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PASSAGGIO DELLA CAMPANA

AL L.C. CATANIA HOST

Venerdì 23 giugno, davanti ad una folta platea di soci ed invitati, nella splendida terrazza sul mare dello Auto Yachting Club di Catania, si è svolta la cerimonia di chiusura dell’anno sociale 2016-17 per il L.C. Catania Host con il tradizionale passaggio della campana tra Giuseppe Fichera ed Antonio Bellia.

Ad introdurre la serata è stato il cerimoniere del Club, l’ing. Carmelo Meli, che con sobria eleganza ha dettato i ritmi della Kermesse lionistica, che in qualche frangente ha proposto anche momenti di partecipata commozione.

A salutare e ringraziare i numerosi soci e tutte le autorità intervenute è stato il Presidente Giuseppe Fichera, che con un discorso breve ma toccante ha avvinto la platea in un turbinio di emozioni che hanno raggiunto il culmine nel minuto di raccoglimento invocato a favore delle vittime del terrorismo.

In una breve sintesi il discorso di commiato del Presidente Fichera: “Vi ringrazio per essere qui venuti per festeggiare il passaggio della campana al nuovo Presidente del Lions Club Catania Host Avv. Antonio Bellia, a cui tutti riconoscono grandi doti umane, etiche e professionali, che ne fanno una garanzia per un rapporto ottimale sia all’interno del Club, che con gli altri Clubs e con le Autorità lionistiche. Personalmente il mio anno di Presidenza, di cui credo essere ormai il decano, ha avuto una condizione facilitata per gli amichevoli consigli ricevuti dal Governatore Vincenzo Spata, dal Past Presidente Elio Dottore, dal segretario Francesco Branca e da quanti altri sarebbe qui troppo lungo elencare, ma che ringrazio. In base alle nostre capacità di cittadinanza attiva, abbiamo anche attivamente partecipato alle manifestazioni di solidarietà e sussidiarietà istituzionale. Includo fra i consigli graditi anche le critiche ricevute, perché necessarie ad una sana dialettica, nel superiore interesse della conduzione del Club. Quindi ancora grazie e ogni augurio al Presidente 2017.2018 Antonio Bellia.

Subito dopo, Giuseppe Fichera consegnava il distintivo di Presidente; il martello e la campana del Club al nuovo Presidente Antonio Bellia, che rivolgeva ai presenti un breve messaggio di saluto.

Il nuovo Presidente ha assicurato che il Lions Club Catania Host, continuerà a perseguire la propria “mission” di contribuire alla crescita socio-economica della nostra comunità per migliorare la qualità della vita delle persone, senza snaturare la propria vocazione al servizio ed alla sussidiarietà. Il tutto rivolgendosi in pari modo: alle classi emarginate ed alle nuove sacche di povertà che oggi connotano la nostra società per migliorarle; alle istituzioni pubbliche e private del nostro tempo per pungolarle al servizio ed al “Bene Comune”.

Verranno sviluppati i temi di studio distrettuali, così come tanbti altri argomenti di importanza generale nel campo della Cultura, della Finanza, dell'Arte, del Commercio e della Pubblica amministrazione, e ciò per gli ovvi riflessi di questi sul benessere economico, sociale e spirituale della nostra Comunità. Subito dopo, il Presidente Bellia ha presentato il nuovo Consiglio Direttivo del Lions Club Catania Host per l’anno sociale 2017/18 nelle persone:

Nel corso della cerimonia, venivano letti i saluti ed i voti augurali del Sindaco della Città Metropolitana di Catania Sen. Enzo Bianco e del Past Presidente del Consiglio dei Governatori Avv. Salvatore Giacona, mentre venivano premiati i soci: Antonio Pogliese (Sponsor di 25 soci); Elio Dottore e Francesco Bizzini (Crescita associativa); Giovanni Russo (40 anni); Dorotea Quartararo (20 anni); Ettore Toscano (15 anni). Gli interventi: del Presidente Leo Giovanna Furneri; del Presidente di Zona Luigi Savarino; del Presidente di Circoscrizione Maurizio Gibilaro; dei Past Governatori Lucio Vacirca ed Antonio Pogliese concludevano la magnifica serata.

Orazio Somma


PROGETTO CIVITA

SCREENING GRATUITO DELLA VISTA

Il Lions Club Catania Host, da anni impegnato nel PROGETTO CIVITA, a sostegno delle iniziative umanitarie di Padre Giuseppe Scrivano, Parroco della Parrocchia di San Francesco di Paola, agli Archi della Marina, oggi 26 aprile 2017, ha messo a disposizione della collettività l'UNITA' OFTALMICA MOBILE del Distretto Lions Sicilia, dotato di personale medico specialistico altamente qualificato, per controlli preventivi della vista, a titolo assolutamente gratuito.

Prevenire la cecità è una delle più importanti iniziative umanitarie intraprese dalla Lions Club International Foundation, tanto da meritare l’alta onorificenza di “Cavalieri della luce”.

Fu per prima volta, nel lontano 1925, la scrittrice statunitense sordo-cieca Helen Keller, a definire i Lions “Cavalieri dei ciechi nella crociata contro le tenebre”.

Da tempo, inoltre, i Lions, attraverso il coinvolgimento di esperti, organizzazioni e governi, portano avanti il progetto SightFirst, un insieme di interventi mirati a costruire sistemi completi di cura per gli occhi per combattere le cause principali della cecità e prendersi cura di non vedenti e ipovedenti.

Il programma SightFirst finanzia progetti sostenibili di alta qualità che forniscono servizi oculistici, sviluppano infrastrutture, formano personale e/o forniscono riabilitazione ed educazione in comunità bisognose. Tra le più preoccupanti cause principali di cecità e ipovisione vi sono: cataratta, oncocercosi, tracoma, vizi di refrazione non corretti e, particolarmente nei paesi più sviluppati, malattie della vista dovute a diabete e glaucoma. I Lions hanno raccolto più di 415 milioni USD per finanziare il programma SightFirst e salvare la vista in tutto il mondo.

Lo screening di oggi, riservato ai bisognosi del quartiere della Civita a Catania, è una delle tante missioni dell’Unità Oftalmica Mobile che il Distretto Lions 108yb Sicilia continuamente promuove per prevenire la cecità curabile.


Antonio Bellia

Presidente eletto 2017-18


Il 07 aprile 2017 al Plaza Hotel di Catania, sotto la presidenza del Prof. Giuseppe Fichera, si è riunita l’assemblea plenaria del Lions Club Catania Host per deliberare sull’avvicendamento delle cariche di club per l’anno sociale 2017-18.

Per corale acclamazione l’Assemblea ha eletto presidente per il nuovo anno sociale l’Avv. Antonio Bellia, già 1° Vice Presidente del club, mentre ad occupare la carica lasciata libera dal Bellia sarà il Dott. Alfino Liotta. Sempre per acclamazione, è risultata eletta alla carica di 2° Vice Presidente del Club, la Dott.ssa Francesca Toscano, mentre l’Avv. Antonello Guido è stato eletto tesoriere e prenderà il posto del Dott. Orazio Somma giunto a fine mandato. La Prof.ssa Maria Satariano, infine, è stata nominata componente del collegio dei Revisore dei Conti.

Nell’ottica del nuovo Presidente, l’anno sociale che verrà, sarà un anno particolarmente importante per il Lions Club Catania Host, 60 anni fa, infatti, germogliava in Sicilia il seme del lionismo, dapprima a Palermo e dopo pochi mesi a Catania.

Ora come allora, uomini di buona volontà si misero assieme, per forgiare ai principi del buon governo e della buona cittadinanza le generazioni future, per contribuire alla crescita morale e sociale delle propria comunità.


L’associazionismo di servizio

ed il mondo dell’Università

LA SOCIETA’ CIVILE INCONTRA I CANDIDATI

A RETTORE DELL’UNIVERSITA’ DI CATANIA

Sabato 28 gennaio 2017, nella splendida sala “Erice” del Mercure Hotel di Catania, il Lions Club Catania Host, ha organizzato l’ultimo dei dibattiti incontro, tra i due candidati alla carica di Rettore dell’Ateneo Catanese: il prof. Francesco Basile ed il Prof. Enrico Foti.

L’incontro, a pochissimi giorni dall’apertura delle urne, è stato particolarmente significativo, ed ha destato particolare interesse, perché ha consentito ai due candidati di tracciare le linee guida dei rispettivi programmi, davanti ad un pubblico diverso rispetto a quello che aveva assistito ai precedenti dibattiti, tutti svoltisi all’interno del mondo universitario.

Il confronto aperto alla cittadinanza, ed alle molteplici professionalità che l’associazionismo di servizio offre alla nostra società,  è stata la parte predominante di questo interessantissimo dibattito, laddove alle tante analisi hanno fatto pendant altrettante idee ed interessantissime proposte.

Ad aprire il dibattito ed a fare gli onori di casa è stato il prof. Giuseppe Fichera, Presidente del Lions Club Catania Host, che ha tracciato la storia e l’importanza che  l’Ateneo catanese ha sempre avuto nel corso dei secoli. A portare il saluto del Governatore del Distretto Lions 108YB Sicilia Vincenzo Spata, è stato il Prof. Rosario Francesco Faraci, Delegato Distrettuale Lions per l’Università, mentre a coordinare ed a moderare l’incontro, con la consueta e riconosciuta maestria, è stato il Dott. Antonio Pogliese, Past Governatore del Distretto Lions 108YB.

Tanti gli interventi e le domande scaturite dalla qualificatissima platea, che hanno consentito ai due candidati di confrontarsi ampiamente in un clima di assoluta serenità, laddove gli alti contenuti e le innovative proposte non hanno lasciato spazio alle sterili polemiche che di norma caratterizzano i dibattiti “elettorali”.    

Nel corso della serata, inoltre, è stato presentato un nuovo socio per il L.C. Catania Host, nella persona di Pino Santangelo, già socio fondatore e presidente del L. C. Catania Stesicoro Centrum, che vanta un trascorso lionistico di primissimo livello (progressivo Melvin Jones, premiato dal Presidente Internazionale Joe  Preston nell’anno 2014/15 con la Leadership Medal) oltre alle numerose deleghe distrettuali (cerimoniere distrettuale, cerimoniere del congresso nazionale di Taormina) e del Multidistretto (Membro effettivo della Commissione Affari Interni per il triennio 2013/2016).


CONVIVIALE DEGLI AUGURI

Nella splendida tenuta “La Falconiera” di Santa Tecla, in un contesto naturalistico di rara bellezza, dove la lussureggiante Timpa di Acireale, ricca di inebrianti e rigogliose fioriture, si specchia nell’azzurro mare di Sicilia, il Lions Club Catania Host si è riunito, ancora una volta, per la tradizionale conviviale di Natale.

Il Presidente Fichera ha indirizzato ai numerosi soci intervenuti il proprio saluto e gli auguri per le incombenti festività natalizie e di fine anno, rassegnando, altresì, copiose ed interessanti idee e proposte per l’attività che il Club sarà chiamato a svolgere nel prossimo futuro. Sono tante, infatti, le iniziative messe in campo dal Club sia nel sociale quanto nella sussidiarietà, a riprova della primazia che il Catania Host da sempre esercita nel campo della solidarietà e dell’impegno civico.
Il Presidente ha ricordato, infatti, come sono stati rinnovati gli impegni assunti dal Club per l’adozione a distanza, nel lontano Burkina Faso di giovani in età scolare, così come tutti gli altri impegni a sfondo umanitario assunti nei confronti della gioventù più bisognosa e meritevole, sia sotto forma di borse di studio e sia con l’acquisto di materiale didattico e/o ludico.

Quella del 18 dicembre 2016 è stata anche l’occasione per accogliere, nella consueta armonia ed amicizia che contraddistingue il nostro Club, i nuovi “acquisti” che dal 1° gennaio 2017 entreranno a far parte della grande famiglia del Lions Club Catania Host. Si tratta di eminenti personalità, già soci Lions, che nel passato si sono distinti per il loro impegno e per il loro servizio. A sposare la sfida che il Catania Host lancia a tutti gli uomini di buona volontà, per un mondo più giusto e solidale, sono stati: l’Avv. Gaetano Aloisi ed il Dott. Manlio Leonardi, entrambi provenienti dal L.C. Acicastello ed il Dott. Giosuè Franco proveniente dal L.C. Taormina.

Ad accogliere i nuovi soci, ed a consegnare loro il guidoncino del Club, sono stati, unitamente al Presidente Fichera, i Past Governatori del Distretto 108 YB Lucio Vacirca ed Antonio Pogliese.
Nel corso della cerimonia è stato consegnato alla Dott.ssa Francesca Toscano, già amica di Melvin Jones, lo Chevron per i 15 anni di appartenenza al Lions Club International, mentre il socio Antonio Bellia è stato insignito del premio “Chiave” per la crescita associativa da parte del presidente di zona Luigi Savarino che ha anche chiuso l’assise portando i saluti e gli auguri del Governatore del Distretto 108 yb Vincenzo Spata, premiando il Club con il “Membership satisfaction” per l’anno sociale 2015-16 presieduto da Elio Dottore.


Rossocorallo:

I Presepi ed altri capolavori

Domenica 18 dicembre 2016, nel Museo Diocesano di Catania è stata inaugurata, alla presenza del Governatore Vincenzo Spata, la mostra  “Rossocorallo: i presepi e altri capolavori”.

L’evento risponde alla necessità di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico, considerato tanto nella sua specifica valenza storico artistica, quanto come testimonianza di un’ininterrotta storia di bellezza, cultura e tradizione, puntando altresì, ad avvicinare i giovani ad arti e mestieri della tradizione culturale del territorio, per mezzo di strumenti utili alla creazione di imprese artigianali che non tralascino di valorizzare storia e tradizione della Sicilia.

È  questo il concetto che sta alla base del Tema di studio distrettuale Lions “Promozione e sviluppo del nostro territorio”, fortemente voluto dal Governatore del distretto Lions 108 yb, Vincenzo Spata e che i club Lions appartenenti alla IV circoscrizione Lions di Catania con il Lions Club Catania Host Capofila - su proposta della Prof.ssa Antonella Mandalà, componente del 2° Comitato di Lavoro Antiche arti e mestieri della tradizione siciliana, afferente, appunto, al Tema di Studio Distrettuale “Promozione e sviluppo del nostro territorio” - hanno scelto come tema del Convegno, in collaborazione con la Delegazione FAI di Catania ed il Museo Diocesano di Catania .

La Prof.ssa Antonella Mandalà, di comune accordo con il presidente del Club Lions Catania Host, Prof. Giuseppe Fichera, con il Delegato responsabile del Tema di studio distrettuale, Dott. Francesco Bizzini, con la Delegata del 2° Comitato per il Tema di studio distrettuale, Prof.ssa Lina Severino e con il presidente della IV circoscrizione, Dott. Maurizio Gibilaro hanno pensato ad un evento che potesse offrire, non solo la conoscenza di antiche arti e mestieri, ma anche l’opportunità di riflettere sulle possibili azioni da compiere nel presente, affinché queste tradizioni possano trasformarsi in occasione di sviluppo sociale ed economico, soprattutto per le nuove generazioni.

Al riguardo è stato scelto il Maestro Platimiro Fiorenza, illustre artigiano corallaio inserito nel Libro dei Tesori Umani Viventi, uno dei quattro libri del R.E.I. (Registro delle Eredità Immateriali) istituito dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione, con il D.A. n. 77 del 26 luglio 2005, facendo riferimento  alla  Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003,  in cui si definiscono come Eredità Immateriali (Intangible Cultural Heritage)  “l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati, che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale”.

Al convegno di apertura hanno preso parte illustri relatori ed ospiti, quali la prof.ssa Barbara Mancuso, Docente del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, la dott.ssa Maria Teresa Di Blasi,  storico delle tradizioni popolari della Soprintendenza di Catania e l’ing. Antonio Castano, componente commissione nazionale per l’Unesco - Comitato giovani Catania, il Delegato della Zona Lions 11 Lions Luigi Savarino oltre, naturalmente, alla presenza eccezionale del maestro corallaio Platimiro Fiorenza e dei suoi straordinari capolavori, allestiti all’interno di una mostra fortemente voluta dal Governatore del distretto Lions dott. Vincenzo Spata, mentre a tagliare il nastro è stato il Presidente del Club Lions Catania Host – Capofila, Prof. Giuseppe Fichera.

La mostra è curata dalla Prof.ssa Marilisa Yolanda Spironello, Delegata FAI di Catania e dalla Dott.ssa Rosadea Fiorenza, figlia del Maestro ed esperta in tecniche orafe che sarà visitabile, con ingresso a pagamento, dal 19 dicembre sino all’8 gennaio nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 9-14; martedì e giovedì anche ore 15-18; sabato ore 9-13. Chiusura il 25 e 26 dicembre, il primo gennaio e il 6 gennaio.

La mostra - che si pone come obiettivo primario quello di generare un nuovo ed interessante dibattito sulla natura, funzione e sul valore formativo, intellettuale ed economico di questa eredità immateriale di Sicilia - ospiterà al suo interno un’accurata raccolta di opere che spazieranno dai pregiatissimi gioielli, non tralasciando tutta la sezione dedicata agli oggetti d’arte sacra, sino a giungere al vero acme dell’intera esposizione: un’importantissima selezione di presepi d’autore del Maestro, viva testimonianza dell’amore incondizionato verso un’arte millenaria, che permea le sue radici nella memoria e nella storia di un intero popolo. 

L’evento, considerate le tematiche legate al Patrimonio immateriale e alle best practice relative alla promozione culturale ha ricevuto il patrocinio istituzionale del Comune di Catania e l’importante supporto del Museo Diocesano di Catania come promotore dell’evento e mediatore dei rapporti istituzionali. Del resto, il recupero della memoria, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio immateriale sono state recentemente poste al centro delle politiche culturali, affinché tale patrimonio possa trasformarsi in preziosa risorsa per l’identità sociale e lo sviluppo culturale ed economico del territorio, puntando all’ideazione di nuove start-up per i giovani.

Per tale motivo, si è  pensato ad un workshop che potesse fungere da legante e punto di congiunzione tra l’antica filiera siciliana e le nuove tecniche di produzione collegate alla  digital fabrication, applicata al settore dei gioielli, offerto da FABLAB  - Catania di Carmen Russo, con lo scopo di approfondire tutte le specificità appartenenti al mondo del gioiello, partendo dagli antichi procedimenti di lavorazione, sino a giungere alle nuove metodologie industriali, ai sistemi di progettazione digitale e di stampa 3D. Alcuni di questi  prodotti, saranno esposti tra l’altro, presso le sale del Museo Diocesano,  per far meglio comprendere come le nuove tecnologie, possano coniugarsi adeguatamente alle arti antiche e ai mestieri del passato, in una moderna rivisitazione e rappresentare, al contempo, un’occasione di sviluppo sociale.
Pertanto il workshop, permetterà ai giovani partecipanti e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, coordinati dalla Dott.ssa Mery Scalisi, cultrice di Storia dell’Arte presso l’Istituzione, di poter acquisire le competenze e le conoscenze necessarie per poter intraprendere una propria attività lavorativa.

L’evento, quindi, secondo le diverse matrici che lo costituiscono, verrà ad inserirsi sul piano dell’offerta culturale, come evento di punta ed appuntamento esclusivo, articolato e strutturato in maniera polifunzionale e spendibile a gradi e misure differenti, creando intorno al mondo delle eredità immateriali e al patrimonio culturale siciliano, una rinnovata attenzione e nuovi spunti per politiche ed attività di salvaguardia e valorizzazione.

Il maestro Platimiro Fiorenza, è stato definito “come autentico esempio di laboriosità e continuatore della migliore tradizione artigianale trapanese” dalla prof.ssa Maria Concetta Di Natale, rappresenta un unicum nella storia, nell’arte, nella tecnica di lavorazione e rielaborazione del prezioso corallo, di cui si serve con grande perizia e con risultati di grande modernità nell’ambito della tradizione.

Il maestro, infatti, nel corso degli anni è stato insignito di importanti riconoscimenti: nel 2003 gli viene conferito dall’Assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Trapani il premio “Saturno - artigiano del mare”; nel 2004 riceve da parte del Club UNESCO di Trapani il premio come “Conservatore attraverso l’insegnamento della lavorazione dei coralli”; nel 2011 la Camera di Commercio di Trapani gli assegna una medaglia d’oro come “Premio fedeltà al lavoro e al progresso economico”; nel 2013 riceve dal Lions Club di Catania il “Premio Faro Biscari” e un nuovo riconoscimento di prestigio: entra a far parte del R.E.I. Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, nel “Libro dei Tesori Umani Viventi”- Secondo quanto affermato dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003.

L’artista ha, inoltre, eseguito importanti lavori di restauro per i più famosi antiquari al mondo, dislocati tra Palermo, Roma, Firenze, Londra, New York collaborando per gli interventi di consolidamento di alcuni pezzi del Museo di Capodimonte a Napoli. Ha dato, ancora, il proprio originale contributo alla celebre manifestazione dei Misteri di Trapani restaurando importanti gruppi scultorei e realizzando pregiate opere in oro e argento. In questi anni ha tenuto conferenze e lezioni presso Università, Istituti d’Arte e Corsi Regionali e la sua bottega ha ospitato giovani appassionati che hanno aperto in tutta Italia le proprie attività legate alla lavorazione del corallo. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni come quella del Museo Diocesano di Monreale o dei Musei Vaticani a Roma. 


PRANZO PER I POVERI

ALLA "CIVITA"

Sabato 17 dicembre il L.C. Catania HOST, ancora una volta, nell’ambito delle sfide umanitarie del centenario, ha sviluppato il “service alleviare la fame” garantendo il pranzo a circa 200 poveri del quartiere CIVITA.

Da sempre il “progetto CIVITA” costituisce il principale impegno del Club sul territorio, dal punto di vista umanitario e della solidarietà nei confronti dei più bisognosi. Sono anni, infatti, che il nostro Club promuove iniziative sociali ed umanitarie per il riscatto di uno dei quartieri più poveri della città, in piena sinergia con il parroco della Parrocchia di San Francesco di Paola, il dinamicissimo Don Giuseppe Scrivano, che è punto di riferimento costante e prezioso per gli abitanti del quartiere.

In quest’ottica sono state tante le iniziative promosse e finanziate dal L. C. Catania Host in questi anni, per i bambini e per i poveri della “Civita”: dagli screening medici e diagnostici, alle consulenze professionali (legali, finanziarie, tecniche ecc.) per non dimenticare l’acquisto di strumenti musicali e supporti didattici per i bambini del quartiere.

Così giorno 17 dicembre, i nostri soci hanno voluto offrire un lauto pranzo ai bisognosi del quartiere, con tanto di tavoli riccamente imbanditi nella navata centrale della Chiesa, per un numero complessivo di circa 200 persone.

Tanti volontari, compresi numerosi soci, si sono adoperati per servire ai tavoli, ed alla fine del lauto pranzo, non sono mancati nemmeno i dolci offerti dai volontari della parrocchia.


XV° PREMIO DANZUSO

Anche quest’anno il Lions Club Catania Host ha contribuito ad organizzare il Premio Danzuso, che è giunto alla XV edizione. Questa prestigiosa manifestazione è stata infatti istituita 15 anni fa dal nostro Club Lions assieme alla SCAM (Società Catanese Amici della Musica), in omaggio a Domenico Danzuso, grande giornalista, storico e critico teatrale e musicale, una delle più importanti personalità della vita culturale catanese dello scorso secolo, già socio del Lions Catania Host, scomparso nel 2000. Una eredità tenuta sempre viva anche grazie all'opera della moglie Lina, madrina dell'evento. 

L'evento quest'anno si è svolto nella splendida cornice del Teatro Sangiorgi sabato 10 dicembre 2016, ed a rendere l'atmosfera ancora più festosa è stata l'Orchestra giovanile del T.V.B. (Teatro Vincenzo Bellini), diretta con grande passione e spirito di sacrificio dal Maestro Pietro Marchese, che indirizza verso l'arte bambini ed adolescenti appartenenti spesso a categorie sociali molto disagiate, sottraendoli con lo studio della musica e con lo spirito di gruppo a potenziali rischiose devianze di natura criminale.

Questo evento si distingue per il concreto aiuto riservato alla gioventù, così come il rodato “Progetto Abreu” che il Lions Catania Host, unitamente all’Associazione Alkantara, cura da alcuni anni nel più vasto ambito del “Progetto Civita”, garantendo un costante sostegno ai giovani della Parrocchia di San Francesco di Paola, magnificamente guidata da Padre Giuseppe Scrivano.

Ad organizzare il Premio Danzuso sono stati quest'anno, assieme alla SCAM e al Lions Catania Host, il Teatro Massimo Bellini, il Teatro Stabile, l'Accadenia delle Belle Arti, e l'Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, con il patrocinio del Comune.  Le precedenti edizioni del premio Danzuso hanno visto la premiazione di artisti e personalità di chiara fama, come Pippo Baudo, Leo Gullotta, Gabriele Lavia, Lucia Poli, Pippo Pattavina e Tuccio Musumeci.

L’edizione 2016 non è stata da meno, ed ha premiato Nino Milazzo, giornalista di chiara fama, dotato di grande rigore morale, già vicedirettore del Corriere della Sera, ed editorialista del Quotidiano La Sicilia.

Per la sezione prosa il premio Danzuso è andato agli attori Maurizio Perracchio e Manuela Ventura, ed alla scenografa Angela Gallaro Goracci. Per la sezione musica il premio è stato assegnato al Flautista Giovanni Roselli.

A comporre la qualificata giuria erano: oltre al Prof. Giuseppe Fichera, Presidente del Lions Club Catania Host;  Francesco Nicolosi, Direttore Artistico del Teatro Massimo Bellini, direttore del Teatro Stabile di Catania; Giuseppe Montemagno, presidente della Società Catanese Amici della Musica; Maurizio Scaparro, noto regista; il critico teatrale Andrea Bisicchia; Virgilio Piccari, Direttore dell'Accademia delle Belle Arti, ed Enzo Zappulla, Presidente dell'Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano.

Durante la cerimonia di premiazione, il Presidente del Lions Club Catania Host, nell’ottica di servizio nel sostegno ai giovani, ha premiato con una borsa di studio del valore di 500 euro, Andrea Scaccianoce, allievo meritevole del Corso di Scenografia dell'Accademia delle Belle Arti di Catania, a dimostrazione del fatto che i Lions sono sempre vicini al mondo giovanile e fortemente impegnati a diffondere la cultura ed a sostenerla.

Questa iniziativa si inquadra nell’ambito del Service del Centenario del Lions International dedicato alla sezione giovani, e si aggiunge alle altre lodevoli iniziative propugnate dal Lions Club Catania Host in favore dei giovani.  

Elio Dottore


DOVE VA LA FAMIGLIA?

Dove va il diritto di famiglia?” è la domanda posta al centro di un meeting organizzato dal Lions Club Catania Host giorno 18 novembre 2016 presso l’Hotel Royal di Catania e che ha veduto come relatori i professori Massimo Paradiso e Giovanni Di Rosa, ordinari di Diritto privato nell’Università di Catania.

Ad introdurre i lavori è stata la sapiente mano del Presidente Giuseppe Fichera, mentre a moderare il dibattito è stato il noto Avvocato matrimonialista Antonello Guido. L’incontro si proponeva di fare il punto sullo stato attuale del diritto di famiglia che, dopo la riforma generale del 1975, ha veduto succedersi una serie incessante di innovazioni che ne hanno fatto un cantiere inesausto e in perenne divenire. Basti ricordare le leggi sull’adozione dei minori e sulla procreazione assistita, sull’affido condiviso e sull’unificazione dello stato di figlio: riforme, alle quali si sono costantemente affiancati interventi giurisprudenziali, nazionali ed europei, che hanno modificato radicalmente l’assetto della disciplina vigente, non di rado travalicando le scelte politico-legislative.

In breve, il quadro normativo che oggi si delinea può riassumersi dicendo che la famiglia legittima non rappresenta più l’unico modello di convivenza familiare approvato dal legislatore.

Da questo le domanda: DOVE VA IL DIRITTO DI FAMIGLIA?

Abbiamo chiesto allo stesso relatore Prof. Massimo Paradiso, nostro socio e Past Presidente, di dedicarci un breve compendio di quanto è emerso nel corso del meeting:In sintesi, la risposta è stata che la famiglia è alla ricerca di una nuova identità, dopo il “terremoto” sociale e giuridico che l’ha investita. Negli ultimi 50 anni infatti si sono susseguite una serie incessante di riforme e di innovazioni che ne hanno rivoluzionato l’assetto complessivo. Basti rammentare le leggi su: divorzio, riforma generale del 1975, aborto, modifica dei caratteri sessuali, adozione, procreazione medicalmente assistita, filiazione, convivenza di fatto e unioni civili. Se poi si guarda alle riforme degli ultimi anni, più che di una rivoluzione si è trattato di un totale ribaltamento dell’assetto consegnatoci dalla tradizione. La tradizione conosceva un’unica forma di famiglia socialmente e giuridicamente accettata, quella fondata sul matrimonio, e una pluralità di status di figli: ben 8 diverse classificazioni (legittimi e illegittimi, naturali e legittimati, affiliati e adottivi, adulterini e incestuosi, e certo bene ha fatto la riforma del 2013 ad abolire queste distinzioni). Oggi, al contrario, abbiamo un unico status di figlio, con gli stessi diritti, al quale si contrappone un’ampia varietà di modelli e aggregazioni ‘coniugali’ e familiari. Sono infatti almeno una decina  le figure che si affacciano all’orizzonte: matrimonio, unione civile, convivenza di fatto e convivenza di mero fatto,  convivenza tra persone dello stesso sesso e convivenza regolata per contratto; e ancora, famiglia mono-genitoriale, famiglia ricomposta, famiglia con figli e con genitori dello stesso sesso. Dunque almeno una decina di “modelli” o gruppi familiari a fronte di un unico status di filiazione. Ma c’è poi un altro ribaltamento dell’assetto tradizionale che riguarda il contenuto dei rapporti. Ieri la libertà dei singoli aveva ampio spazio nel rapporto di filiazione e ben poco nel matrimonio, caratterizzato da doveri inderogabili. Oggi è ampia la libertà nei rapporti di coppia e ben poca nel rapporto coi figli. Ampia è oggi non solo la facoltà di scelta tra i tanti modelli di convivenza, ma anche la libertà nella determinazione di diritti e doveri e nello scioglimento del rapporto: per divorziare basta un semplice accordo tra le parti e un modesto onere: 6 mesi di attesa nel matrimonio, 3 mesi nell’unione civile e una semplice comunicazione nella convivenza. Per contro, si è rafforzato il rapporto di filiazione, garantito da un insieme di norme vincolanti per i genitori. Basti ricordare che ieri lo status di “figlio” in senso pieno dipendeva dal matrimonio tra i genitori e solo dal matrimonio derivavano i legami di parentela; oggi, lo status di figlio prescinde da un valido matrimonio tra i genitori ed è invece dalla nascita di un figlio che sorge il rapporto di parentela. Inoltre, la presenza di figli anzitutto può: legittimare i genitori che siano minori d’età a contrarre matrimonio, impedire un immediato scioglimento del matrimonio e consentire di convalidarlo ove esso sia nullo; ma altresì ha già consentito, in via giurisprudenziale, la costituzione di forme coniugali che dovrebbero costituire reato, come la poligamia. Ieri era il padre che decideva dove collocare il figlio, se nella «casa paterna» o in un’altra; oggi il figlio ha «diritto di crescere in famiglia» e le sue esigenze economiche, anche se maggiorenne, possono comportare non solo il diritto al mantenimento diretto, ma anche il diritto a un assegno periodico e l’attribuzione in proprietà di beni dei genitori (quando vi sia un fondo patrimoniale). Ieri, nei vecchi codici, in caso di «traviamenti» o di «cattiva condotta» del figlio il padre poteva «collocarlo in un istituto di correzione», e anche quando era la condotta del genitore ad essere pregiudizievole, era sempre il figlio che poteva essere allontanato da casa; oggi è invece il genitore che dovrà lasciare la casa familiare. Ieri, il figlio doveva «onore» e «obbedienza» ai genitori e l’educazione doveva essere «conforme ai principi della morale». Oggi, aboliti tali relitti, il figlio ha diritto di essere educato nel rispetto della sue «capacità, inclinazioni e aspirazioni» ed è munito di una sorta di “potere di ripudio” dei genitori: anzitutto, a differenza dei genitori, può rifiutare l’instaurazione del rapporto di filiazione (pur mantenendo il diritto al mantenimento e i diritti successori), oltre a poter rifiutare gli alimenti e a poter diseredare il genitore che sia decaduto dalla potestà. In poche parole, tutte le innovazioni legislative consacrano come nuovo protagonista del fenomeno-famiglia il figlio, visto che i genitori, pur se divorziati o mai conviventi, sono comunque tenuti a collaborare, a creare una intesa tra di loro, se vogliono mantenere il pieno esercizio della funzione educativa verso i figli, e magari per evitare di incorrere nelle sanzioni civili e penali (compreso il risarcimento dei danni) previste per i casi di inadempienze agli obblighi di assistenza. In definitiva, è la famiglia che sopravvive alla crisi della coppia in funzione dei figli, così dando ragione a chi ieri li vedeva come il primo e indefettibile tra i fini del matrimonio, e a chi, oggi, parla di indissolubilità della famiglia: indissolubilità, che prende il posto di quella che si è voluto espungere dal matrimonio. Molte sono le ragioni profonde di queste e di altre radicali innovazioni in tema di diritti della persona: in estrema sintesi, esse trovano radice ultima nelle incertezze che oggi circondano la stessa essenza dell’essere umano e le ragioni della sua dignità. Ciò che si traduce poi nel rifiuto di scegliere modelli di comportamento e obiettivi comuni oltre i desideri individuali: ci si limita cioè a registrare l’esistente senza operare delle scelte, sì che la sola chiave di lettura utile sembra la categoria tutta contemporanea del desiderio: quel “desiderio-desiderante” già teorizzato sul piano filosofico, e il “desiderio-possibile” sul piano tecnologico. In teoria si tutelano i bisogni umani, in pratica si tutelano i desideri individuali, con l’unico limite della fattibilità. Si può fare? Si fa! E si fa a spese pubbliche, com’è necessario che sia posto che il ‘privato’ è ormai l’unico ‘pubblico’ che ci rimane. Non vuoi figli? puoi farti sterilizzare e puoi comunque abortire. Vuoi dei figli al di là dei limiti biologici? ecco la procreazione assistita. Ne son venuti troppi? C’è l’aborto selettivo. Non puoi averne col tuo compagno? ecco la fecondazione eterologa. Non basta? puoi affittare un utero. Lo vuoi sano e biondo? puoi scegliere su cataloghi, commissionare diversi opzional e decretare un collaudo negativo se non è venuto secondo capitolato. Hai molte mogli al tuo paesello natio? ecco autorizzato anche da noi un nuovo tipo di famiglia: quella poligamica. La tua cultura ti chiede il pugno di ferro con i figli? dobbiamo avere comprensione. E ancora. Non ti ritrovi nel tuo sesso? puoi cambiarti i connotati sessuali. Non ti ritrovi nel tuo sesso ma non vuoi cambiarti i connotati sessuali? Oggi, la Corte costituzionale dice che non è più necessario alcun intervento chirurgico: basta il «rigoroso accertamento» che tu ti senta di sesso diverso. Ti sta bene il tuo sesso anatomico ma non ti ci vuoi imprigionare? la teoria del gender è fatta apposta per te. In definitiva, la flessibilità, il cambiamento divengono oggi la regola e vengono anzi rivendicate come espressione di spontaneità e perciò di autenticità. Mobilità, indeterminatezza, mutamento contingente sono ormai le caratteristiche della nostra società liquida. Restano tuttavia molti segni di speranza. Le riforme recenti testimoniano che la dimensione familiare risponde a un’esigenza perenne e che il bisogno di famiglia resta sempre vivo. In definitiva, è stata clamorosamente smentita la profezia degli anni 70 che parlava di «morte della famiglia»: pur tra tante contraddizioni, emerge che il bisogno di famiglia resta sempre vivo. Ed è questa la speranza che dobbiamo coltivare tutti noi, in particolare in questo che è «l’anno della misericordia», perché misericordia è anche maternità e la maternità stessa è misericordia, se è vero che in ebraico lo stesso termine indica sia la compassione sia il grembo materno, in quanto simbolo di ospitalità e di accoglienza: è il luogo sicuro, la casa, da cui si parte per avventurarsi nel mondo.

Dopo le brillanti relazioni tante sono state le domande poste ai due relatori a riprova del grande interesse che il meeting ha suscitato nei presenti, mentre a chiudere i lavori è stato il Presidente di Zona Luigi Savarino, che ha anche portato il saluto del Governatore del Distretto Lions 108YB Vincenzo Spata.      


 

Il L.C. Catania Host celebra

59 anni di lionismo

Ieri  09 ottobre 2016, nella splendida tenuta “La Falconiera” di Santa Tecla,in un contesto ambientale di rara bellezza, dove la lussureggiante Timpa di Acireale, ricca di odori inebrianti e di rigogliose fioriture di zagara, si specchia nell’azzurro mare di Sicilia, il Lions Club Catania Host ha celebrato la sua 59esima charter.

A rendere questo evento ancora più solenne e significativo, è stata la presenza del Governatore Vincenzo Spata e dell’intero gabinetto distrettuale 108 YB Sicilia in visita amministrativa, oltre quelle del Delegato di zona Luigi Savarino e del Presidente della IV Circoscrizione Maurizio Gibilaro.

Ad accogliere il Governatore e tutto il suo staff è stato il Presidente Giuseppe Fichera, che dopo il messaggio di benvenuto ha illustrato le linee programmatiche del club per il nuovo anno sociale 2016-17, ricco di  numerose idee e proposte innovative per un lionismo sempre più protagonista del nostro tempo.

Il Presidente Fichera, ha ricordato come il 9 ottobre 1957, secondo in Sicilia al solo Club di Palermo, nasceva il Lions Club Catania tra le figure più eminenti della borghesia catanese, per rispondere ai bisogni di una società sempre più proiettata verso un crescente “benessere” dopo gli anni bui del dopoguerra, al fine di promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza.

Il Presidente ha calorosamente ringraziato il Governatore per l’attenzione riservata al Catania Host ed ai suoi soci sin dall’inizio del suo mandato, scegliendo tra l’altro di iniziare il nuovo anno sociale proprio da Catania, lo scorso 2 luglio, in occasione del Meeting del Lions Catania Host sul “G7 in Sicilia”. Il Presidente Fichera, infine,  ha garantito la costante ed attiva partecipazione del Club a tutte le attività che il Distretto deciderà di promuovere.

Particolarmente apprezzate le parole del 2° Vice Governatore, che ha suscitato calorosi consensi e sentimenti di grande commozione  allorquando ha ricordato la figura di Sossio Guarnaccia (già Presidente del  Consiglio dei Governatori), sottolineandone la grande statura di uomo e di Lion. Vincenzo Leone ha ricordato che quando da giovane Leo lo ebbe ad incontrare, non si scontrò con la supponenza di uno che aveva raggiunto significativi traguardi lionistici, ma con la benevola e mite accoglienza di chi interloquiva “da pari a pari” per spronarlo a crescere nell’orgoglio dell’appartenenza come uomo e come Lion.

Anche il 1° Vice Governatore Ninni Giannotta ha salutato con favore le iniziative e le proposte del Catania Host, apprezzandone soprattutto l’impegno profuso sul territorio, laddove il servizio reso a favore dei poveri del quartiere “Civita”, ne costituisce l’esempio più calzante per un lionismo di servizio privo di fronzoli  e di protagonismi di facciata.

Non sono mancate, infine, le parole di plauso e di sincero apprezzamento da parte del Governatore Vincenzo Spata per quanto il club ha fatto in questi ultimi tempi e per quanto sarà chiamato a fare nel  prossimo futuro, ed ha esortato i soci a proseguire sulla strada intrapresa ed a raggiungere traguardi associativi sempre più importanti ed ambiziosi per continuare ad essere un punto di riferimento per il Lionismo siciliano.

In quest’ottica il Governatore Vincenzo Spata ha inteso premiare l’appartenenza consegnando gli Chevron ai soci che hanno superato i 40 anni di iscrizione: Francesco Corsaro Boccadifuoco, Andrea Pappalardo, Beniamino Rametta, Giovanni Russo e Lucio Vacirca. Premiati pure: Arturo Pittella 30; Antonella Mandalà 25; Alberto La Pergola, Dario Pettinato, Giuseppe Salvia, Orazio Somma, Ettore Toscano, Francesca Toscano e Silvana Grasso 15; Francesco Branca, Vincenzo Zappia e Danilo Di Maria 10. Sono stati anche insigniti del Premio del Centenario per la crescita associativa: il past Governatore  Antonio Pogliese ed il 1° Vice Presidente del Club Antonio Bellia. Altri significativi riconoscimenti sono andati ai soci: Francesco Bizzini, Elio Dottore, Francesco Branca, Orazio Licciardello, Alfino Liotta, Antonella Mandalà, Massimo Paradiso e Luigi Savarino chiamati dal Governatore a ricoprire incarichi distrettuali.


SFIDA SERVICE PER IL CENTENARIO

Obiettivo Giovani della Civita

Nella splendida cornice della Cupola della Chiesa della “Badia di S. Agata” di Catania, il Lions Club Catania Host, nell’ambito del suo pluriennale “Progetto Civita”, oggi perno dell'attività del club nell'ambito del tema "Sfida per il centenario", ha supportato una pregevole iniziativa dell’ Associazione musicale Alkantàra – Piccole note sulle orme di Abreu (Nucleo Civita). La finalità della serata è consistita in una raccolta fondi a favore dei bambini del Nucleo Civita, finalizzata all’acquisto di strumenti da destinare ai piccoli musicisti, appartenenti a categorie sociali generalmente molto disagiate. La serata è stata fortemente voluta, oltre che dal Catania Host, dalla Presidente dell’Associazione Alkantàra Saurina Gomez, e dai Docenti dei corsi di musica, eccellenti Maestri che appartengono all’Orchestra Sinfonica del Teatro Massimo Bellini di Catania, che fanno da tempo una nobile opera di volontariato: gli Artisti infatti si impegnano a dare gratuitamente lezioni di musica ai bambini del Nucleo Civita, che afferiscono alla Parrocchia di San Francesco di Paola, agli Archi della Marina, retta da Padre Giuseppe Scrivano, con il quale dall’anno scorso il Lions Catania Host ha riallacciato una collaborazione molto proficua, avviata alcuni anni fa dalla Past-President Prof.ssa Antonella Mandalà.

La serata è iniziata con la proiezione di un toccante film-documentario “Tocar y Luchar” (Suonare e Lottare), che racconta la commovente storia di alcuni bambini e ragazzi salvati dalla musica, che sono riusciti ad evitare in tal modo pericolose derive di carattere criminale.

ll progetto artistico e culturale dell’ Associazione musicale Alkantàra nasce da un riferimento preciso: il sistema pedagogico-musicale creato in Venezuela da José Antonio Abreu. Musicista ed ex ministro della cultura, Abreu ha organizzato, nell'arco di un trentennio, una rete d'istruzione musicale che coinvolge 250 mila ragazzi, di cui il 90% arriva da famiglie disagiate. 

Il suo principio filosofico-educativo si riassume nelle sue parole: "L'orchestra è una società che pratica per definizione l'interdipendenza, l'orchestra è un'impresa collettiva in cui tutti sono d'accordo nella voglia di affrontare brani sempre più difficili, e questo forma la personalità di ogni ragazzo: previene la droga, previene la violenza, ed è uno strumento insuperabile di sviluppo sociale. La musica opera questo miracolo: costruttivo, seduttivo, creatore, nel bambino e nell'adolescente".

Il Presidente del Lions Club Catania Host, Prof. Giuseppe Fichera, alla fine del film ha sottolineato come il Club abbia sposato da alcuni anni incondizionatamente tale progetto, che è perfettamente in linea con uno dei principali scopi del Lions Club International: “essere parte attiva del benessere civico, culturale, sociale e morale della comunità”.

Dopo la proiezione del film, i Musicisti del Teatro Massimo Bellini hanno intrattenuto il folto gruppo di presenti nella suggestiva terrazza della Badia di Sant’ Agata, con stupendi brani che andavano dal repertorio classico, a musiche da film e a tanghi argentini, suscitando notevole entusiasmo e scroscianti applausi. 
A conclusione dell’esibizione, il Lions Catania Host ha fatto omaggio del guidoncino del Club alla bravissima Musicista fiorentina Stefania Giusti, ormai naturalizzata catanese, e a Saurina Gomez, e ha effettuato anche una generosa donazione all’Associazione musicale Alkantàra, grazie anche al contributo personale dei numerosi soci intervenuti, che hanno aderito all’associazione stessa.

Dopo il Concerto, le Donne dell’ Associazione ASIFI (Ass. per lo Sviluppo dell’ Imprenditaria Femminile Integrata) hanno offerto un catering base di piatti dell’America Latina e dell’Africa.
Un ringraziamento particolare alla carissima amica Eleonora Pennisi, dell’Associazione Alkantàra (e tra l’altro socia Lions), che continua a collaborare fattivamente col Lions Catania Host.

Elio Dottore


CAMPO TRINACRIA ESTATE
2016-17

La mattina del 18 Luglio i Lions Club Catania Host, Catania Bellini, Catania Nord, Catania Gioeni, Catania Ovest, Catania Riviera dello Jonio, Catania Porto Ulisse, Catania Val Dirillo  hanno avuto il piacere di accogliere i 16 ragazzi, provenienti da diversi Paesi del mondo, giunti in Sicilia nell’ambito di uno dei progetti più noti del Distretto Lions 108 Yb: il Campo Internazionale degli Scambi Giovanili “Trinacria”.

Il Campo Trinacria è uno dei 15 campi gestiti dal Distretto 108 Italy, attraverso i quali vengono realizzati scambi interculturali per ragazzi di età compresa tra i 17 e i 21 anni. Il Campo Trinacria, unico in Sicilia, ha sede a Piazza Armerina dal 1983 ed opera sotto la guida di uno staff di primo livello, coordinato dai Responsabili Stefania Trovato e Gabriele Miccichè.

La giornata, iniziata in piscina alle ore 10:30, presso la splendida cornice della struttura alberghiera “Art Hotel Capomulini”, con il bagno dei giovani ospiti e un piccolo rinfresco, è poi proseguita nella serata con la suggestiva cerimonia delle bandiere, alla presenza dei Presidenti e dei soci dei Club organizzatori. La serata, svoltasi presso lo stabilimento balneare “Aquarius” di Acicastello, si è poi conclusa, dopo i rituali ringraziamenti e lo scambio dei doni, con un rinfresco a bordo piscina.

Francesco Branca
Del. Lions Scambio Giovanili Campo Trinacria

G7 IN SICILIA

Strategie per cogliere le opportunità

 di un tale evento

Il Governatore Vincenzo Spata appena rientrato dalla esaltante esperienza vissuta in Giappone, alla Convention Internazionale di Fukuoka, è già a lavoro,  ed ha presenziato all’inaugurazione del nuovo anno sociale del Lions Club Catania Host.

Giorno 2 luglio in una calda ed assolata giornata siciliana, nel cuore della Catania barocca, nella sala intitolata a “Lilbero Grassi” del palazzo dei Chierici di Catania, importantissimo sito monumentale edificato dopo il terribile terremoto del 1693, sulle vecchie mura cittadine di Carlo V°, si è svolta una interessantissima tavola rotonda dal titolo “G7 IN SICILIA - Strategie per cogliere le opportunità di un tale evento”.

La scelta del Governo italiano di tenere il prossimo G7 del 26-27 maggio 2017 in Sicilia rappresenta per tutti i siciliani, ed in particolare per coloro che sono impegnati nell’amministrazione della cosa pubblica una grande opportunità da cogliere per valorizzare la nostra terra ed implementare le nostre possibilità di sviluppo.

Il Lions Club Catania Host da sempre in prima linea nel campo della sussidiarietà, e nel saper cogliere per primo l’importanza di certi avvenimenti, ha indetto questo incontro, mettendo a frutto la dirompente sinergia venutasi a creare tra il nuovo Presidente Giuseppe Fichera ed il past Presidente Elio Dottore, in coerenza con i principi di “leadership” e di “cittadinanza attiva” tanto cari a noi lions.

Il Presidente Giuseppe Fichera, nel ringraziare il Governatore per avere scelto di cominciare il suo anno di servizio da Catania ed in particolare dal Catania Host, ha evidenziato come un siciliano, ed un lion, debba essere orgoglioso che nella propria terra venga organizzato un simile evento,   mentre ha mostrato perplessità per la “forzata” assenza, ancora una volta, della delegazione Russa perché il mondo non può fare a meno dell’opinione della Federazione Russa che rappresenta circa 200.000.000 milioni di abitanti nel cuore dell’Europa. Altrettanto puntuale l’introduzione del Past Presidente Elio Dottore, che ha sottolineato l’importanza che la presenza del G7 in Sicilia può avere per lo sviluppo socio-economico dell’isola e come i lions debbano attivamente interessarsene se non vogliono rinunciare a quel ruolo di guida nella formazione di una nuova “leadership” che faccia dell’etica la propria pietra miliare.

Alla domanda “In vista del G7 in Sicilia, cosa può fare l’associazionismo di servizio, e cosa possono fare i Lions,  quali analisi e quali proposte offrire per incentivare i progetti di sviluppo, e per fare ripartire l’economia, e per partecipare attivamente alla crescita socio-culturale di un popolo fiero ed orgoglioso come quello siciliano?” hanno risposto solo alcuni tra i rappresentanti dell’intera deputazione “catanese” al parlamento nazionale, probabilmente quelli più sensibili al tema dello sviluppo e della ripresa economica della nostra terra.

Infatti, alla raffinata analisi del noto economista Antonio Pogliese (past PDG e socio CT Host), moderatore d’eccezione  dell’incontro, per la deputazione nazionale hanno fatto da contraltare gli On.li Basilio Catanoso e Vincenzo Gibiino, mentre all’ultimo momento si è dovuta registrare la defezione di Giuseppe Berretta e Salvatore Torrisi, che per sopraggiunti ed indeclinabili impedimenti sono stati costretti a rinunciare.

I due parlamentari presenti hanno manifestato la loro disponibilità e l’auspicio perché il G7 diventi per la Sicilia una opportunità e non un modo per mostrare al mondo soltanto le ferite di una terra, devastata ed umiliata. Tuttavia è stata posta l’evidenza che il tempo a disposizione è breve perché interventi significativi possano essere approntati e realizzati, ma che in ogni caso il G7 rappresenta una sfida ed una opportunità da cogliere al volo.

Partecipata, invece, l’adesione del mondo dell’imprenditoria con gli appassionati interventi di Nico Torrisi, Presidente di Federalberghi Sicilia e di Mario Faro, amministratore unico di  “Radice Pura Srl“ di Giarre,  i quali hanno tracciato l’impietosa situazione della nostra realtà siciliana, laddove infrastrutture incompiute e disinteresse strisciante della classe dirigente, rendono testimonianza del difficile contesto in cui l’imprenditoria isolana è costretta ad operare.

Altrettanto significativa la presenza del mondo accademico catanese, con la presenza dei noti giuristi: Dario Pettinato (socio CT Host), Prof. Associato di Diritto internazionale e di Roberto Cellini, Prof. Ordinario di Economia Politica. I due luminari hanno intrattenuto i presenti dissertando dell’importanza degli incontri al vertice, successivamente  trasformatisi in G5, G6, G7 e così via, in ragione delle nazioni partecipanti per poi soffermarsi in raffinate analisi macro economiche che hanno destato notevole e partecipato interesse tra il pubblico ed i conferenzieri.

Significativa e pungente l’accattivante analisi di Carlo Alberto Tregua (socio CT Host), Direttore Editoriale del Quotidiano di Sicilia, che ha evidenziato le deficienze strutturali, e l’immobilismo della Regione Sicilia, e l’assoluta inadeguatezza della nostra classe dirigente, mentre auspicava per la Sicilia un significativo cambiamento di rotta soprattutto nella conduzione della cosa pubblica.

A chiudere l’incontro il Governatore del Distretto Lions 108 YB – Sicilia, Vincenzo Spata, che ha ringraziato il Lions Club Catania Host per avere organizzato questo dibattito e per avere colto, per primo, l’importanza che il G7 potrebbe avere per lo sviluppo socio-economico della nostra terra. La vasta eco di questo evento, a livello planetario, ove fosse effettivamente contestualizzato, in un più vasto coacervo di interventi economici e finanziamenti mirati, potrebbe costituire un volano per la stagnante economia della nostra amata Sicilia, che ancora oggi risente della crisi economica internazionale. I Lions siciliani non faranno mancare la loro voce, ha continuato il Governatore Spata, e sapranno cogliere l’opportunità che questo evento ci offre, così come non è mai mancato l’impegno dei lions  allorquando sono stati organizzati eventi altrettanto importanti e significativi, non ultimo l’Expo di Milano.

Alla fine, il Presidente Fichera con il rintocco della campana del L.C. Catania Host chiudeva i lavori di questa tavola rotonda, mentre a seguire il dono dei guidoncini al Governatore ed ai relatori intervenuti salutava l’inizio di questo nuovo anno sociale.       

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