in esito a detto dialogo non rinuncia a ritenere preferibili le proprie idee; in ogni caso, non pretende di tenerle per sé, rinunciando a proporle ad altri. Niente di più lontano perciò dal multiculturalismo che sta avvelenando tanti paesi occidentali.

 Tali movimenti di pensiero tuttavia erano destinati a restare sottotraccia, almeno a livello di diritto costituzionale, ancora a lungo: dapprima per il centralismo proprio degli Stati moderni, poi per l’affermarsi dello stato sociale e della sua pretesa di fornire servizi e assistenza per ogni tipo di bisogno fino a soffocare ogni libera iniziativa.

 Dunque, è solo con la crisi economica e finanziaria dello stato sociale, e con il sempre più evidente scollamento tra realtà nazionali e sovrastrutture comunitarie, che il principio di sussidiarietà finirà col riemergere, non senza ambiguità, fino a conseguire un esplicito riconoscimento legislativo . Oggi, il principio si inserisce nella dialettica tra libertà e autorità, facendosi interprete dell’esigenza di partecipazione e, più in generale, di rispetto dell’autonoma capacità organizzativa e di autoregolazione dei privati, singoli e associati, ed è stato recepito a livello costituzionale, comunitario e nazionale .

 Nell’UE è stato introdotto col trattato di Maastricht (e si trova sancito nell’art. 5 TUE) e, per quanto concerne l’Italia, con la riforma costituzionale del 2001, ma, per contro, con una portata più estesa rispetto a quanto sancito nei documenti comunitari. Il principio vi trova infatti formulazione in termini ampi:

 con la sussidiarietà cd. verticale si sancisce un riparto di competenze legislative e amministrative tra pubblici poteri ;

 con la sussidiarietà cd. orizzontale si sancisce il principio organizzativo in virtù del quale la competenza primaria per la regolazione degli interessi comuni spetta anzitutto ai cittadini, singoli e associati, e pur quando si tratti d’interessi di rilevanza generale .. Soltanto in via di sostituzione perciò potrà intervenire l’autorità pubblica ma, comunque, nei limiti strettamente necessari a salvaguardare gli interessi che non siano adeguatamente protetti (artt. 118 e 120 Cost.) .

Si tratta perciò di una innovazione epocale nell’assetto dei rapporti tra pubblico e privato:  come anche ha precisato la Corte costituzionale (sentenze n. 300 e 301 del 24 settembre 2003), essa assegna a strutture e organi pubblici la tutela di interessi pubblici essenziali (difesa, moneta, ambiente, etc.), e ai privati, singoli e associati, lo svolgimento di altri compiti che, se pur si riferiscano alla cura di interessi collettivi, non per questo non competono ai comuni cittadini, come ad es. l’assistenza, l’istruzione, la sanità, i beni culturali.. Rispetto a queste attività, allora, ai pubblici poteri compete in linea di massima soltanto un ruolo di coordinamento, controllo e promozione, oltre che di “supplenza” per le eventuali inefficienze dei gruppi sociali.

Oggi perciò possiamo registrare con soddisfazione l’affermarsi del principio di sussidiarietà e il suo progressivo ingresso anche nella legislazione ordinaria: nella impossibilità di farne un quadro pur approssimativo, mi limito a ricordare i codici di autodisciplina delle professioni e lo spazio crescente riservato agli strumenti di conciliazione per la risoluzione delle controversie, fino al riordino degli enti del terzo settore .

 Il problema della competenza in ordine ai fini e alle funzioni delle società minori: logica ontologica e logica efficientista nella strutturazione del principio di sussidiarietà.

Al contempo, e per avviarmi alla conclusione, va almeno segnalata qualche residua dose di ambiguità nelle ragioni che hanno portato al recepimento del principio di sussidiarietà .

 Nel pensiero solidarista e personalista che è alla base del principio di sussidiarietà, l’attribuzione di compiti e funzioni ai gruppi di base non costituisce certo una graziosa concessione proveniente dalle società superiori: si tratta piuttosto di una libertà che viene rivendicata alle comunità elementari come originaria e incomprimibile, trovando radice nei «diritti inviolabili… e nei doveri inderogabili solidarietà politica, economica e sociale» di cui fa testuale menzione l’art. 2 Cost.

Per contro, in molti degli ordinamenti che hanno accolto il principio, ivi compreso l’ordinamento comunitario, si nota una forte dose di ambiguità circa il suo contenuto e il suo fondamento, costituendo essenzialmente una risposta ai problemi sollevati dalle società complesse e dalla modernità, con i suoi costi, i suoi ritardi, le sue inefficienze: esternalità,  intollerabili in un mondo che si vuole socialmente e tecnologicamente avanzato.

 E così, nel principio di sussidiarietà ciascuno ha veduto ciò che a lui conveniva: gli inglesi vi han visto una limitazione dei poteri normativi della UE, i tedeschi una riaffermazione del federalismo proprio del loro assetto costituzionale, i burocrati e i giudici europei un meccanismo per estendere la loro sfera di intervento ‘suppletivo’ a settori sottratti alla competenza comunitaria, gli italiani uno strumento per riempire i vuoti di rappresentanza e la crisi di legittimazione dei partiti politici;  tutti, infine, una via d’uscita dall’affanno e dalle debolezze evidenziatesi nell’azione dello stato sociale, ormai impossibilitato a far fronte alle sempre crescenti richieste di intervento .

 V’è dunque, più o meno inconfessato, un proposito di efficienza del sistema e di efficacia dell’azione di governo che sta alla base dell’odierno recepimento del principio .

 Tutto questo, allora, deve servire da lezione: occorre evitare il rischio che i compiti di governo e di amministrazione, tolti a livello centrale, vengano affidati a livello locale, ma pur sempre ad organismi pubblici, comunali o di quartiere che siano. Non so se sarebbe autentico decentramento; certo, sarebbe una riaffermazione della logica pan-pubblicista della quale ho detto, e sarebbe altresì uno specchietto per le allodole, un comodo escamotage perché qualcuno si ritagli localmente quella fetta di potere che è riuscito a togliere agli organi centrali, vanificando quella insostituibile tensione solidaristica che costituisce l’anima autentica di ogni sano organismo sociale. È necessario perciò agire, trovando strumenti d’intervento che non si limitino a provvedere a bisogni estemporanei e contingenti, ma progettino il futuro, guardino al progresso e alla maturazione etica e civile delle persone, giovani e meno giovani.

 Non sta a me indicare le strade e i concreti modi di attuazione anche perché, quale esponente dell’accademia, ci si aspetta che faccia teoria e magari resti nel vago. Se invece non lo fossi e potessi parlare liberamente, mi azzarderei a suggerire, accanto ai grandi progetti,  una possibile iniziativa: la realizzazione di sistematiche campagne di “educazione civile”: e cioè campagne promozionali di sensibilizzazione  – sul tipo di Pubblicità – progresso, per intenderci – partendo dai primi anni di scuola e operando d’intesa con gli istituti scolastici. Si tratterebbe cioè di promuovere comportamenti virtuosi nella popolazione: non sporcare le strade e fare la raccolta differenziata, evitare il parcheggio in 2 o 3 fila e rispettare i semafori, pagare il biglietto dell’autobus, e così via. Ma non lo posso fare e non lo faccio.

 Faccio invece un altro esempio, consapevole di attirarmi facili ironie: siamo proprio sicuri che determinati compiti, come la pulizia dei tratti di marciapiede antistanti gli edifici e gli esercizi commerciali, non possa essere affidata ai negozianti e all’amministrazione dei condomini, magari su base volontaria e previo alleggerimento della relativa tassa?

Lo so, qualcuno dirà che sto volando basso, che ben altro ci si può aspettare da club come il Lions, e ne sono convinto anch’io.

In pari tempo però resto convinto che i cambiamenti sociali ben possono, anzi devono muovere dal basso, dalla vita quotidiana delle persone comuni: è questo infatti il nucleo essenziale del principio di sussidiarietà, non dobbiamo dimenticarlo, memori anche dell’ammonizione evangelica   che solo chi è fedele nel poco può poi esserlo nel molto.

______________________________

L’Avvocato Civilista ed Esperto di Diritto Comunitario, Paolo Sciumè,  trattando il tema : “La metamorfosi del codice sull’associazionismo”, ha da subito rimarcato che per fare sussidiarietà devono esistere persone che la possano mettere in atto avendone la cultura in un territorio dove dovrebbe esserci integrazione ed accoglienza.

In tal senso, i Lions, essendo strumentali al servizio della Comunità, come Associazione rientrano nella riforma del Terzo Settore  nella qualità di Enti in regime concessorio che possono occuparsi di beni di vario genere (sanità, cultura, bisogni umanitari, …) .

E’ altrettanto importante la distinzione che deve essere posta tra le necessità che possono essere soddisfatte dai singoli e necessità che possono – devono ! – essere soddisfatte dalle varie Fondazioni presenti nell’ambito delle Comunità, dove ognuno deve assumersi le proprie responsabilità in maniera forte e decisiva.

Dunque ne consegue – ha continuato l’Avvocato Sciumè – che ci sarà sempre una sana competizione tra pubblico e privato, anche se è dirimente distinguere tra  pubblico per natura e pubblico per funzione, come le Strutture e / o Fondazioni pubbliche che devono occuparsi per esempio del funzionamento e della organizzazione di Aeroporti privati.

In ultima analisi – ha concluso l’Avvocato Sciumè – le Fondazioni e le Associazioni si assomigliano sempre di più,  poiché le Associazioni si inseriscono a pieno diritto tra Pubblico e Privato.

______________________________

Il Prof. Gianfranco Amenta,  Socio del Palermo  HostPast Governatore del Distretto 108YB, Docente presso  l’Università degli Studi di Palermo, ha trattato il tema : “La Fondazione Italia Sociale e la Fondazione Distrettuale Lions

Un saluto al Governatore, alle autorità, a tutti i presenti.

 Consentitemi di iniziare porgendo un plauso al Club Catania Host ed al suo Presidente, il vulcanico Liotta, che ha avuto la sensibilità di comprendere come sia opportuno avere tempestiva cognizione delle novità normative, espressione di una nuova modalità operativa, per scegliere le linee di condotta dei nostri Club nel modo più consapevole.

 Come efficacemente esposto dall’avv. Sciumè: ragionare su chi siamo e dove andiamo.

 Appare necessario premettere che le associazioni sono state sempre viste con disfavore dal codice civile del ’42. Però, la rilevanza e l’efficacia dell’azione svolta da quelle di volontariato (o no profit), in sostituzione di quanto troppo spesso le Istituzioni non riescono ad offrire, ha sollecitato il legislatore a dare impulso ad una rivisitazione della materia.

 Con la legge delega 106/2016 il Parlamento ha affidato al Governo la revisione della disciplina contenuta nel codice civile in tema di associazioni e fondazioni, l’impresa sociale e la disciplina del servizio civile universale.

 Giova precisare che fra gli Enti del Terzo settore possono rientrare, fra le tante realtà, anche le Associazioni non riconosciute, quali sono i nostri club.

 La legge delega ha previsto pure il riordino della disciplina tributaria e delle varie forme di fiscalità di vantaggio a favore degli enti del Terzo settore.

 Il governo per effettuare la revisione della disciplina contenuta nel codice civile in tema di associazioni e fondazioni aveva due possibilità :operare una rivisitazione del codice civile ovvero formulare un testo organico, autonomo rispetto al codice civile. Ha preferito tale possibilità e con il D. Lgs. 117/2017 è stato promulgato Il codice del Terzo settore. Norma che giustamente ha attirato maggiormente l’attenzione dei consociati. Scegliendo di farne parte si avrà una legislazione di favore, anche sotto il profilo fiscale, rimanendo nell’ambito delle Associazioni disciplinate dal Codice civile si continuerà ad avere deboli tutele.

 Giova precisare che in attuazione della legge delega la 106/2016 il Governo ha anche provveduto ad emanare la revisione della disciplina in materia di impresa sociale (D. Lgs. 112/2017), la disciplina del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (D.Lgs. 111/2017).

 Con il d.P.R. 28.7.2017 pubblicato sulla G.U. 211 del 9.9.17 il Consiglio dei Ministri ha dato vita allo statuto della Fondazione Italia Sociale attuando cosi l’ulteriore delega contenuta nella legge 106/2016.

 Reputo necessario tratteggiare brevemente siffatta disciplina per poter sviluppare alcune considerazioni sull’opportunità, anzi a mio avviso necessità, della costituzione di fondazioni MD e distrettuali per consentire l’operatività ai clubs.

 L’art.2 del DPR individua lo scopo della Fondazione Italia sociale come volto “mediante l’apporto di risorse finanziarie e di competenze gestionali, alla realizzazione e lo sviluppo di interventi innovativi da parte di Enti del Terzo settore, … caratterizzati dalla produzione di beni e servizi con un elevato impatto sociale e occupazionale e rivolti in particolare ai territori e ai soggetti maggiormente svantaggiati. Essa opera altresì per la promozione e la diffusione della fiducia nel valore degli investimenti sociali, sostenendo ricerca, formazione e sviluppo di buone pratiche e di strumenti di verifica dei risultati raggiunti.

 Pur dando prevalenza all’impiego di risorse provenienti dai privati, essa svolge una funzione complementare e non sostitutiva dell’intervento pubblico e a tal fine instaura rapporti con enti che svolgono analoghe attività sia in Italia che all’estero potendo anche investire in progetti imprenditoriali e finanziari, compresa l’istituzione o la partecipazione a fondi di investimento (sociali) senza obbligo di conservazione del patrimonio o di remunerazione degli investimenti.

 Potrà acquisire e gestire fondi con specifica destinazione sociale che dovranno essere oggetto di gestione separata mediante la costituzione di patrimoni destinati ad uno specifico affare ai sensi dell’art. 2447 bis c.c.

Trattasi di fondazione di partecipazione e quindi aperta a diverse categorie di fondatori e partecipanti rappresentanti un “azionariato diffuso culturale che non ha scopo di lucro, che è dotata di piena autonomia statutaria e gestionale e che ha durata illimitata.

Possiamo affermare che l’obiettivo principale è quello di promuovere l’aggregazione, il coordinamento e l’utilizzo di risorse e competenze provenienti da soggetti pubblici, privati e del mondo non profit. L’obiettivo finale è quello di contribuire alla razionalizzazione, alla coordinazione ed alla modernizzazione degli interventi a carattere sociale, superando la parcellizzazione attuale e quindi realizzando progetti a livello nazionale ed internazionale sostenuti con ingenti capitali e competenza manageriale, raccolti anche grazie al suo apporto.

 Ai sensi dell’art. 3 lo statuto della Fondazione Italia sociale detta le regole per l’individuazione degli organi, della loro composizione e dei loro compiti. Appare opportuno ricordare che esso prevede: a) strumenti e modalità che consentono alla Fondazione le proprie attività attraverso la mobilitazione di risorse finanziare pubbliche e private anche con campagne di raccolta fondi; b) strumenti e modalità di investimento, diretto o in partenariato con terzi, anche con riferimento alla diffusione di modelli di welfare integrativi rispetto a quelli già assicurati dall’intervento pubblico e allo sviluppo del microcredito e di altri strumenti di finanza sociale; c) la nomina di un componente designato dal Consiglio nazione del Terzo settore.

 Nel perseguimento delle sue finalità istituzionali potrà, fra l’altro, investire in progetti imprenditoriali degli enti del Terzo settore; promuovere la costituzione di fondi per l’investimento sociale e destinati ad organizzazioni del Terzo settore; acquistare o ricevere in comodato beni immobili privati o pubblici anche facenti parte del demanio e del patrimonio dello Stato da destinare anche all’utilizzo per finalità sociali da parte di organizzazioni del Terzo settore; sostenere prestiti a soggetti del Terzo settore erogati da finanziatori; svolgere attività funzionali alla creazione ed allo sviluppo delle organizzazioni del Terzo settore, direttamente o tramite soggetti terzi, servizi di consulenza e tutoraggio. All’atto della costituzione è stato previsto un fondo di dotazione pari a €.100.000,00 ed un fondo di gestione pari ad €. 900.000,00

 Tralascio le disposizioni afferenti la gestione del patrimonio, le modalità e i requisiti per divenire partecipanti, (avevo accennato che trattasi di fondazione di partecipazione) gli organi della Fondazione e l’operatività di essi, le modalità elettive delle varie cariche e dei vari organi di controllo.

 La realtà giuridica di cui vi ho dato un fugace accenno induce ad una riflessione: la profonda trasformazione che il mondo del volontariato e del no profit sta subendo anche per i nuovi percorsi giuridici che sono stati introdotti.

 Ulteriore considerazione che desidero porre all’ attenzione. Risulta di tutta evidenza come la Fondazione Italia sociale sia un sostegno di non poco rilievo per quanti operano nel mondo del non profit, offra ad essi il supporto finanziario, curi l’approvvigionamento dei fondi.

 Per stare al passo con questa metamorfosi giuridica è ineludibile che i modelli organizzativi sottostanti debbono essere adeguati ad una società sempre più complessa, difficile da decifrare e comunque sempre cangiante.

 Iniziamo a riflettere sulla realtà LIONS.

 E’ innegabile che in Italia i LIONS vivono un particolare momento.

 Per un verso, dalla sede della nostra Associazione, che si trova nel Paese della globalizzazione, vengono proposti nuovi modelli organizzativi che consentono un servizio sociale migliore sul piano della qualità e molto più ampio su quello quantitativo, spingendo fortemente sulla trasparenza e sulla verifica dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione. Quindi una operatività più incisiva, sul territorio.

 Tale aspetto sarà compiutamente trattato dal PPCG Giacona.

 Per altro verso, la metamorfosi giuridica.

 Sia la legge delega che il già ricordato codice del Terzo settore, oltre a dare pratica attuazione al principio costituzionale di sussidiarietà (trattato da par suo dall’amico Paradiso) intende attuare i principi della solidarietà (enunciato all’art.2 correlato all’art.3, 2° comma Cost.), del concorrere al progresso materiale e spirituale della società (di cui all’art.4 Cost.) alla promozione e tutela del patrimonio culturale affidata non solo allo Stato e alle altre istituzioni, ma anche partecipata dai cittadini (di cui l’art.9 Cost.) ed infine della libertà di associazione recata dall’art. 18 Cost.

 Orbene, a ben guardare, entrambi gli interventi, quello operativo della nostra sede centrale e quello di modifica del nostro ordinamento giuridico, ci spingono in unica direzione: migliorare il target qualitativo e quantitativo dell’intervento di sostegno o di supplenza al welfare (che le istituzioni pubbliche non riescono più a dare in misura sufficiente) mediante il coordinamento e la concentrazione degli sforzi, quindi mediante una migliore organizzazione degli interventi con una maggiore disponibilità di adeguate risorse umane e finanziarie.

Da questa constatazione nasce la propensione a dare il vestimento di ente del Terzo settore ai nostri clubs.

 Ulteriore considerazione.

Il modello di sostegno, collaborazione e utilità che la Fondazione Italia sociale offre alle realtà operanti nel Terzo settore può essere amplificato o imitato. Intendo riferirmi alla ipotesi di lavoro, accolta dal Consiglio dei Governatori LIONS, che la Commissione alla quale partecipo ha formulato e cioè di realizzare una Fondazione Multidistrettuale. Invero se, per un verso, ogni singolo club potrà divenire una realtà operante del Terzo settore con la possibilità anche di raccogliere fondi, per poter perseguire progetti nazionali o comunque progetti tecnicamente ed economicamente impegnativi, non può negarsi che sarebbe sempre e comunque difficile realizzarlo con una struttura atomizzata in Clubs.

 Ad immagine e somiglianza di altri Multidistretti (Francia Germania, Australia) si può dar luogo ad una fondazione nazionale o Multidistrettuale. Si potrà creare una Fondazione che sia coordinata strumentalmente con la politica del MD e dia supporto tecnico ed economico a progetti di Club di respiro nazionale od ultraregionale sia programmati che emergenziali, che dia servizi accessori, che effettui la rendicontazione di siffatti progetti e ne controlli la corretta gestione fiscale, che partecipi ad altri enti no profit come la Fondazione Italia  sociale, che eserciti le attività economiche nei limiti che sono consentiti dal Codice del Terzo settore, che sia abilitata alla raccolta fondi, che permetta la partecipazione dei Clubs italiani a programmi nazionali, comunitari, internazionali di solidarietà avendone le caratteristiche patrimoniali ed organizzative, con conseguente accrescimento della nostra organizzazione.

 In sintesi, una Fondazione multidistrettuale che veda la presenza, negli organi di gestione, di rappresentanti delle Istituzioni, con un comitato scientifico accreditato, che includa soggetti istituzionali pubblici e privati. Una fondazione di partecipazione costituita oltre, che da soci Lions e non Lions (con diritti limitati), dalle fondazioni distrettuali, da imprese disposte a sostenere i progetti, che annoveri anche la rappresentanza della LCIF.

La composizione della Fondazione MD così come configurata impone alcune precisazioni.

 Si è indicata, quale partecipe dell’organismo MD, la Fondazione distrettuale. Siffatta ipotesi mi appare come ineludibile conseguenza di quanto creato in attuazione della legge delega. Invero, nel creare il sistema degli organismi del Terzo settore è stata configurata dal legislatore delegato la Fondazione Italia sociale quale necessario sostegno alla operatività delle realtà no profit. Ad immagine e somiglianza abbiamo avuto modo di configurare la Fondazione MD. Ad ulteriore completamento della struttura si può ben ipotizzare la fondazione distrettuale. Quest’ultima sarà creata per sostenere l’attività del singolo club o di più clubs che hanno ipotizzato un valido progetto ed intendono realizzarlo insieme. Il progetto sarà il frutto di una attenta analisi dei bisogni della collettività, e l’attività della singola cellula operativa sarà così connotata da continuità e sostenuta da un organismo destinato a reperire fondi per finanziare le attività.

 Non sembri tedioso ribadire che oggi, ancora con l’attuale configurazione dei nostri clubs, effettuare raccolte fondi, anche se finalizzate alla realizzazione di un progetto chiaro e dettagliato, non sia operazione consentita. Divenendo organismo del Terzo settore il Club potrà effettuare la raccolta fondi; a mio avviso, però, la struttura così parcellizzata, per come abbiamo già avuto modo di evidenziare,  non sembra essere vocata a tale tipo di attività che rimarrebbe sempre e comunque un onere per i responsabili del Club. Ecco quindi che risulta opportuno ed efficace finanziare le attività del singolo club con la struttura specificatamente realizzata.

 Lo strutturare una fondazione distrettuale diviene un elemento essenziale ed imprescindibile per poter realizzare più compiutamente i service o comunque far sì che l’opera del singolo club possa essere maggiormente incisiva ed efficace.

Ma vi è di più. Abbiamo ipotizzato che della Fondazione MD siano partecipi le imprese disposte a sostenere i progetti. Allo stesso modo l’adesione delle realtà economiche, soprattutto private, potrà essere stimolata anche dalle Fondazioni distrettuali Lions. Bisogna tenere presente che con siffatta struttura, disciplinata dalla nuova normativa, l’impresa non effettuerà il finanziamento solo quale atto di cortesia ma ne avrà una ricaduta vantaggiosa. Invero, oltre a poter decurtare dal proprio reddito quanto finanziato, le imprese avranno una condivisione del progetto ed un consistente ritorno di immagine. Peraltro la Fondazione (sia essa MD che distrettuale) diverrebbe interlocutore unico, privilegiato, maggiormente affidabile. Con la Fondazione i Lions potranno trasformarsi da richiedenti un contributo episodico in promotori di campagne di finanziamento con raccolta di fondi per perseguire obiettivi condivisi  anche dalle realtà economiche.

 Ulteriore annotazione. Ipotizzando le presenze nella Fondazione MD si è fatto riferimento alla LCIF. L’esistenza di tale realtà internazionale non produce alcun contrasto né logico né funzionale.

Spero di essere riuscito a prospettare come i campi operativi della Fondazione Italia sociale, di quella MD e di quella distrettuale siano diversi sia relativamente ai partecipi sia per quel  che concerne gli obiettivi da raggiungere. La LCIF persegue progetti di rilievo mondiale dalle vaccinazioni alle malattie degli occhi, dai pozzi in Africa alla prevenzione del diabete.

 E’ pur vero che in casi di calamità offre anche un sostegno locale, si pensi ai terremoti. E’ pur vero che finanzia parzialmente dei progetti ma l’operatività per il tramite di una struttura locale darebbe risultati maggiormente visibili e più tempestivi.

 Ricordo il finanziamento del telerilevamento di Giampilieri che si è svolto per ben tre anni (effettuata dai governatori Di Pietro, Pogliese e conclusa nel mio anno di servizio) Qualora vi fosse stata una realtà distrettuale la parte di finanziamento gravante sul presentatore del progetto sarebbe stata più facilmente reperibile.

 In sintesi, le tre realtà possono, per un verso, operare con orizzonti territorialmente diversi e, per altro verso, si potrebbe realizzare, per determinati progetti di rilievo, un intervento sinergico.

Concludo.

 Penso che non possa dubitarsi come sia necessario che si seguano i nuovi percorsi giuridici non solo perché maggiormente duttili a raggiungere nuovi orizzonti del lionismo, ma anche perché divengono necessitati per evitare di incorrere in sanzioni fiscali gravanti sugli organi rappresentativi dei clubs.



L’Avv. Salvatore Giacona,  Past Presidente del Consiglio dei Governatori del Multidistretto Italia, ha trattato il tema : “La nuova struttura delService””

C’è una perfetta simbiosi tra lionismo e servizio.

Anzi si può affermare che il lionismo è servizio.

Ricordiamo tutti che il LIONS nasce nel 1917 da una felice intuizione del giovane assicuratore Melvin Jones, che con una coraggiosa inversione di tendenza, ritenne che fosse opportuno coagulare le forze e i mezzi per il bene della comunità al fine di rendere migliore la vita ai meno fortunati.

E così, quasi a rappresentazione plastica dell’essenza del movimento, nel 1919 venne adottato il mottowe serveche con mirabile sintesi compendia e coniuga il motivo per cui siamo lions: servire e servire insieme!

Certo la strada delwe serveè stata ed è difficile da percorrere e lastricata da ostacoli.

Si è partiti da una visione elitaria del lionismo, che si caratterizzava e concretava essenzialmente se non esclusivamente in un’azione assistenzialistica e filantropica fondata sulla beneficenza spicciola per poi, attraverso una lettura più approfondita delle nostre tavole fondamentali e soprattutto dei nostri scopi, ampliare lo spettro d’azione  dei nostri interventi giungendo ad una visione di un ben più ampio impegno di promozione civile, politica e culturale.

Ecco dunque che noi lions abbiamo il dirittodovere di svolgere attività pubblica, di essere cioè presenti nel sociale, di renderci interlocutori credibili delle istituzioni nelle quali si coagula la società civile, avvalendoci di quelle guarentigie costituzionali scaturenti dal principio di sussidiarietà che il  riscritto art.118 della Carta repubblicana riconosce alle iniziative autonome dei cittadini sia che agiscano singolarmente o in associazione tra loro.

La sussidiarietà, com’è stato detto, ci consente di ampliare il concetto moderno diservice”, di essere propositivi e soprattutto incisivi, avanzando proposte di interventi che sopperiscano alle diffuse carenze a livello locale, regionale, nazionale, il che ovviamente comporta assunzione di maggiore responsabilità, necessità di fattibile progettualità, attuazione di effettiva continuità, il tutto corroborato da condivisione, consenso e partecipazione.

Naturalmente queste prerogative rendono ancora più variegata l’idea di solidarietà che si può intendere anche come coscienza di partecipare ai problemi della comunità, condividendone le necessità ed operando con iniziative comuni al fine di trovare confacenti soluzioni morali e  materiali .

Ciò può indurci a ritenere che la sussidiarietà sia una forma di estrinsecazione di quella solidarietà che nella sua accezione più globale costituisce la nostra stella polare che ci guida per rendere concreto, attuale ed esaustivo quelwe serve” che costituisce l’essenza del nostro essere lions e legittima la nostra presenza nel contesto sociale.

Volendo tratteggiare quello che si può chiamare l’identikit del service si può affermare che esso deve consistere in una o più attività concrete volte a migliorare il tessuto sociale, ad elevare la qualità della vita, ad affinare il rapporto tra le categorie, a rendersi veramente, significativamente utili agli altri.

In questo senso i lions possono essere definiti gli uomini e donne “del fare”, se ed in quanto non si limitino a mere  enunciazioni di principi,  ma diano invece vita ad un efficiente ed efficace attivismo, che sia frutto di un’analisi attenta ed accurata dei bisogni reali del territorio e dell’ascolto degli stessi.

Per una ottimizzazione dell’attività di servizio nel distretto può essere utile dotarci di una fondazione?

 Se noi per un attimo facciamo mente locale alla nostra fondazione internazionale, fiore all’occhiello e straordinario braccio operativo della nostra Associazione attraverso la quale possono diventare realtà quelli che invece apparivano sogni e si può mettere in atto compiutamente la solidarietà , allora credo che non possa revocarsi in dubbio l’utilità di dare vita ad uno strumento che ci consenta veramente di fare gioco di squadra e dare credibilità alla nostra azione.

Tuttavia l’iter relativo alla normativa del Terzo Settore non è completo, in quanto siamo in attesa che vengano emanati i decreti attuativi.

 Questo ci induce ad andare per ora cauti nell’individuazione dello strumento giuridico che più si adatti alle nostre esigenze  pur palesandosi l’opportunità di cominciare a sviscerare le problematiche e ad ipotizzare le varie figure che possano essere adattate alla legislazione del Terzo Settore una volta che la medesima sarà completata.



L’Avv. Mariella Sciammetta 2° Vice Governatore del Distretto Lions 108YB Sicilia –   intervenendo nel dibattito  programmato, ha ricordato come nell’anno in cui Antonio Pogliese è stato Governatore del nostro Distretto, era stata già affermata l’autonomia dei singoli Clubs e dei propri Soci.

E’ necessario, comunque, che vi sia condivisione e continuità di intenti tra i vari Governatori che si succedono nel corso degli anni.

E’ dirimente che questo  deve essere  frutto di un lavoro continuo, di solidarietà e di efficienza dei service da mettere in atto ed in questo senso tali concetti sono già stati affrontati quest’anno e negli anni scorsi e, pertanto, il nostro Distretto è già sulla buona strada, la strada cioè della innovazione dei service .

I Lions costituiscono una Associazione strumentale al servizio di una cultura che mira al bene della Comunità e, per ottenere ciò, il Governatore in carica deve tracciare una strada fondata sulla condivisione, anche se in tale ambito si può fare discussione ma che questa sia una discussione dove si metta in primo piano la responsabilità della condivisione del progetto di gestione del Distretto.

Mariella Sciammetta ha concluso il suo intervento affermando che la Fondazione dei Clubs del nostro Distretto potrebbe essere posta in atto anche senza aspettare i decreti attuativi del Governo.



Il secondo intervento programmato è stato quello del Dott. Angelo Collura1° Vice Governatore del nostro Distretto Lions 108YB Sicilia –, il quale ha esordito affermando che è necessaria l’armonia tra tutti e non il disallineamento dalle linee tracciate dall’Associazione e dal Distretto per potere partecipare in maniera adeguata al miglioramento dei bisogni della Collettività, eliminando la pseudo-timidezza che alcuni Lions hanno nell’affrontare le varie problematiche presenti nel Territorio ed, invece, mostrando consapevolezza della responsabilità che abbiamo.

Infatti, la Società non ci riconosce come Associazione se siamo timidi, mentre, al contrario, è pur vero che i Sindaci mostrano apertura nei nostri confronti anche perché noi Lions copriamo fasce dello stato sociale che lo Stato non copre.

Dunque, il Governatore in carica deve continuare su un percorso già iniziato, noi tutti dobbiamo essere maggiormente protagonisti nel Territorio, lavorando in un contesto di armonia e di serenità.

La problematica della Fondazione dei Clubs Lions del nostro Distrettoha continuato Angelo Collura  – deve essere discussa nell’ambito della Consulta dei Past Governatori e del Centro Studi del Distretto e la data di oggi potrebbe essere intitolata come la data di inizio della Fondazione.

Essa deve essere fondata partendo dal concetto che la sussidiarietà e la solidarietà devono essere alla base del nostro agire e che esse stesse devono essere il risultato di un momento di discussione e di partecipazione effettiva al miglioramento dei bisogni del Territorio.

______________________________

Il Governatore Dott. Vincenzo Leone  –, concludendo il Convegno, ha rimarcato l’attualità dell’argomento trattato, anche perché esso trae le sue origini dalla constatazione che il benessere dei Cittadini proviene certamente dall’aumento dei bisogni della Cittadinanza tutta.

I Lions, pur se hanno dimostrato di essere disponibili a mettersi in grado di aiutare coloro che hanno bisogno,  sono sprovvisti degli strumenti che li possano aiutare a far fronte ad essi .

Dunque, è necessario creare una autonomia gestionale senza uscire dalle regole della Associazione, considerando i limiti e gli ambiti oltre i quali non bisogna andare.

Il Governatore ha quindi posto in risalto come nel proprio anno sia stato posto in essere un Comitato di Studi che possa studiare le possibili strade per avviare meglio e maggiormente lo sviluppo del Territorio, anche con una stretta collaborazione con le Istituzioni.

Considerando che ogni Club è già di per sé una Fondazione e che la Fondazione dei Clubs del Distretto deve essere integrata appunto nel Distretto e nei Clubs, – Egli ha conclusotale Fondazione deve essere ideata da Personalità del Distretto assolutamente in grado di creare un opportuno ed efficiente tavolo tecnico per proporre agli Organi Istituzionali del Distretto medesimo le prerogative sulle quali gli stessi Soci del Distretto possano a loro volta costruirla.

E’ questo, dunque, un tema assolutamente coinvolgente !

Paolo Nicotra Corrispondente per la 4° e la 5° Circoscrizione

________________________________________

Lions Club Catania Host
LIONS ALERT TEAM

al1
 
I Lions Clubs della Zona 11 di Catania,  proponente e capofila il Club  Catania Vallis Viridis, con il patrocinio della Città Metropolitana di Catania, presso la sede della stessa Città Metropolitana di Catania di Via Nuovaluce a Tremestieri Etneo, hanno organizzato lo scorso venerdì 23 novembre 2018  un incontro per sviluppare il tema del ServiceLions Alert Team”.

Erano presenti oltre ai  Presidenti dei Clubs aderentiAlfino Liotta  –  Catania Host  –   Alberto Rovelli  –  Catania Faro Biscari  –, Antonino Corsaro  – Catania  Vallis Viridis, Capofila  –, Daniela Simon  – Catania Absolute  –, Anna Privitera  – Catania Lago di Nicito –, anche Antonio PogliesePast Governatore del nostro Distretto Lions Sicilia ed in atto Presidente del Centro documentazione, ricerca e studi sulla cultura dei rischi di Catania, Maurizio GibilaroDelegato del Governatore per il Coordinamento delle Circoscrizioni –, Franco PezzellaCoordinatore  Distrettuale GMT – Global Membership Team –, Viviana SidotiVice Segretaria Distrettuale – , Antonio Bellia –  Presidente della Zona 11 –, Mariella Copani –   Presidente della Zona 13 –,  Francesca ScotoSegretaria della 4° Circoscrizione –, Filippo Ferlito –   Componente Distrettuale Alert Team –, Orazio PellegrinoComponente del Comitato Un Concerto per la Fondazione –.

Erano altresì presenti Autorità Civili e Militari, una nutrita rappresentanza dei Soci dei Clubs partecipanti all’evento ed in qualità di Relatori Antonio Rizzo Delegato Distrettuale per il Programma Lions Alert  – e Salvo Raciti Socio Lions del Catania Host e Direttore della  Protezione Civile della Città Metropolitana di Catania – .

Il protocollo istituzionale Lions è stato curato dalla Cerimoniera del Catania Vallis Viridis, Maria Vittoria Castelli.

____________________________

Il Presidente del Catania Vallis Viridis, Antonino Corsaro, introducendo i lavori, si è detto particolarmente felice perché nella odierna manifestazione tutti i Clubs della Zona 11 si sono trovati insieme per iniziare un percorso, quello del Lions Alert che sicuramente dovrà continuare nel futuro, sempre comunque nel rispetto dei ruoli e della autonomia propria di ognuno dei singoli Clubs.

In questo anno sociale, – ha continuato Nino Corsaro – si  è  pensato, infatti,  di sviluppare il Service multidistrettuale “Lions Alert Team” di “Assistenza alla Popolazione” che si esplica nell’ambito della “Funzione di Supporto” alle Pubbliche Amministrazioni in caso di calamità naturali e/o ambientali, così come previste nei vari schemi di intervento predisposti dalla Protezione Civile e dallo schema della “Unità di Crisi” del Multidistretto Lions 108 – Italia.

Si tratta di creare dei comitati operativi stabili, con l’impiego delle molteplici professionalità presenti nei Lions Clubs, che di concerto con le autorità di Protezione Civile e gli Enti Territoriali di

riferimento possano predisporre dei piani di intervento mirati per venire in aiuto delle popolazioni coinvolte da calamità naturali.

Questa collaborazione potrà essere sancita anche mediante la sottoscrizione di appositi protocolli d’intesa, tra i singoli Club Lions e le autorità territoriali di riferimento.

Dopo l’intervento di saluto dell’Ing. Raciti, che ha portato i saluti della Città Metropolitana di Catania nella persona del Sindaco Salvo Pogliese, assente per motivi istituzionali, ha preso la parola Antonio Bellia, Presidente della Zona 11.

Egli ha posto l’attenzione sul principio di sussidiarietà che i Lions portano avanti anche con l’evento odierno con le Istituzioni pubbliche, oggi in particolare nell’ambito della prevenzione e dell’assistenza in caso di  disastro ambientale.

A tal proposito, Antonio Bellia ha continuato ricordando che nel corso della manifestazione si firmerà un protocollo di intesa fra tutti i cinque Clubs della Zona 11 con il quale i Clubs si impegnano a collaborare in caso appunto di disastri e/o calamità naturali.

In tal senso, i Lions intendono essere vicini alle Istituzioni  a qualunque livello esse sono e, tramite esse, alla  Popolazione tutta.

Il Past Governatore  Antonio Pogliese ha voluto porre in risalto che la Società di oggi è purtroppo la Società dei Rischi e che, d’altra parte, ogni ipotesi di rischio deve essere connessa non solo con la cultura dei rischi ma anche, di conseguenza, anche con la cultura della sua prevenzione.

Per tale motivo, l’ex Rettore dell’Università degli Studi di Catania – il prof. Giacomo Pignataro – ha inteso istituire il Centro Studi dei Rischi ed appunto l’approfondimento di tale cultura indica un aspetto della Società di oggi.

E’ appena il caso di ricordare – ha continuato Antonio Pogliese – che alcuni rischi non sono connessi alla loro prevenzione mentre gli effetti più o meno catastrofici di altri, come i terremoti o altre calamità naturali,  possono essere sicuramente prevenuti.

In tal senso, è proprio compito della politica porre in atto tutte quelle metodiche, procedure ed investimenti che possano aumentare il grado di prevenzione di tali calamità, anche se è pur vero che, data la scarsità di risorse economiche, è un grosso problema per l’Amministratore pubblico scegliere quali opere di prevenzione porre in cantiere, anche sulla base di studi di priorità e di compatibilità che le Istituzioni pubbliche hanno condotto – per esempio determinati studi condotti dalle Facoltà Universitarie di Ingegneria – e quali invece da depennare.

Dunque, è giocoforza che al problema politico si aggiunge anche quello politicogiudiziario.

In tutto questo campo di dissertazione politico – istituzionale si inseriscono anche i Lions, in quanto essi non solo sono un pezzo della Società Civile ma anche sono un Club Service che si inquadra nell’area della sussidiarietà, considerando anche che il ceto politico è senz’altro disponibile a ricevere questi input che provengono dal mondo della solidarietà civile.

Proprio in questo senso si inquadra il Service Alert dei Lions, poiché esso si rivolge sia al mondo dei Lions sia anche al mondo dell’Associazionismo.

Il Service Alert dei Lions è dunque oggi un valore aggiunto se per valore aggiunto si intende la volontà di fare.

Il Relatore, Antonio Rizzo, ha rimarcato che tutta la problematica relativa alle calamità naturali – rischio sismico, per esempio – e non solo naturali – per esempio, rischio idrogeologico –, risiede proprio nell’imparare a mettere in sicurezza i luoghi prima dell’evento e nell’assistenza nel post evento.

In tal senso agisce appunto l’Alert Team, che è una rete organica costituita da Lions di varia cultura professionale – Lions Ingegneri, Lions Geologi, Lions Medici, …  –  e che funziona dalla fase della prevenzione a quella del dopo calamità, certamente in collegamento con la Fondazione Lions  – LCIF – la quale con la raccolta fondi che effettua di continuo potrà contribuire ad alleviare i bisogni della popolazione colpita dalla calamità.

Il Team Alert è registrato presso i competenti Organismi istituzionali ma deve essere chiaro che coloro che partecipano al Team devono acquisire una idonea preparazione attraverso l’apprendimento di confacenti linee guida, alla base delle quali certamente stanno i principi della cultura della prevenzione e della protezione civile .

Il Team Alert è articolato in tre livelli : il primo – livello A – è quello di base costituito essenzialmente dai singoli Club; il secondo – livello B – è il livello formato dal Distretto, il terzo – livello C – è il livello più alto alla base del quale sta sicuramente il Lions Club International  Foundation .

Antonio Rizzo ha tenuto a precisare ulteriormente che in atto  l’Alert Team dei Lions è perfettamente riconosciuto come  facente parte della Protezione Civile.

Infatti, alla luce del nuovo Codice della Protezione Civile (art. 31 del DLGS 1 / 2018,  pubblicato sulla Gazzetta  Ufficiale  n. 17 del 22 gennaio 2018),  si specifica che nel rispetto della piena reciproca autonomia, delle specifiche competenze e dei propri ruoli istituzionali che riconoscono la centralità della persona come soggetto attivo e responsabile nel soccorso e assistenza alla popolazione, nel settore della Protezione Civile e nel proprio territorio di appartenenza è presente una Sezione denominata  “Lions Alert Team”, inquadrata nell’ambito della funzione pubblica e negli scopi dell’associazione .

Il secondo Relatore della manifestazione è stato Salvo Raciti .

Egli ha precisato che il sistema di protezione civile si articola in tre livelli, ognuno con le proprie competenze : il primo – livello A  – costituito dai singoli Comuni (ad esso appartiene il Servizio di Protezione Civile della Città Metropolitana di Catania, il secondo  – livello B – al quale affriscono più Comuni ed il terzo – livello C – a livello nazione ed anche internazionale .

Compiti essenziali del Sistema di Protezione Civile anche locale sono la Previsione dell’evento, la Pianificazione e l’Informazione alla Popolazione circa il comportamento che essa dovrà adottare in caso di calamità.

E’ importante –ha continuato il Relatore Salvo Raciti – rimarcare il valore del principio di sussidiarietà e di collaborazione che vige tra Organi dello Stato ed Associazioni di volontariato che devono agire in base alla propria competenza giuridica e territoriale.

I Lions, che certamente adottano la buona cittadinanza, hanno nella fattispecie un interesse concorrente ed in tal senso appunto i Clubs con i loro Soci possono contribuire alla collaborazione con attività istituzionali e con la partecipazione volontaria alla pianificazione dei compiti pre- e post- evento.

A tal punto, il Presidente Antonino Corsaro ha invitato gli altri Presidenti dei Clubs della Zona 11, ad avvicinarsi al Tavolo della Presidenza per firmare, sotto la vigile, meticolosa ed appassionata regia del Presidente della stessa Zona 11 Antonio Bellia –, il protocollo di intesa con il quale si impegnano tutti ad iniziare e continuare sulla strada della collaborazione per il miglioramento del Team Alert della Zona 11.

al2
 

Al termine, la Cerimoniera Vittora Castelli ha comunicato che alcuni Soci dei cinque Club facenti parte della Zona 11 – non solo essi, ma anche di altri Clubs – hanno dato la loro disponibilità  a partecipare al progetto Lions Alert Team:

CATANIA HOST:

Ing. Salvo Raciti ; Ing. Pierluigi Bella ; Dott.  Manlio Leonardi ; Dott. Pippo Salvia ; Dott. Gaetano Aprile ; Arch. Elena Ciravolo; Dott. Elio Dottore.

 Paolo NICOTRA,

 Corrispondente per la 4° e la 5° Circoscrizione.

__________________________________________________________

"Catania città normale"
Incontro dibattito sulla città di Catania

Sabato 20 ottobre, nell’elegante cornice del Plaza Hotel di Catania, il Lions Club Catania Host, alla presenza di numerose Autorità Civili e Lionistiche, nell’ambito delle quali è stata notata la presenza del 2° Vice GovernatoreMariella Sciammetta –, dei Past Governatori Gianfranco Amenta, Antonio Pogliese e Giuseppe Scamporrino , di  Officers Distrettuali e di Club, e ad una folta platea di Soci Lions e Cittadini, ha celebrato l’apertura del proprio anno sociale discutendo di  un tema di particolate attualità ed interesse: “Catania città normale“.

Al Tavolo della Presidenza, insieme ai Relatori, erano il Past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, statuti e regolamenti del Multidistretto Salvatore Giacona – ed il Past Governatore ed in atto Componente della Commissione Relazioni Internazionali del MultidistrettoLucio Vacirca –, illustre Socio del Catania Host.

no1

A presiedere l’assise, e ad aprire i lavori, è stato il presidente del ClubAlfino Liotta –, il quale dopo aver reso gli onori al Sindaco e ad tutte le altre Autorità presenti, ha innanzitutto sottolineato che il Club Catania Host, concorde il suo Consiglio Direttivo ed in ideale continuità con le dichiarazioni programmatiche rese in occasione della celebrazione della propria 61° Charter Night lo scorso mese di luglio, rivolgerà quest’anno la propria azione anche e particolarmente nei riguardi della solidarietà nei confronti di chi ha bisogno e della sussidiarietà verso le Istituzioni e la Cittadinanza attiva del nostro Territorio.

In tal senso il Club ha programmato entro il mese di gennaio 2019 – anche  in sinergia con gli altri Clubs appartenenti alla 4° Circoscrizione – cinque eventi che porranno in luce il tema della solidarietà verso coloro che chiedono aiuto .

Inoltre, saranno intraprese azioni e promozioni di sussidiarietà rivolte verso la Società Civile e la Cittadinanza tutta, supportando la Istituzioni, proponendo o sollecitando iniziative legislative e/o rivolte allo sviluppo socio economico della nostra Città.

In tale ottica – ha continuato Alfino Liotta –,  il Consiglio Direttivo ha deciso di iniziare l’anno sociale 2018 / 2019 col meeting: “Catania   città  normale”,  per caratterizzare, fin dalla fase iniziale del proprio percorso lionistico annuale, il ruolo sussidiario dei clubs – ed il suo in particolare – contestualizzandolo nel tempo e nello spazio.

Si è tenuto, quindi, a precisare – come anche sottolineato nella nota di presentazione del presente meeting di apertura – che dinanzi alle criticità di Catania il massimo obiettivo da perseguire da parte del  Sindaco di Catania e della Comunità è quello di raggiungere la normalità, anche nella considerazione che il programma presentato dallo stesso Sindaco prevede di interagire con le Forze Sociali e con le varie Associazioni di Servizio.

Il Lions Club Catania Host desidera, appunto, cogliere tale opportunità nell’interesse della Comunità, anche ed essenzialmente per caratterizzare la propria attività di servizio.

Concludendo il suo intervento, il Presidente Liotta ha ringraziato il Sindaco, l’On. Salvo Pogliese, al quale – ha ricordato ancora Alfino Liotta – è stata riservata la più alta onorificenza del Club Catania Host nella qualità di Socio Onorario,  per la sua presenza stasera e, quindi, per la sua disponibilità ad avviare un confronto sulla città di Catania, assicurandogli infine che durante l’anno non mancheranno altri momenti di confronto costruttivo perché tutti abbiamo a cuore la nostra amata città di Catania.

no2
 

A tal punto, la Cerimoniera del ClubGiuseppina Lidia Finocchiaro – ha dichiarato aperti i lavori del meeting.

Subito dopo il breve indirizzo di saluto da parte dell’avv. Antonio Bellia, Socio del Catania Host e Presidente della Zona 11la Zona in sede –  e della prof. Mirella Furneri, Presidente della 4° Circoscrizione, il convegno è entrato nel vivo con la relazione del prof. Orazio Licciardello, Ordinario di Psicologia Sociale presso l’Università di Catania, il quale ha auspicato che la sindacatura dell’On. Pogliese possa segnare un sempre crescente legame tra il Comune e l’Ateneo catanese, così come avviene in ogni altra parte d’Italia.

Da parte sua il Sindaco Salvo Pogliese  si è detto lieto di partecipare a questo evento, sia perché gli si è offerta la possibilità di portare a conoscenza della cittadinanza quanto di importante è stato fatto in questi pochi mesi di governo della città,  sia anche per il particolare legame che lo lega al Lions Club Catania Host, del quale – come detto –è socio onorario.

Il Sindaco ha tenuto a precisare che, nonostante il gravoso debito di un miliardo e 600 milioni di euro, l’Amministrazione sta profondendo preziose energie per cercare di normalizzare e migliorare la città e la vita dei suoi cittadini.

L’intervento del Sindaco ha toccato i diversi punti sensibili parlando di: un Piano Regolatore che si aspetta da oltre mezzo secolo; della collocazione di circa 200 telecamere di videosorveglianza nei punti nevralgici della città per la sicurezza dei cittadini; di nuovi parcheggi scambiatori; di creare una corsia preferenziale per il rilascio di concessioni edilizie ritenute di particolare necessità ed urgenza in sole 48 ore; della ristrutturazione di Porta Garibaldi; della promozione del museo dedicato allo “Sbarco in Sicilia” degli eserciti alleati che possa portare nuovo e più consistente turismo nella città; e di tanti altri interessanti progetti in cantiere.

Il prof. Paolo La Greca, Docente presso l’Ateneo Catanese, Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica – Sezione Siciliana e Consulente del Sindaco per la redazione del nuovo piano Regolatore, ha sottolineato come la città abbia bisogno di fare un passo in avanti ed un salto di qualità per riprendersi quel posto di prestigio che deteneva parecchi decenni addietro.

Il doveroso contraltare è stato garantito dalla relazione del dott. Daniele Bottino, Capogruppo Consiliare di uno dei più importanti gruppi di opposizione a Palazzo degli Elefanti, il quale si è soffermato sulla necessità di educare la Cittadinanza al rispetto delle regole, mentre ha garantito al Sindaco e alla Città che dai banchi dell’opposizione non mancherà il sostegno allorquando verranno portati all’approvazione progetti di particolare importanza per la Comunità Cittadina.

Per l’imprenditoria, il dott. Francesco Bizzini, Socio del Catania Host, ha posto l’accento sulle difficoltà che incontra il mondo imprenditoriale nello sviluppo economico e sociale della città e che non sempre è facile dialogare con le istituzioni.

L’avv. Lucio Vacirca, Past Governatore ed in atto Componente della Commissione Relazioni Internazionali del Multidistretto, ha evidenziato come tutto il mondo sia in declino e che dal secondo dopoguerra ad oggi tutto è cambiato e non sempre in meglio.

L’avv. Mariella Sciammetta, 2° vice Governatore del Distretto Lions 108YB, si è complimentata con il Club Catania Host per la realizzazione dell’importante incontro, dicendosi certa che Catania in breve tempo saprà riguadagnarsi il posto che le compete tra le più importanti città italiane.

A chiudere i lavori è stato l’avv. Salvatore Giacona, Past Presidente del Consiglio dei Governatori ed in atto Presidente della Commissione Affari legali, statuti e regolamenti del Multidistretto, che traendo le conclusioni dell’interessantissimo meeting, ha auspicato una sempre maggiore collaborazione tra gli enti rappresentativi della democrazia popolare ed il mondo dei Club Service in generale, ed ha ribadito che i Lions catanesi sono sempre pronti a fare la loro parte, unitamente alle Istituzioni, perché la Città torni ad essere volano di sviluppo per l’economia della Sicilia e perché no !   dell’intero meridione d’Italia.

Subito dopo il tocco di campana ha segnato la fine dei lavori e, dopo le foto ed gli omaggi di rito, una sobria conviviale ha chiuso la serata all’insegna dell’armonia e della amicizia.

in collaborazione :

Antonio Di Paola  Giornalista

Paolo Nicotra Corrispondente per la 4° e la 5° Circoscrizione

         _______________________________________________________

Passaggio di Campana
per il L.C. Catania Host

3_p

Sabato 14 luglio 2018 nella piacevole sede della “Falconiera” sulla Timpa di Acireale, il Catania Host ha celebrato il Passaggio della Campana dal Presidente 2017 – 2018 Antonio Bellia al nuovo presidente per l’anno sociale 2018 – 2019, Alfino Liotta.

Erano presenti alla cerimonia, oltre ad una folta ed importante rappresentanza di Past Governatori, di Delegati ed Officiers Distrettuali e di Presidenti di Club, anche il Former International President Pino Grimaldi, ed il Past Presidente del Consiglio dei Governatori Salvatore Giacona, nonché i Past Governatori in sede: Antonio Pogliese e Lucio Vacirca soci del L.C. Catania Host.

Graditissimo Ospite d’Onore è stato l’On. Salvo Pogliese neo Sindaco di Catania, che nella qualità si è insediato nel ruolo, prendendo possesso delle sue prerogative di Socio Onorario del Lions Club Catania Host.
 

5_p

Il Presidente Antonio Bellia, dopo il saluto alle Autorità presenti ed ai Soci, ha voluto ringraziare il Sindaco per avere aderito all’invito del L. C. Catania Host e gli ha assicurato la vicinanza ed il sostegno del Club alla sua sindacatura garantendo di essere per l’amministrazione comunale un interlocutore discreto, utile ed intelligente.

Continuando nel suo intervento, Antonio Bellia ha rimarcato come il L. C. Catania Host abbia sempre fatto del tema della sussidiarietà e della cittadinanza attiva i suoi essenziali punti di riferimento e di discussione.

Molti sono stati i services e le manifestazioni nei quali il Club è stato impegnato nell’anno sociale ora al termine ed in riferimento ad essi lo stesso Bellia ha precisato con soddisfazione che tutti gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno sociale sono stati raggiunti.

Il Club, infatti, ha mantenuto alto il proprio nome ed è stato certamente punto di riferimento nel Distretto, svolgendo al meglio il proprio compito e cercando di essere da esempio per tutti gli altri Club, e questo sia in ragione del glorioso passato, (l’unico Club che vanta ben 5 past governatori distrettuali) e sia in ragione del fulgido presente, fatto di solidarietà e di pronunciata sussidiarietà, tanto da essere diventando interlocutore ascoltato delle istituzioni a tutti i livelli.

Nell’anno appena trascorso, sotto la guida del Governatore Ninni Giannotta, il Club ha dimostrato di primeggiare anche nel servire, occupando i primi posti in tutte le classifiche e le statistiche del Distretto, svolgendo i propri meeting, non in alberghi o ristoranti, ma sempre e solo in luoghi istituzionali.

Pertanto, “se il Sindaco questa sera – continua Antonio Bellia – viene a prendere possesso delle sue prerogative di Socio Onorario, vuol dire che lo abbiamo meritato, così come abbiamo meritato di essere il primo ed unico Club Service – a potere celebrare la propria Charter nel Palazzo Comunale.

Dunque, ha concluso il Presidente Bellia, dobbiamo essere orgogliosi di appartenere al L.C. Catania Host, ma dobbiamo anche avvertirne la responsabilità !

Subito dopo il Presidente Antonio Bellia ha ringraziato tutti i soci e gli amici con i quali ha condiviso il lavoro svolto durante il proprio anno sociale, affermando fra l’altro che in tale contingenza “non esiste ambizione più bella di quella di creare e rafforzare nuove e vecchie amicizie facendo solidarietà”, per poi aggiungere: “avevo studiato da Presidente e non potevo deludervi !”

Il Presidente Bellia, che si accinge a guidare la Zona 11 nella sua qualità di Presidente designato dal nuovo Governatore, Vincenzo Leone, si è detto ancora particolarmente soddisfatto per avere creato in pochissimo tempo due nuovi Clubs Lions a Catania – il Catania Lago di Nicito con 20 Soci ed il Catania Absolute con 26 soci, concludendo il suo intervento dicendosi certo che il nuovo Presidente Alfino Leotta saprà ben guidare il Club anche l’anno prossimo ed augurando ad esso ogni fortuna perché possa continuare a splendere.

4_p
 

Nel corso della serata sono stati consegnati i seguenti premi ed attestati:

- al Club Catania Host è stato attributo un ulteriore attestato di riconoscimento (il precedente era stato concesso in occasione della 60 Charter Night) concesso direttamente dal Presidente Internazionale del Lions Club International e consegnato ad Antonio Bellia e ad Alfino Liotta dal Former International President, Pino Grimaldi;
 

NEG_4591
 

- ad Antonio Bellia è andato il premio: Membership Advancement key per avere presentato ben sette nuovi Soci nel Club;

- il Former International President, Pino Grimaldi, ha consegnato ad Alfino Liotta un attestato di riconoscimento, attribuitogli da parte del Presidente Internazionale del Lions Club International;

- al Socio del Club Elio Dottore il premio Melwin Jones, rilasciatogli da parte del Presidente del Club Antonio Bellia e del Consiglio Direttivo per l’anno sociale 2017 – 2018;

- ai soci: Francesco Bizzini ed Elio Dottore sono andati i premi “Incremento Soci Livello Oro del Centenario;

- a tutti gli Officiers del club, che hanno dato il loro apporto durante l’anno sociale appena concluso, sono stati consegnati attestati di riconoscimento.


2_p

E’ seguita la cerimonia del Passaggio della Campana da Antonio Bellia ad Alfino Liotta, il quale successivamente ha letto le sue dichiarazioni programmatiche sulle indicazioni che egli vorrà dare al proprio anno sociale e che qui si riportano integralmente:

“Autorità civili e lionistiche, Amiche ed Amici Lions, Gentili ospiti buonasera.

I Soci del L.C. Catania Host mi hanno fatto assumere la carica di Presidente del Club Lions più prestigioso d’Italia, l’unico che vanta nella sua storia ben cinque Governatori Distrettuali come hanno ricordato Pino Grimaldi e Salvo Giacona in occasione della 60° Charter Night del nostro sodalizio.

Il nostro è un Club che in questi 60 anni ha vissuto momenti memorabili rivendicando insieme alla leadership indiscussa anche la propria autonomia, nel rispetto dello statuto Internazionale, avendo al suo interno come punti di riferimento i nostri PDG Pogliese e Vacirca.

Il Catania Host grazie alla fattiva opera dei Presidenti che si sono succeduti nel tempo ha continuato a mantenere una significativa preminenza nel Distretto ed in tale ottica ringrazio Antonio Bellia per l’impegno profuso in questo ultimo anno sociale, con spirito di servizio, per avere tenuto alto il nome del nostro Club raggiungendo tutti gli obiettivi fissati all’inizio dell’anno.

Assicuro, nello stesso tempo, il mio impegno a continuare ad operare seguendo tutti gli indirizzi legati alla storia di questo glorioso Club, così come quelli provenienti dal Distretto perché il Lions Club Catania Host continui ad essere punto di riferimento per l’intero lionismo.

Sono un figlio d’arte in quanto mio padre era socio, unitamente ad un fratello del L.C. Adrano Bronte Biancavilla, mentre un altro fratello è stato socio fondatore del L.C. Canicattì Host.

La mia vita associativa la conoscete in tanti; inizia con la presidenza di Lucio Vacirca e successivamente i punti di riferimento sono stati, oltre ai Presidenti, Eduardo Grasso (mio professore universitario, Sossio Guarnaccia ed Antonio Pogliese a cui devo la nomina a Segretario Distrettuale senza aver ricoperto la carica di Presidente.

Ho fatto parte del Gabinetto Distrettuale con i Governatori: Pellegrino, Scamporrino, Di Pietro ed Amenta.

Ho ricoperto in questo Club numerosi ruoli ed oggi mi accingo a svolgere quello di Presidente, avendo bene in mente quanto è stato detto da Lucio Vacirca in occasione della nostra 60° Charter Night quando ha ricordato che tra i soci del nostro club è sempre esistita piena armonia.

In tale ottica, assicuro il mio impegno perché intendo porre i soci al centro dell’intera attività sociale, fornendo loro un significativo supporto organizzativo.

Prediligerò i Caminetti, quali momenti di aggregazione, in modo che i soci con maggiore libertà possano dare suggerimenti e/o formulare proposte, e perché no, critiche costruttive, ed in tale occasione potrebbero svolgersi attività di formazione non riconducibili a cariche di club.

Il nostro club appartiene ad una Associazione di Servizio (WE SERVE) proiettata verso la solidarietà.

Pertanto il Consiglio Direttivo esaminerà le proposte di service elaborate dalla Sede Centrale, dal Multidistretto e dal Distretto, auspicando una significativa sinergia con tutti i Club della Zona e della Circoscrizione.
Relativamente alla L.C.I.F. l'immediato Past-Presidente Antonio Bellia, nostro futuro Presidente di zona, seguirà le iniziative specifiche messe in atto da L.C.I e dal Distretto, confrontandosi con il Consiglio Direttivo al fine di concordare quelle da sviluppare.

Nell’ambito della solidarietà il club continuerà a sostenere il Progetto Civita.

Il Catania Host punterà ancora una volta sulla sussidiarietà sostenendo azioni rivolte verso la società civile e la cittadinanza attiva, supportando le Istituzioni, proponendo o sollecitando iniziative legislative, (riferimento alle due proposte di legge presentate dal Governatore Pogliese 2013 sulla sussidiarietà orizzontale e sul rischio sismico alla Regione Siciliana) così come altre rivolte allo sviluppo socio economico della nostra città.

In questo contesto, la presenza questa sera del Sindaco di Catania, On. Salvo Pogliese, al quale è riservata la più alta onorificenza del Club, ci rafforza nel proposito di perseguire il bene comune e per questo lo ringraziamo.

Le assicuro che durante l’anno non mancheranno momenti di confronto costruttivo perché tutti abbiamo a cuore la nostra amata città di Catania.

Confermo pertanto che, tra le varie attività, il Catania Host si occuperà con eventi mirati di Logistica, Trasporti, Turismo, Lavoro, Sanità.

Quanto sopraddetto è conforme all’art. II dello Statuto Internazionale ove sono evidenziati gli scopi della nostra Associazione ed in particolare:

– Promuovere i principi del buon governo e della buona cittadinanza

– Prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità

– Fornire un luogo di dibattito per discussioni aperte su tutte le questioni di interesse pubblico ad eccezione di argomenti di carattere politico e religioso.

Faccio presente che il Catania Host dispone di una propria sede con sala conferenze.

Saranno oggetto di particolare attenzione i nostri giovani Leo, e per questo, rinnovo alla Presidente Valentina Marino la disponibilità del Club Padrino a supportarli durante il loro anno di servizio.

Li invito pertanto, nel rispetto della reciproca autonomia, a camminare al nostro fianco perché insieme si possano realizzare grandi obiettivi; in tale ottica sarà il nostro Leo Advisor a tenere ben saldi i rapporti tra Lions e Leo.

Confermo, nello stesso tempo, che relativamente alle attività di sussidiarietà i Leo saranno coinvolti in modo significativo.

Con gli Otto Club sponsorizzati (dopo la chiusura del Randazzo) con i quali abbiamo condiviso e sono certo continueremo a condividere valori lionistici ed etici, cercherò di sviluppare iniziative mirate.

E’ motivo di orgoglio per il Catania Host che Pino Grimaldi socio del L.C. Enna, club da noi sponsorizzato, abbia ricoperto, unico italiano, la carica di Presidente Internazionale.

Il Consiglio Direttivo ha approvato che il Catania Host avanzi una proposta di Tema di studio Nazionale, che se sostenuta a tutti i livelli e da altri club, sarà presentata al prossimo Congresso Nazionale di Firenze, confidando nella generosa disponibilità e professionalità, da Carlo Alberto Tregua.

In relazione alla riforma del terzo settore il Catania Host potrebbe valutare, dopo che il Governo Nazionale emetterà i relativi Decreti attuativi, quanto sarà da farsi per rendere operativa la Fondazione di Lions club del Distretto 108YB costituita in data 15 giugno 2009, che allo stato attuale è parcheggiata nel limbo.

Questa struttura ha visto, per essermene interessato, l’adesione di 13 club in fase di costituzione ed il significativo apporto dei governatori: Giacona, Amodeo e Pogliese.

Reputo che con siffatto strumento si potrà essere maggiormente operativi nel territorio.

Talvolta, essere responsabile della gestione di un Club può significare essere soli, mentre tutti sappiamo che è necessario il lavoro in team dove si ascolta, si elabora e si decide.

Questa è la forza del Catania Host ove il Presidente, il Consiglio Direttivo e i soci tutti operano in pieno accordo per consolidare la leadership del club a tutti livelli.

Ringrazio con il Consiglio Direttivo tutti quelli che ci onorano con la loro presenza per aver voluto questa sera condividere questo pezzo di storia del nostro club.”

1_p
 

A conclusione della manifestazione del Passaggio della Campana sono seguiti gli interventi del Presidente di Zona in sede, Salvo Cristaudo, dei Past Governatori in sede, Lucio Vacirca ed Antonio Pogliese, del Past Presidente del Consiglio dei Governatori del Multidistretto Italia, Salvatore Giacona, e le conclusioni del Former International President, Pino Grimaldi.

Paolo NICOTRA
Corrispondente del Distretto per la 4° e la 5° Circoscrizione.


 

Site Map